Luca Pancrazzi – Urbs ex arboribus
MARCOROSSI artecontemporanea è lieta di presentare Urbs ex arboribus, la prima mostra personale di Luca Pancrazzi nelle proprie sedi di Milano, Torino e Verona.
Comunicato stampa
MARCOROSSI artecontemporanea è lieta di presentare Urbs ex arboribus, la prima mostra personale di Luca Pancrazzi nelle proprie sedi di Milano, Torino e Verona.
Il progetto riunisce un nucleo significativo di opere recenti che delineano i diversi sviluppi della ricerca dell’artista: i celebri “bianchi” su tela grezza, le grandi carte lavorate con stratificazioni di colore e segni essenziali, e una serie di tele e carte di piccolo formato, che rappresentano un ulteriore terreno di sperimentazione.
Il titolo, tratto dal latino, significa letteralmente “una città dagli alberi”. Pancrazzi lo interpreta come un invito a ribaltare la prospettiva: non più l’uomo che osserva la natura, ma le piante che osservano la città, giudicando il nostro stile di vita. In questa visione, gli alberi non abbandonano lo spazio urbano ma, pazienti, restano pronti a riprenderselo, a riaffermare la forza della crescita naturale di fronte all’artificialità dei segni architettonici.
Il paesaggio diventa così il tema centrale della mostra: una soglia tra natura e costruzione, un luogo in cui si intrecciano percezione, memoria e riflessione critica. Le opere su carta, caratterizzate da un ritmo più veloce e da una libertà cromatica aperta agli incidenti e agli errori, rivelano l’energia spontanea del processo creativo; i monocromi su tela, invece, nascono da una regola minimale e si sviluppano come metafora della crescita organica e caotica.
Scrive Pancrazzi: “Mi piace pensare che siamo osservati e tollerati dalle piante che ci circondano e che siano loro l’unica speranza non solo simbolica di ritrovare una via più naturale all’esistenza.”
La ricerca di Luca Pancrazzi si muove da sempre tra pittura, scultura, fotografia e installazione, in un dialogo continuo tra tecniche e linguaggi. Formatosi a Firenze, ha lavorato a New York con Sol Lewitt e a Roma con Alighiero Boetti. Ha esposto in contesti istituzionali di rilievo, tra cui la Biennale di Venezia (1997), il Whitney Museum of American Art at Champion (1998), la Quadriennale di Roma (2008), il PAC di Milano (2004) e Palazzo Te a Mantova (2016).
Con Urbs ex arboribus, le tre mostre nelle sedi Marcorossi propongono una riflessione sulla città come organismo in bilico tra la spinta naturale e la costruzione antropica, aprendo lo sguardo a nuovi modelli di convivenza tra uomo e ambiente.