Jiménez Deredia – Encuentro. Materia y Luz (Incontro. Materia e Luce)

Informazioni Evento

Luogo
THE PROJECT SPACE
Via Giuseppe Garibaldi, 46, Pietrasanta, LU, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Aperta con orario estivo tutti i giorni dalle ore 11 alle 13 e dalle 18 alle 23.30

Vernissage
07/08/2025

ore 19

Artisti
Jiménez Deredia
Uffici stampa
ILOGO
Generi
arte contemporanea, personale

Cinque opere del grande artista costaricano, di cui due monumentali.

Comunicato stampa

Si apre giovedì 7 agosto alle ore 19, presso la galleria The Project Space di Annalisa Bugliani a Pietrasanta, in via Garibaldi 46, la mostra dell’artista Jiménez Deredia (Heredia, Costa Rica 1954), dal titolo “Encuentro. Materia y Luz” (Incontro. Materia e Luce). L’artista costaricano, profondamente legato al territorio di Pietrasanta — dove da anni lavora a stretto contatto con gli artigiani locali e ha donato due opere monumentali alla città — ha ideato un’esposizione pensata appositamente per gli spazi della galleria. La mostra rappresenta sia una sintesi dei temi e degli elementi formali che caratterizzano oltre quarant’anni della sua carriera, sia una celebrazione della scultura come forma d’arte totale.

Cinque opere, di cui due monumentali, realizzate in bronzo nero proprio a Pietrasanta, testimoniano una visione della scultura come strumento di riflessione, capace di affrancarsi dalla fruizione passiva imposta dai media e dal digitale. Per Deredia, la scultura è la più antropologica delle arti, profondamente legata alla natura umana, e per questo capace di interrogare le grandi questioni dell’esistenza. La materia, nel suo lavoro, diventa veicolo di pensiero, filosofia resa tangibile: attraverso la resistenza e il silenzio del bronzo, l’artista ci parla dello spirito.

Il cerchio e la sfera, simboli universali di continuità e perfezione, informano gran parte del suo lavoro. L’artista li trasforma e li modifica attraverso le sue sculture. Quando i simboli si adattano a un nuovo momento storico, si genera una trasmutazione degli stessi. Elementi archetipici, presenti tanto nella cultura precolombiana — in particolare negli indios Boruca del suo Paese natale — quanto in molte altre civiltà. “Una simbologia che connota le sue sculture,” spiega Alessandro Romanini autore del testo critico della mostra, “superfici lisce, senza rilievi né discontinuità, che l’artista sa caricare di valore interculturale e universale, evocando pensieri che vanno dalla filosofia greca al buddhismo zen, fino alla cosmogonia di molte culture africane. In questa dimensione spazio-temporale, la memoria gioca un ruolo centrale: una memoria personale e biografica, ma anche una memoria ancestrale, collettiva, che trova nella sfera un codice di comunicazione universale”.

Altro tema ricorrente nella poetica di Deredia è la figura femminile, soggetto privilegiato e simbolo della potenza creatrice. Un archetipo che, nelle sue opere, diventa motore primo delle trasformazioni umane e cosmiche. “Deredia vede nella scultura la più antropologica delle arti – aggiunge Alessandro Romanini-, la disciplina espressiva più adatta a far riflettere l’individuo sulle principali questioni esistenziali e a connetterlo con il resto dell’esistente in una visione panica naturalistica, come illustra nel suo concetto di “cosmoscultura”.

Jiménez Deredia ha perfezionato la sua formazione in Italia, dove è arrivato nel 1976. Dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Carrara e gli studi in architettura a Firenze, è rimasto profondamente influenzato dalle opere del Rinascimento, che continuano a ispirarlo. Dopo un ciclo di mostre in spazi pubblici, musei e città come Miami, Città del Messico, Shanghai, Valencia, Houston e Firenze, l’artista torna a esporre nella città in cui — come lui stesso afferma — “l’arte si produce e si respira ogni attimo”.

Questa esposizione rappresenta anche un’anticipazione della grande mostra pubblica che sarà ospitata nei principali spazi della città di Pietrasanta nel 2028.