Lisa Nocentini – La biblioteca di Babele

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ARIANNA SARTORI - VIA CAPPELLO
Via Cappello 17, Mantova, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30, con apertura straordinaria serale Venerdì 9 settembre dalle 21.00 alle 23.00 in occasione di una “sfilata” accompagnata da “bollicine” e Domenica 11 settembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

Vernissage
01/09/2011

ore 18

Artisti
Lisa Nocentini
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra personale della scultrice-ceramista Lisa Nocentini.

Comunicato stampa

La Galleria Arianna Sartori Arte di Mantova, apre la nuova stagione espositiva nella galleria in via Cappello 17, con la mostra personale della scultrice-ceramista Lisa Nocentini.

Lisa Nocentini in questi giorni espone su invito del critico Vittorio Sgarbi alla “54° Biennale di Venezia” a Firenze a Villa Bardini, fino al prossimo 9 ottobre 2011.

L’artista fiorentina, che torna a Mantova dopo una prima esposizione nel 2009, per questa occasione, porterà la sua ultima produzione dedicata a “La Biblioteca di Babele”, tutte sculture realizzate in ceramica policroma.
L’inaugurazione è prevista per Giovedì 1 Settembre alle ore 18.00 alla presenza dell’artista.
Per l’occasione la galleria sarà aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30, con apertura straordinaria serale Venerdì 9 settembre dalle 21.00 alle 23.00 in occasione di una “sfilata” accompagnata da “bollicine” e Domenica 11 settembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

Lisa Nocentini è nata a Firenze nel 1955. Ha ottenuto nel 1978 il Diploma di Arti Applicate. Ha poi studiato pittura e ceramica presso l’Ecole des Beaux-Arts di Aix-en-Provence e l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1990 insegna ceramica presso l'università americana Studio Art Centers International di Firenze.
Ha esordito interessandosi all'oggetto d'uso, sviluppando ricerche su impasti ceramici e smalti personalizzati per alta temperatura. Attraverso una graduale contaminazione figurativa e l’utilizzo di materiali diversi dalla ceramica in senso stretto, la sua evoluzione formale la porta oggi a realizzare sculture di carattere figurativo, umane e animali, che esprimono un mondo fantastico, come a suggerire un racconto tridimensionale che si svolge su più livelli interpretativi.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia, Svizzera, Germania, Grecia e USA. I suoi pezzi si trovano in importanti collezioni italiane ed estere. Il suo lavoro è stati oggetto di pubblicazioni quali Lisa Nocentini, sculture in terracotta (ed. Morgana), Pater (ed. Morgana), Dalla Terra al sogno (Museo di Montelupo Fiorentino), Concreta 2008, sculture ceramiche (Ass. La Meridiana con il Comune di Certaldo), Emanuele Gaudenzi, Novecento, ceramiche italiane. Protoganisti e opere del XX secolo. Vol. 3, Faenza Editrice, 2008.

“La poetica di Lisa Nocentini è improntata sul bisogno “di comunicare paesaggi interiori, emozioni dai colori leggeri che abitano le nostre anime” investigando sul “rapporto che abbiamo con la nostra forma-corpo e come veniamo a patti con le sue trasformazioni nel tempo”.
Le opere di Lisa Nocentini raccontano l’immagine della realtà, e tanto più questa è divenuta irraccontabile per la sua banalità e crudezza, tanto più è nata la necessità di trovare metafore o parabole per comprenderla e poterla rappresentare. Quanta realtà vi è in una favola… il suo racconto diviene accessibile anche da un bambino; e poiché spesso aborriamo la realtà così com’è, troviamo formule personali per poterla conoscere, accettare, e vivere. La fragilità umana costringe a mascherare, ad alleggerire, con favole oniriche-surreali, andando “oltre” la realtà in cui veglia e sogno armonicamente coesistono.
Le opere di Lisa Nocentini svelano, come in una favola, gli incubi umani, sono espressione surreale di un mondo improponibile e proprio per questo tanto più vicino a quello che viviamo quotidianamente. Un’analisi introspettiva dell’uomo e delle sue paure, realizzata con la leggerezza e l’ironia della narrazione ma che presuppone una profonda conoscenza del “sé”. Leggerezza e non superficialità, permette il fluttuare delle emozioni che colgono nel profondo l’animo umano. Le favole di argilla di Lisa Nocentini raccontano l'essenza della realtà e delle nostre paure; attraverso rappresentazioni indulgenti trascrivono in un mondo onirico la crudezza della vita, con il loro immaginario surreale evocano una concretezza mai gridata ma non per questo meno vera, meno profonda. Con delicatezza e con un'eleganza misurata le opere di Lisa Nocentini sono la realizzazione tattile del nostro trascorso e del nostro presente, il dialogo visivo tra infanzia e maturità. Ci parlano con discrezione facendoci scorgere al tempo stesso tutti gli elementi di verità che fanno parte del nostro essere uomini e queste “immagini da favola” divengono il filtro taumaturgico per affrontare una realtà che sempre più spaventa.”
Marco Testa, 2011