Leonardo Santetti – Frammenti nel tempo sospesi

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA D'ARTE LA FONDERIA
Via della Fonderia 42R 50142, Firenze, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato 10:00 - 13:00, 15:30 - 20:00

Vernissage
04/05/2019

ore 18

Artisti
Leonardo Santetti
Generi
arte contemporanea, personale
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In mostra presso la Galleria d’arte La Fonderia di Firenze, in Via della Fonderia 42R, la personale di Leonardo Santetti ‘Frammenti nel tempo sospesi’.

Comunicato stampa

In mostra presso la Galleria d’arte La Fonderia di Firenze, in Via della Fonderia 42R, la personale di Leonardo Santetti ‘Frammenti nel tempo sospesi’. L’inaugurazione si terrà sabato 4 maggio alle 18.
Leonardo Santetti vive a Vilnius, in Lituania. Fiesolano d’origine, è progettista, designer ed amante di architettura.
Le Polaroid di Santetti racchiudono più di tre anni di scatti, da quando nel maggio 2015 il designer incontra la sua prima Polaroid 600.

I ‘frammenti’ compongono due serie: ‘Architettura’ e ‘Vita quotidiana’. In esposizione anche una collezione composita di ‘scatti poetici’, uno sguardo artistico che non può essere racchiuso in categorie. Infine gli ‘errori’. Tutti gli scatti sono catturati attraverso il medium istantaneo che pretende massima attenzione, tecnica, esperienza, e impartisce una lezione fondamentale: lo scatto va accettato così com’è, si può fallire e nel fallimento può esserci bellezza, non esistono filtri e post-produzione, ma solo l’immediato.

I giovani hanno sempre avuto fretta, quella urgenza di vivere il momento, interiorizzarlo per un istante e farlo esplodere subito dopo in esperienze di vita vissuta. La stessa premura che oggi vale miliardi di condivisioni repentine, patinate, editate. Cristallizzare un attimo in un ricordo, oggi è un assunto. Non lo era per i giovani del secolo scorso quando Edwin Herbert Land inventa la Polaroid, la foto istantanea che vive un boom negli anni ‘70 e ‘80: una rivoluzione, un dono per intere generazioni, l’elogio all’immediatezza.

Le opere di Leonardo Santetti nascono attualmente da due Polaroid: La Spectra SE (‘86) e la SX-70 Sonar One Step (‘78). Gli attimi sono impressi su pellicola senza possibilità di modifica, ogni scatto è un pezzo materiale della quotidianità che altrimenti andrebbe perso. E così nascono le foto alle persone incontrate per strada, alle coppie di anziani, ai soggetti che si fanno essi stessi opera e portatori dell’opera.

Il gallerista e Direttore Artistico, Niccolò Mannini, porta a Firenze l’arte moderna e contemporanea di artisti storicizzati, nazionali e internazionali, e va alla ricerca di nuove espressioni artistiche di giovani scoperte, per sottoporle all’attenzione del afflusso costante di amanti d’arte che popola lo storico quartiere del Pignone, alle porte di San Frediano. Ed è così che la personale ‘Frammenti nel tempo sospesi’ di Leonardo Santetti, che a giugno esporrà a Vilnius (Lituania), arriverà a Firenze nelle sale della Galleria La Fonderia. All’inaugurazione di sabato 4 maggio sarà presente l’artista.
“Un autore, un artista, che sa usare l’esperienza e la sua ebbrezza, al punto di nascondere. Un possibile e quasi logico senso del ricordo scorrendo il presente”, Massimo Innocenti (Professore presso la LABA Firenze, critico d’arte, artista, autore di numerosi libri e testi critici).

Nelle sale adiacenti saranno esposte opere degli artisti in permanenza in Galleria: A-criticArt, Andrea Bassani, Lido Bettarini, Dino Castelvecchi, Giovanni Cecchini, Giuseppe Ciccia, Claudio Cionini, Nissan Engel, Lorenzo Frati, Matteo Gioia, Giuliano Grittini, Pablo Llana, Rossella Liccione, Riccardo Macinai, Osvaldo Medici del Vascello, Maila Stolfi, Federico Santini.

Permanenti in pillole
- Il messicano Pablo Llana (Tijuana, 1980) con Don’t be trash – Mirror, involucri riciclati di junk-food e resina su tela.
- Osvaldo Medici del Vascello (Torino, 1902 - Firenze, 1976) con Sera, 1973, olio su tavola, 18x26 cm. Osvaldo Medici del Vascello è uno degli Italiens de Paris. Lavorò accanto a De Chirico, Severini, Savinio, De Pisis, Tozzi. Amico di Le Corbusier, Léger, Soutine, Magnelli. Espose alla Biennale di Venezia nel 1936 e 1938 e alla Quadriennali di Roma dal 1935 al 1943.
- Alfredo Rapetti Mogol (Milano, 1961) con Alfabetica, tecnica mista su tela, carta e cemento. Trittico 75x105 cm. Rapetti Mogol elabora e crea strutture in cui la parola gioca un ruolo fondamentale, una traccia che l’essere umano utilizza per lasciare memoria della propria esistenza e delle proprie emozioni. La galleria sta organizzando la mostra antologica “Mi odi a rio” di Alfredo Rapetti Mogol, che sarà inaugurata venerdì 7 giugno e che raccoglierà gli ultimi dieci anni di carriera del grande artista italiano.
- Nissan Engel (Haifa, 1931 - Parigi, 2016), di cui si occupò anche Pierre Restany, con Le Flute Enchantèe, tecnica mista su carta applicata su tavola, 20x20 cm.
- Il writer Federico Santini con Revenge Porn, un’incursione nell’agenda politica italiana.