Leonardo da Vinci – Il Codice Atlantico
Il genio di Leonardo da Vinci in uno dei luoghi di maggior fascino del mondo. Dalla Pinacoteca Ambrosiana di Milano arrivano a Napoli, per la prima volta, i preziosissimi disegni del Codice Atlantico.
Comunicato stampa
Il Codice Atlantico è la più vasta raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci giunta fino a noi. Conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, comprende 1.119 fogli databili tra il 1478 e il 1519. Il nome deriva dal grande formato dei fogli utilizzati, simile a quello degli atlanti geografici. Nel Codice sono raccolti studi di ogni genere: progetti di macchine da guerra e strumenti scientifici, disegni di architetture e ingegnerie idrauliche, studi di anatomia, botanica, geometria e arte.
La collezione fu assemblata nel XVI secolo dallo scultore Pompeo Leoni, che riunì fogli sparsi appartenuti a vari taccuini di Leonardo.
Dopo vicende complesse – tra dispersioni, trafugamenti e restauri – il Codice Atlantico è oggi un documento fondamentale per comprendere la mente universale e visionaria di Leonardo da Vinci.
LA MOSTRA A NAPOLI a cura di Monsignor Alberto Rocca.
L’occasione di esporre presso il Chiostro di Santa Chiara a Napoli ben tre fogli del Codice Atlantico offrirà la possibilità di approfondire gli studi sui temi più interessanti, legati al metodo di lavoro di Leonardo. In primis la mostra si concentrerà sulla tecnica di scrittura “specchiata’ di Leonardo, indagando la sua grafia (che cambia nel corso del tempo), la sua lingua e le motivazioni di questo originale sistema. In secondo luogo, l’occasione di esporre i disegni originali permetterà l’indagine e la presentazione su supporti multimediali della grande ricchezza costituita dai codici leonardeschi, di cui saranno individuate e raccontate le più celebri presenze nel mondo. L’approfondimento sui fogli 518, 816 e 239 riguarda la complessità dei loro contenuti. Da una parte la presenza di figure antropomorfe offre l’occasione di indagare il tratto “pittorico” presente nei disegni di Leonardo, il trattamento delle ombre e la fisionomia dei volti. Dall’altra gli studi geometrici contenuti nelle pagine e i commenti tecnici inducono all’illustrazione dei suoi rapporti con i maggiori scienziati e matematici del tempo, come Luca Pacioli, e allo studio della geometria, che innerva l’intera ricerca leonardesca.