Le custodi dell’arte

Informazioni Evento

Luogo
INCUBATORE ICULT - BIC LAZIO
via di Faul, 20/22, Viterbo, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì ore 9,00-13,00 / 15,00-18,00

Vernissage
31/05/2014

ore 18

Contatti
Sito web: http://progettarte3d.weebly.com
Curatori
Giuseppina Del Signore
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Le opere esposte sono tutte di artiste aborigene australiane originarie di diverse regioni centro-occidentali dell’Australia, la maggior parte di loro oggi è ultra-settantenne e ci consegna un patrimonio storico-artistico importante per le future generazioni del mondo.

Comunicato stampa

L'Arte è davvero un patrimonio collettivo?
La ProgettArte3D prova a rispondere a questa domanda con un progetto di esposizioni fuori dagli schemi canonici, fuori dai circuiti autoreferenziali, un'esposizione che si rivolge a contesti, territori e luoghi per un bisogno relazionale con le persone, in un viaggio verso lo spettatore comune, per condividere sensi e immaginari di ognuno di noi, perché l'arte sia opera di tutti, perché sia un patrimonio collettivo!
Questa mostra, infatti, è parte di un progetto più ampio dal titolo: “ESPOSIZIONI FUORI LUOGO” che l’associazione sta portando avanti con l’obiettivo di far arrivare a tutti l’arte contemporanea esponendola in luoghi di lavoro e di transito come uffici postali, amministrativi, banche, fabbriche, etc. Spesso si tratta di luoghi dove ci si reca di frequente e dove passiamo del tempo in attese più o meno lunghe. Perché allora non utilizzare questo tempo vuoto per guardare anche una mostra?
La mostra di arte aborigena “Le custodi dell’arte”, che si potrà visitare a Viterbo presso l’incubatore d’imprese ICULT di BIC Lazio dal 1 al 15 Giugno 2014, inaugura quello che speriamo sarà un lungo percorso di “esposizioni fuori luogo”.
Le opere esposte sono tutte di artiste aborigene australiane originarie di diverse regioni centro-occidentali dell’Australia, la maggior parte di loro oggi è ultra-settantenne e ci consegna un patrimonio storico-artistico importante per le future generazioni del mondo.
In assenza di tradizione scritta, l'antichissima cultura aborigena si trasmetteva attraverso segni grafici sulla corteccia degli alberi e con decorazioni sul corpo. Negli anni ’70, grazie all’azione di Geoffrey Bardon per valorizzare quest’arte, si passò con estrema naturalezza a dipingere sui muri e quindi su tela tramandando così, al mondo intero, il patrimonio culturale di questo popolo. L’indiscussa affermazione artistica dell’arte aborigena rappresenta un contributo molto importante anche per il riconoscimento della civiltà aborigena come tale dando a questa comunità quella dignità che per molto tempo le era stata negata.
La pittura aborigena contemporanea non può, quindi, essere considerata solo un’espressione creativa locale, ma essenza di una civiltà quasi scomparsa che sopravvive in Australia ormai solo nelle zone più desertiche dove ancora la vita e i riti delle comunità sono in armonia con la natura.
La collezione delle opere in mostra è il risultato di una ricerca svolta nel rispetto dei principi espressi dall’INDIGENOUS ART CODE che mirano a salvaguardare l’arte indigena australiana.
L’inaugurazione si terrà Sabato 31 Maggio alle ore 18.00, nel corso della serata potremo ascoltare musiche originali di tre strumentisti che dialogheranno con le opere: Christian Muela al didgeridoo, Ivan Macera alle percussioni e Cristiano Carrano al sax.