Luca Tesconi – Non luogo
Sono quattordici scatti, immagini rubate dalle finestre di manicomi abbandonati, chiusi dopo l’entrata in vigore della legge Basaglia; squarci spettrali, oggi deserti, che sanno raccontare di vite, di abbandoni e di speranze.
Comunicato stampa
Un luogo dove l’inizio e la fine convergono, in una spirale di tensione e angoscia. Un “Non luogo” come annuncia già dal titolo l’esposizione fotografica di Luca Tesconi – vincitore della prima Medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Londra nel 2012 – che inaugurerà domani 15 febbraio alle 16.30, in Palazzo Medici Riccardi.
Sono quattordici scatti, immagini rubate dalle finestre di manicomi abbandonati, chiusi dopo l’entrata in vigore della legge Basaglia; squarci spettrali, oggi deserti, che sanno raccontare di vite, di abbandoni e di speranze.
Dal reportage fotografico di Luca Tesconi emergono nitidamente segnali di claustrofobia fisica e mentale dei pazienti ricoverati nelle strutture, dove demoni e paure segnano e riempiono gli spazi. Non a caso la mostra è allestita proprio all’interno di un labirinto realizzato dagli architetti Andrea Guidi ed Emilinao Diotaiuti.
Il tiratore di Pietrasanta ha indagato prima che fotografato gli ex manicomi di Toscana, Lazio, Emilia Romagna. Intrufolandosi dalle finestre rotte, arrampicandosi sui balconi, ha scattato, immortalato per sempre il dolore di questi non luoghi, appunto. E proprio come un campione di tiro a segno che spara e mira l’obiettivo, Luca Tesconi scatta fotografia precise, angoscianti, che parlano e impongono una riflessione.