Lucio Fontana / Antony Gormley

Informazioni Evento

Luogo
NEGOZIO OLIVETTI
Piazza San Marco , Venezia, Italia
Date
Dal al

Dal 23 aprile al 27 novembre 2022 (martedì – domenica | ore 10 – 18.30)
Pre-Opening: mercoledì 20 aprile, ore 10 – 20 (solo su invito)
La preview della mostra è del 20 aprile (dalle 10.00 alle 20.00)
La conferenza stampa e il cocktail presso Procuratie Vecchie è sempre il 20 aprile dalle 17.00 alle 18.00

Vernissage
20/04/2022

ore 17 solo su invito presso Procuratie Vecchie P.za San Marco, 119

Patrocini

L’Evento Collaterale è promosso e realizzato dall’ASSOCIAZIONE ARTE CONTINUA APS in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana e il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano, con il supporto di GALLERIA CONTINUA San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Habana, Roma, São Paulo, Paris, B17.

Artisti
Lucio Fontana, Greg Gorman
Curatori
Luca Massimo Barbero
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Evento Collaterale della 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.

Comunicato stampa

Due maestri della scultura, Lucio Fontana e Antony Gormley, si incontreranno per la prima volta in una presentazione di disegni, opere su carta e sculture. L’esposizione si svolgerà in un luogo unico: il Negozio Olivetti, di proprietà di Assicurazioni Generali e affidato alla cura e alla gestione del FAI, un gioiello architettonico realizzato da Carlo Scarpa nel 1958 situato sotto i portici di Piazza San Marco a Venezia.

La mostra dossier Lucio Fontana / Antony Gormley è stata concepita e curata da Luca Massimo Barbero, uno dei massimi esperti di Lucio Fontana nonché consulente scientifico presso la Fondazione dedicata all’artista. Costruita su una serrata conversazione tra lavori che guardano all’implicazione della luce e dello spazio per entrambi gli scultori, l’esposizione sarà articolata intorno ad una selezione di disegni realizzati da Lucio Fontana tra il 1946 e il 1968 e una serie di disegni, quaderni di schizzi e modelli che percorrono tutti gli aspetti della ricerca di Antony Gormley, insieme alla presenza di alcune sculture di entrambi questi autori.

Lucio Fontana: io buco; passa l’infinito di lì, passa la luce, non c’è bisogno di dipingere […] invece tutti hanno pensato che io volessi distruggere: ma non è vero io ho costruito, non distrutto

Antony Gormley: Lucia Fontana ha trascorso una vita svelando che lo spazio esistesse dietro all’apparenza e invitandoci a viverlo. Sono lieto di avere quest’opportunità di entrare in dialogo con Fontana attraverso oggetti e disegni in cui il corpo e lo spazio siano continuamente visti come mezzi equivalenti di comprensione.

Luca Massimo Barbero: Fontana e Gormley esprimono scultura al di là del tempo. Nelle opere di Lucio Fontana lo spazio diviene un luogo atemporale e astorico. Segno e corpo dialogano intimamente nel percorso concettuale che sostiene la ricerca di Antony Gormley e che conduce alla totale rottura dei confini imposti tra il dentro e il fuori, lo spazio e il tempo.

