La mala educación

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE BIAGIOTTI PROGETTO ARTE
Via Delle Belle Donne 39r, Firenze, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato h.14.00-19.00

Vernissage
21/02/2013

ore 18

Artisti
Silvia Giambrone, Nero, Gaetano Cunsolo, Sergio Racanati
Curatori
Pietro Gaglianò
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Un percorso attraverso diverse forme di resistenza assunte dagli artisti in contrasto alla “cattiva educazione” impartita dalla cultura consumista, dal conformismo, dall’automatismo dell’opinione.

Comunicato stampa

Biagiotti Progetto Arte presenta LA MALA EDUCACIÓN, un percorso attraverso diverse forme di resistenza assunte dagli artisti in contrasto alla “cattiva educazione” impartita dalla cultura consumista, dal conformismo, dall’automatismo dell’opinione. Già nel 1975 Pier Paolo Pasolini avvertiva come i giovani venissero spinti a “vivere il conformismo aggressivamente”, coltivando le proprie forze con l’obiettivo di apparire il più possibile integrati, parificati visivamente - attraverso l’abbigliamento e gli status symbol - e intellettualmente attraverso la condivisione acritica di punti di vista e di desideri. L’arte è sempre una forma di dissenso, ha l’obbligo di parlare delle proprie posizioni e ha il potere di dimostrare la forza dell’autonomia dell’immaginazione e della ragione. Il lavoro degli artisti de LA MALA EDUCACIÓN testimonia un atteggiamento di opposizione al conformismo, una serie di dispositivi di evasione dalla convenzione imposta dalla società di massa, una disobbedienza consapevole. Le opere in mostra, tutte realizzate espressamente per questo progetto, sintetizzano azioni e visioni individuali e personalissime, critiche nei confronti della tradizione educativa e diffidenti anche verso i movimenti di piazza che caratterizzano la protesta globale in corso, quasi un antidoto di pensiero obiettivo rispetto alla distorsione degli slogan e a ogni forma di massificazione. Gli artisti coinvolti provengono da formazioni fra loro remote, ma condividono un dato anagrafico: sono nati tutti negli anni Ottanta e hanno vissuto la propria adolescenza nel decennio successivo, un passaggio storico privo di memorie specifiche e completamente condizionato da quella cultura politica e sociale che ancora influenza il paesaggio morale e intellettuale italiano.

La mostra, preceduta da attività di laboratorio rivolte a giovani artisti, sarà visibile fino al 13 aprile, e durante il periodo di apertura sono previsti alcuni appuntamenti collaterali con studiosi e artisti che presenteranno il proprio punta di vista sui temi della formazione e dell’arte come strumento di azione civile. Il programma, ancora in via di definizione, comprende un incontro con Julia Draganovic (12 marzo), un talk di Maria Pecchioli e una performance di Mauro Stagi (entrambi l'11 aprile).