Level Up
Torino Creativa è felice di annunciare il nuovo LEVEL UP, l’iniziativa dedicata alla creatività giovanile che si svolgerà nella location dell’HUB della Creatività, rinominato Spazio Baôm, al Cortile del Maglio.
Comunicato stampa
Torino Creativa è felice di annunciare il nuovo LEVEL UP, l’iniziativa dedicata alla creatività giovanile che si svolgerà nella location dell'HUB della Creatività, rinominato Spazio Baôm, al Cortile del Maglio (Via Vittorio Andreis 18 – int. 18/L, TO). L'evento inaugurale è previsto in data venerdì 12 dicembre 2025 alle ore 18.30, con una mostra di installazioni fotografiche.
Per questa occasione abbiamo il piacere di ospitare le opere di Sara Rabellino, Simone Tilocca e Corrado Zecca, i quali presenteranno un percorso espositivo che si apre come una domanda e invita il pubblico a diventare parte attiva del suo stesso significato. Anche in questa nuova edizione di LEVEL UP, l’esperienza artistica si costruisce attraverso installazioni, luce e suono che non accompagnano soltanto la visione, ma la amplificano, trasformando lo spazio in un luogo di ascolto, di sospensione e di ricerca interiore.
La domanda da cui tutto è partito, “Cosa vedi?”, è il filo conduttore che attraversa la mostra e ne orienta il gesto creativo. Un interrogativo semplice e disarmante, che però apre a infinite possibilità: cosa riconosciamo nelle immagini degli altri? Di cosa abbiamo bisogno per ritrovarci, per comprenderci, per accettare il nostro sentire o, talvolta, l’assenza stessa di un significato?
Da questa riflessione nasce il cuore del progetto: “Lasciare spazio”.
“Lasciare spazio è la risposta che ci siamo dati, è trovare libertà per noi, negli altri, in sé stessi.”
Spazio all’interpretazione, al dubbio, alla libertà di percepire senza dover definire. Le installazioni diventano così varchi, luoghi permeabili in cui il pubblico può muoversi, fermarsi, osservare e riformulare la propria presenza. Lo sguardo diventa gesto: non più la ricerca di una risposta univoca, ma l’invito a un incontro, con sé stessi e con gli altri. Un’esperienza sensoriale che chiede di respirare, di lasciarsi attraversare e di trovare, nella libertà concessa dallo spazio condiviso, un nuovo modo di vedere.
La mostra sarà visitabile anche sabato 13 e domenica 14 dicembre 2025, dalle ore 10.30 alle ore 17:00.
L’ingresso è libero. Vi aspettiamo!
Sara Rabellino
Io sono Sara Rabellino, ho 25 anni, lavoro come Video Editor e mi occupo di fotografia analogica in maniera amatoriale. La comunicazione tramite immagini è la mia passione ormai da svariati anni, cinefila di famiglia e questo tipo di arte è sempre stato un metodo per sentirmi a casa. Ho iniziato documentando festival, successivamente ho avuto la possibilità di sperimentare in vari altri ambiti artistici. Solo recentemente, sto provando a creare tramite la fotografia analogica. Facendomi aiutare dai soggetti che si prestano a farsi ritrarre, provo a deformare un minimo la realtà.
Simone Tilocca
Io sono Simone e nella vita sono un chinesiologo clinico, massoterapista, mental coach
per sportivi e performer artistici.
Mi occupo di movimento in tutti gli aspetti, dalla sua genesi alle trame che lo guidano. Che sia per fini prestativi, di salute o espressivi, cerco di prendermi cura di coloro che lo producono o vorrebbero farlo.
Da quasi due anni ho scoperto la fotografia, mezzo con cui istintivamente riesco ad esprimermi e che sta sempre più richiedendo uno spazio professionale.
Nello scattare come nella mia attuale sfera lavorativa, l’instaurarsi di una relazione con chi ho davanti è la base per la costruzione di un percorso condiviso. L’intento è sempre quello di passare per una pedagogia del corpo mirata all’esplorazione delle proprie possibilità fisiche e mentali. Trovare insieme le risorse utili per affrontare una situazione sfidante come un quesito motorio, l’uso appropriato delle proprie qualità emotive o stare davanti all’obiettivo. Capire ciò che è necessario ci porta a trovare quella disposizione fisica che consente a entrambi di esprimersi: al soggetto di parlare con il suo fisico, a me di disegnare con la macchina.
Cerco di fare spazio a tutto ciò che resta. Che è anche il tema della mia fotografia, prevalentemente in bianco e nero.
Rimane sempre qualcosa quando la si fa per necessità, anche quando tutto ciò che occorre è non fare niente.
Corrado Zecca
Mi chiamo Corrado Zecca, 31 anni e sono un fotografo. Non mi sono mai piaciute le etichette, specialmente in ambito creativo, penso che l'arte sia qualcosa di comune con
tutti e serva per esprimere ciò che non si può descrivere a parole, quello che cambia è lo strumento che utilizziamo. Durante il mio percorso formativo, ho sperimentato tanto con la fotografia, in digitale, in analogico e senza macchina fotografica con una tecnica chiamata off-camera. Per 2 anni ho avuto un blocco creativo, cercavo nuovi spunti ma non riuscivo a trovarne, tanto che gli scatti non mi comunicavano più nulla.
Poi, alla fine del 2024, ho voluto stravolgere completamente la mia idea di fotografia "perfetta" correttamente esposta e ben messa a fuoco. Ho iniziato a rappresentare la realtà da un'altro punto di vista, lo sfocato. Così nasce il progetto in_sfocus che mi ha dato la possibilità di riprendere in mano quest'arte, divertendomi, sperimentando ancora di più ma soprattutto condividendo la passione con tante persone che come me, cercano di esprimersi con la propria creatività.
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