Katharina Maderthaner / Jochen Mühlenbrink – Double eye trouble

Informazioni Evento

Luogo
RIZZUTO GALLERY
via Maletto, 5, Palermo, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato, 16 - 20

Vernissage
10/09/2023

ore 18

Artisti
Jochen Mühlenbrink, Katharina Maderthaner
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Double eye trouble,doppia personale di Katharina Maderthaner e Jochen Mühlenbrink.

Comunicato stampa

RizzutoGallery è lieta di presentare Double eye trouble, doppia personale di Katharina Maderthaner e Jochen Mühlenbrink.
La mostra sarà inaugurata sabato 9 settembre 2023 alle ore 18 e resterà visitabile fino al 4 novembre 2023, dal martedì al sabato, dalle 16 alle 20.

Double eye trouble apre la stagione espositiva autunnale della RizzutoGallery. Protagonisti di questo dialogo sono due artisti tedeschi: Katharina Maderthaner, scultrice di Düsseldorf che dal 2016 è tra gli artisti rappresentati dalla Galleria, e Jochen Mühlenbrink, pittore di fama internazionale che vive tra la Germania e i Paesi Bassi, che inaugurerà in questa occasione la sua prima mostra personale in Italia. Ad accomunare i due artisti è il loro lavoro sull'ambiguità della realtà, creando una tensione tra percezione e aspettativa, e stravolgendo la concezione di oggettività.

Il lavoro artistico di Katharina Maderthaner (Meerbusch, Germania, 1982) trova ispirazione in alcune bizzarre situazioni della vita quotidiana in cui il falso imita il vero e la copia tenta di confondersi con l’originale, in un oscillare tra buono e cattivo gusto. Questo fa scattare nell’artista la necessità di rielaborare l’esperienza attraverso un lavoro di sintesi e di sublimazione, fino alla creazione di qualcosa di assolutamente nuovo. Il banale rispecchia il serio, la copia rispecchia l’originale, il falso e l’imitazione rispecchiano il reale, in una amalgama tra il bricolage quotidiano e una genialità nascosta, tra il capolavoro e il prodotto di massa, tra il design e il disastro. L’artista realizza un passaggio tra i due mondi trasformando l’uno nell’altro e sfocando i confini. Le opere della Maderthaner suscitano così nell’osservatore un disagio di déjà-vu, ricordando qualcosa che si crede di conoscere; nelle sue installazioni, nelle sue immagini e nei suoi oggetti si trovano referenze che a loro volta fanno capo ad altre referenze, e lunga genealogia del gusto si dischiude davanti all’osservatore della sua arte, come una simbolica corrente che trascina oggetti, immagini, idee e motivi, lasciando dietro di sé un ricco, eterogeneo e bizzarro deposito.

Jochen Mühlenbrink (Germania, 1980) è conosciuto soprattutto per i suoi “trompe l'oeil” realizzati attraverso una tecnica pittorica che “inganna l’occhio”, inducendo nell'osservatore l'illusione del reale. Le sue opere iperrealistiche descrivono il suo approccio filosofico alla pittura, dove convergono temi di prospettiva, immaginazione, evasione e segretezza. Mühlenbrink indaga l'ambiguità della realtà attraverso l'esecuzione di effetti ottici naturali nella pittura. I suoi vetri appannati con figure e illustrazioni apparentemente ricavate dalla condensa, ad esempio, sono in realtà dipinti ed esistono sia per l'illusione che producono, sia per il materiale di cui sono costituiti. I vetri nebbiosi, con le loro superfici incontaminate disturbate dalle impronte delle dita, diventano immediatamente immagini nelle immagini e dimostrano ciò che può essere visto attraverso di essi. Osservando questi lavori di Mühlenbrink, ci si ricorda dell'innocenza e dell'inventiva dell'infanzia quando, seduti nel retro di un'auto, con le dita si tracciavano disegni sui finestrini appannati. In questa maniera l’artista offre uno sguardo a ciò che si trova oltre la nebbia e le colorate case di periferia danno ai suoi dipinti due aree di messa a fuoco. In altre opere l’artista dipinge le finestre come se fossero oscurate da nastro adesivo, altre volte nei suoi dipinti ad olio riproduce fogli scarabocchiati, cartoline, foto polaroid appese ad una parete con porzioni di nastro adesivo colorato, tutte illusioni prodotte da una pittura che sovverte l’idea preconcetta di realtà.