La luna il sole e l’anima delle cose
I due corpi celesti, la luna e il sole, sono dunque presi a pretesto per indagare l’universo e la teoria degli opposti.
Comunicato stampa
TALK SHOW “LA LUNA, IL SOLE E L’ANIMA DELLE COSE”
Incontro con gli artisti Danilo Fusi e Paolo Staccioli
condotto dal direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni
Come possono la luna e il sole influenzare la nostra vita? Cosa si nasconde dietro l’apparenza e qual è la vera anima delle cose? Interrogativi che vogliono scandagliare la natura umana per cercare di dare risposte all’eterno quesito su ciò che è vero e ciò che è falso, ciò che è buono e ciò che è sbagliato. Una riflessione sul concetto di dualità che vedrà protagonisti sabato 6 dicembre 2014 alle ore 17.30 nel Lu.C.C.A. Underground gli artisti fiorentini Danilo Fusi e Paolo Staccioli nel talk show “La luna, il sole e l’anima delle cose”, condotto dal direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni, e che prende spunto dal titolo della loro mostra in corso fino al 17 dicembre.
I due corpi celesti, la luna e il sole, sono dunque presi a pretesto per indagare l’universo e la teoria degli opposti. Nell’incontro, aperto al pubblico con ingresso libero, si cercherà di esplorare anche il linguaggio della pittura e della scultura svelando i due volti che si nascondono dietro il loro modo di fare arte. Nelle opere di Danilo Fusi, ricche di luminescenze lunari, i personaggi ritratti risultano essere in equilibrio con la superficie in cui sono inseriti, ma sembrano vivere in uno spazio atemporale senza inizio né fine. Le sculture e i bassorilievi di Paolo Staccioli, con i loro continui rimandi alla sfera solare, mostrano invece figure in costante movimento e si trasformano in alcuni casi, come quello dell’istallazione site-specific, in stargate dimensionali per scoprire l’oltre.
Note biografiche di Danilo Fusi
Danilo Fusi nasce a Scandicci (Firenze). È stato nella cerchia dei pittori che formarono il gruppo Come Pittura, attivo presso la storicamente nota Galleria Inquadrature di Marcello Innocenti. Fin da subito la sua è una figurazione sontuosa, elegante e pensata. La pagina di Fusi s’innesta sulla percezione dell’anacronismo, lo straniamento del quotidiano, attraverso l’introduzione dell’elemento incongruo, “anticlassico” e “antigrazioso”. Gli anni Ottanta divengono ancora più fertili per il lavoro di Fusi, che partecipa a personali e collettive a Damasco (Siria), Mantova, Palermo, Barcellona, Madrid, Torino, Lucca. Negli anni Novanta è a Tokyo, Barcellona, Nizza, Wolfsburg (Germania), Mantova, Rouen, Chalon (Francia), Lägenfeld (Austria). Dagli inizi degli anni Duemila partecipa a numerose mostre, personali e collettive, sparse per l’Italia e per il mondo.
Note biografiche di Paolo Staccioli
Nato a Scandicci (Firenze) nel 1943, Paolo Staccioli inizia la sua esperienza di artista negli anni Settanta del Novecento, esordendo come pittore. Al principio degli anni Novanta la necessità di sperimentare nuovi linguaggi espressivi lo spinge a Faenza, dove affina le tecniche dell’arte della ceramica. Nei primi anni del Duemila Staccioli – senza comunque mai abbandonare l’amore per la lavorazione delle terre – inizia a trasferire le sue forme anche nel bronzo. Tra le più importanti personali degli ultimi anni, si segnalano: Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti a Firenze (2005), Museo Archeologico di Fiesole (2007), FuLe International Ceramic Art Museum di Fuping, Cina (2008), Istituto Italiano di Cultura di New York (2008) e di Washington (2009), Galleria Selective Art a Parigi (2009), Museo Horne di Firenze (2011), Palazzo Medici Riccardi a Firenze (2014) e Galerie Lacke & Farben di Berlino (2014).