Note biografiche
Lucio Fontana (1899–1968) è stato uno degli artisti più importanti del Novecento, mosso da un’inesauribile attitudine creativa che lo ha spinto a sperimentare sempre diverse forme e mezzi d’espressione. Conosciuto come il padre dello Spazialismo, le opere dell’italo-argentino hanno rivoluzionato sin dagli anni Trenta la concezione della scultura, dello spazio, e quindi quella della pittura, anticipando i movimenti artistici degli anni Sessanta e Settanta, tra cui l’Arte Povera, l’Arte Concettuale e l’Arte Ambientale.
Fin dagli esordi gode di una notevole fortuna critica e le sue opere sono oggetto di numerose mostre in istituzioni pubbliche e private. Gli anni Sessanta coincidono con la consacrazione internazionale, testimoniata, tra le altre, dalle personali ospitate al Walker Art Center (Minneapolis, 1966), allo Stedeljik Museum (Amsterdam, 1967) e al Moderna Museet (Stoccolma, 1967). Il suo riconoscimento, che gli vale anche il primo premio alla pittura italiana alla 33. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel 1966, è tutt’oggi testimoniato da mostre che ribadiscono la centralità della sua figura, tra cui le recenti personali presso Hauser & Wirth (Los Angeles, 2020); MaMM (Mosca, 2019); Guggenheim Museum (Bilbao, 2019); The Met Breuer (New York, 2019); Pirelli Hangar Bicocca (Milano, 2017) e Museé d'Art Moderne de la Ville de Paris (Parigi, 2014). Le sue opere sono conservate nelle collezioni dei principali musei al mondo.
Antony Gormley (Londra, 1960) è rinomato per le sue sculture, installazioni e opere di arte pubblica che indagano la relazione tra il corpo umano e lo spazio. La sua ricerca ha sviluppato dal 1960 il potenziale avanzato dalla scultura tramite un coinvolgimento critico con il proprio corpo e quello degli altri, confrontandosi con domande fondamentali su dove gli esseri umani si trovano in relazione alla natura e il cosmo. Gormley cerca continuamente di identificare lo spazio dell’arte come un posto del divenire in cui nuovi comportamenti, pensieri ed emozioni possano nascere.
La presentazione di Gormley tra gli Eventi Collaterali della Biennale Arte 2022 coinciderà con una mostra personale presso lo spazio toscano di Galleria Continua: un ex cinema situato nel borgo medievale di San Gimignano, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Body Space Time prosegue la sua lunga ricerca sul corpo come luogo e la costruzione dello spazio. La mostra si terrà da sabato 23 aprile fino al 4 settembre 2022.
Gormley ha ampiamente esposto nel Regno Unito e in musei e mostre internazionali. Ha ricevuto il Turner Prize nel 1994, il South Bank Prize for Visual Art nel 1999, il Bernhard Heiliger Award for Sculpture nel 2007, l’Obayashi Prize nel 2012 e il Premio Imperiale nel 2013. Nel 1997 ha ricevuto l’onorificenza dell’Ordine dell’Impero Britannico (OBE) ed è stato nominato Cavaliere dell’Impero Britannico al New Year’s Honours del 2014. È membro onorario del Royal Institute of British Architects, dottore honoris causa dell’Università di Cambridge e membro onorario del Trinity College e Jesus College di Cambridge. Dal 2003, Gormley è membro della Royal Academy of Arts di Londra.
Luca Massimo Barbero (Torino, 1963) è storico e critico dell’arte, Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, membro del Comitato Scientifico della Collezione Farnesina e Curatore Associato delle Collezioni di arte moderna e contemporanea di Intesa Sanpaolo.
Le sue mostre sono state ideate e prodotte dalle maggiori istituzioni italiane, tra cui la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia – di cui è stato Associate Curator per anni – La Galleria Arte Moderna e il Museo Macro di cui è stato direttore a Roma, La Biennale di Venezia e Palazzo Reale di Milano.
Autore di numerose pubblicazioni ed esposizioni dedicate all'arte del secondo dopoguerra italiano e americano ha indagato in modo particolare gli autori italiani d’avanguardia del secondo Novecento con una considerevole attenzione allo studio dell’opera di Lucio Fontana. Nel 2013 da’ alle stampe la pubblicazione del Catalogo Ragionato dell’opera su carta di Lucio Fontana, frutto di oltre sei anni di studio e di ricerca sotto l’egida della Fondazione Lucio Fontana, con il contributo del prof. Enrico Crispolti. In continuità con lo studio di documentazione intrapreso tramite questa pubblicazione, sta lavorando alla pubblicazione del Catalogo Ragionato delle opere su ceramica di prossima pubblicazione sotto gli auspici della Fondazione Lucio Fontana.
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