Luca Spano – A Journey is an Inventory

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DEL COSTUME
via A.Mereu, 56 , Nuoro, Italia
Date
Dal al
Vernissage
15/10/2021

ore 18

Artisti
Luca Spano
Generi
fotografia, personale
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Mostra fotografica sulle tracce di D. H. Lawrence.

Comunicato stampa

ISRE presenta

"A Journey is an Inventory" mostra fotografica sulle tracce di D. H. Lawrence

Fotografie di Luca Spano

Installazione di 86 immagini colore

24x30 cm.

Museo del Costume di Nuoro, 15 ottobre 2021 - 9 gennaio 2022

Non solo Grazia Deledda, nell’anno dei 150 anni dalla nascita. Venerdì 15 ottobre alle ore 18, nelle sale del Museo del Costume dell’ISRE, inaugura a Nuoro la mostra fotografica "A Journey is an Inventory" di Luca Spano, parte del progetto editoriale ed espositivo ideato da Giovanni Follesa. Un viaggio sulle tracce di D.H. Lawrence cento anni dopo il suo sbarco in Sardegna. L'esposizione è organizzata da APS DUE e dall'Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna (ISRE).

“A Journey is an Inventory”, ripercorre le tappe del viaggio descritto in “Sea and Sardinia”. Cagliari, Mandas, Sorgono, Nuoro e poi Terranova, cento anni dopo il leggendario viaggio di D.H. Lawrence che divenne poi un libro, diventato ormai un classico della letteratura, Mare e Sardegna. Lawrence arrivò in Sardegna per caso. E proprio la relazione tra casualità e ricerca è il punto di partenza di quest’opera. Il modo in cui questa relazione influisce nel vedere. Perché un’immagine spesso si manifesta come un inciampo per strada, un inciampo cercato metodicamente. Si comporta come un frutto nell’albero. Dobbiamo aprire gli occhi, trovarla, aspettare che sia matura. Dobbiamo imparare a vederla, a capire quando è pronta per essere colta.

In questo viaggio visuale nell’isola di Sardegna, i luoghi diventano l’unione di tanti appunti a margine di pagina. Un mosaico di annotazioni senza un perimetro definito, dove il tutto non contiene più del singolo, ma tanti singoli creano un unico. Perché l’esperienza è una costellazione di piccole memorie. Difficile ricordarsi un’intera scena, ma le sensazioni, i singoli frammenti, impossibile dimenticarli. Come lo stesso Lawrence quando ha scritto il suo libro. Nessun appunto durante il tempo nell’isola, ma un lavoro di ricostruzione a posteriori, dove la scrittura ha dato un ordine all’esperienza creando il viaggio. Al viaggiatore che lascia le impronte sul terreno di un luogo, passo dopo passo, senza ansia di arrivare da qualche parte, si rivelerà, oggi come sempre, un mondo che ha i suoi colori, i profumi di cose e di uomini spesso estranei. Quindi tra i significati del viaggio c’è sicuramente la scoperta di spazi fisici, ma anche un percorso intimo ed esistenziale: un’avventura che diventa nutrimento per lo spirito dove il viaggiatore può saziarsi di mondi che gli si appiccicano addosso come odori e sensazioni che probabilmente non dimenticherà mai.

"Cento anni fa Lawrence e Frieda, la moglie chiamata anche l'Ape Regina, arrivavano in Sardegna da Taormina, sbarcando a Cagliari e poi avventurandosi nell'interno della Sardegna" chiosa il commissario straordinario dell’ISRE, Stefania Masala. "Nonostante la brevità della sua visita, Lawrence filtrò una sua particolare esperienza dell'isola e della sua gente, dando un'interpretazione oggi ancora riconoscibile. Questa mostra, che segue quello sguardo, è un altro tassello che l'ISRE ha cercato di ricostruire, per ricomporre la mappa della nostra identità. Fin dalla sua fondazione, infatti, l'Istituto Etnografico si propone di promuovere lo studio della vita dell'Isola nelle sue trasformazioni, nelle sue manifestazioni tradizionali e nelle sue relazioni, raccogliendo documenti finalizzati alla conservazione e allo studio della vita in Sardegna per salvaguardarne il suo straordinario patrimonio culturale".

Per Luca Spano il racconto parte da un dato: “Non ho vissuto nell’isola per gli ultimi venti anni, e coincidenza ha voluto che al mio rientro mi venga proposto di lavorare su questo libro, sul viaggio e sulla scoperta. Il ricordo si è scontrato con il presente con il presente. L’installazione è una costellazione di pezzi che suggeriscono senza essere mai esaustivi. Come ogni viaggio d’altronde”.

Ufficio Stampa ISRE