Light up Paradise
Il progetto artistico ideato da ART51 Art Advisory per l’inaugurazione della residenza di lusso Nizza Paradise a Paradiso (Lugano) ha lo scopo di esaltare le strutture architettoniche dell’edificio ideato e disegnato dall’architetto Mino Caggiula, attraverso un dialogo con una selezione di opere d’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Il progetto artistico ideato da ART51 Art Advisory per l’inaugurazione della residenza di lusso Nizza Paradise a Paradiso (Lugano) ha lo scopo di esaltare le strutture architettoniche dell’edificio ideato e disegnato dall’architetto Mino Caggiula, attraverso un dialogo con una selezione di opere d’arte contemporanea. Dopo aver studiato le strutture dell’edificio, i materiali usati, la posizione della residenza e il suo rapporto con la natura circostante, abbiamo deciso di porre al centro del progetto di mostra il concetto della luce. Sono stati selezionati quattro artisti molto diversi tra loro per età, formazione, esperienza e percorso artistico, che svelano la potenzialità più varia e composita della luce come strumento espressivo.
Si è voluto giocare con le parole light e paradise nel titolo della mostra: Light Up Paradise, per richiamare immediatamente nel visitatore il tema, ma anche lo stretto legame con il luogo che non è semplice sede espositiva, ma fulcro dell’esposizione. Anche le persone invitate alla vernice, da semplici visitatori della residenza, si trasformano così in spettatori di un evento che si dipana tra gli spazi esterni e gli appartamenti dell’edificio, vivendo un’esperienza più profonda. Non si tratta di una mostra collettiva, ma di interventi singoli su spazi diversi, che mantengano l’individualità delle varie personalità artistiche. Ogni artista infatti ha una sua zona ben specifica dove esporre:
CARLO BERNARDINI, nato a Viterbo, vive e lavora a Milano. Dal 1996 è uno dei più importanti artisti viventi ad utilizzare la luce nelle sue opere utilizzando le fibre ottiche. L’affascinante espediente tecnologico della fibra ottica è usato da Bernardini in modi ricercati non convenzionali così da non essere fine a se stesso, ma per quantificare una valenza estetica formale. E proprio la sperimentazione di questo mezzo espressivo che lo spinge ad interagire con le architetture e gli spazi esterni, concependo l’installazione come uno spazio permeabile dove lo spettatore vive una nuova dimensione ridisegnata dalle linee di luce. Nel tempo la sua tecnica si affina inserendo elementi riflettenti, inglobando le fibre ottiche in contenitori e originando le “Light Waves” vere le proprie sculture di luce, dove l’essenza luminosa si mostra unica protagonista e dove la forza generatrice è nascosta. Per la mostra, grazie al prezioso contributo di Giorgio Ferrarin di FerrarinArte, sono esposti due di questi prismi luminosi, che lo spettatore percepirà in modo diverso, e con forma diversa, a seconda del variare della sua posizione nello spazio. Le geometrie di luce create da Bernardini infatti rendono lo spazio permeabile, permettendo di vivere una nuova dimensione ridisegnata dalle linee di luce.
LORENZA CAVALLI, nata a Parma, vive e lavora a Milano. Per il Nizza Paradise dialoga con un appartamento al grezzo proponendo una serie di opere in cui la pittura si fonde con la scultura, per “cogliere l’energia scaturita dal punto di contatto tra spirito e materia, tra il corpo e l’anima. Un’energia tradotta in luce che esprime il fondamento spirituale della (sua) ricerca e trova corrispondenza nella scelta dei titoli, a volte dal richiamo angelico, tradotti in latino per la musicalità e la sacralità che questa lingua richiama”. L'intervento pittorico su componenti quali segatura, resina, crema di cemento e pasta di ferro, vuole poi amplificare la forza espressiva e mutevole offerta della materia in relazione all'anima luminosa dell'opera. Accanto alle tele sono proposte 5 sculture dove Cavalli continua la sua ricerca sulla luce tra spirito e materia, ora nella trasparenza dell’alabastro, ora nei riflessi degli inserti in ottone, dove “il candore della pietra si fa dimora di quel frammento divino insito nell’ essere, metaforicamente rappresentato dal metallo prezioso e pesante”.
PETER FLACCUS, nato negli Stati Uniti, vive e lavora a Roma dal 1993. Nel corso degli ultimi vent’anni si è prevalentemente dedicato alla pittura basata sulla tecnica dell’encausto, accostando la pittura informale ad un mezzo artistico conosciuto e praticato già ai tempi dell’antichità. I quadri di Flaccus scelti per la mostra dedicata al Nizza Paradise e allestiti nello spazio pian terreno 01, rappresentano un insieme di temi pittorici tipici con cui l’artista si è fatto conoscere negli Stati Uniti, in Italia e in altri paesi europei. Spesso si tratta di opere ispirate dai dipinti murali della Roma antica, ma anche da segni e rappresentazioni come l’ellisse, che accomuna natura e geometria, con un uso ricco di tonalità che variano dal bianco e nero attraverso tenui grigi per arrivare a delle combinazioni cromatiche intensi. La cera si presta efficacemente agli effetti di luce e di colore che Flaccus cerca insieme alle tematiche tipiche del suo lavoro: motivi geometrici, ritmi, elementi musicali, luce e allusioni a forme naturali, processi e strutture presenti nella natura che vanno dalla scala microscopica fino a dimensioni cosmiche.
SERENA MAISTO, nata a Mendrisio, vive e lavora a Lugano. Sperimenta con forza creativa, ma con tratto unico e perfettamente riconoscibile, l’utilizzo di materiali, tecniche e mezzi tecnologici più disparati (ultimamente si è focalizzata sull’interazione tra fotografia e pittura). In uno dei giardini degli appartamenti allestirà 4 sculture luminose della serie Scultura Zero#Gestazione, nata nel 2014 e tutt’oggi in corso. Si tratta di corpi luminosi in ferro, dalle forme geometriche, che rappresentano il senso di maternità, le fasi della gestazione e della crescita dell’artista stessa, di cui si ritrova il segno alla base della scultura medesima. La composizione di ogni singolo fusto rappresenta le fasi della visione dell’Io, che dev’essere introspettiva, osservativa ed infine rivolta verso l’esterno. All’interno di ogni singolo fusto vi è una luce, che rappresenta la propria illuminazione interiore. I fusti sono rialzati rispetto alla base, in modo tale da permettere alla luce di diffondersi nelle direzioni della vita