Janet Abramowicz – Motion and Vision

Informazioni Evento

Luogo
ISTITUTO CENTRALE PER LA GRAFICA - PALAZZO POLI
Via Poli 54, Roma, Italia
Date
Dal al

martedì - domenica e festivi ore 10.00 - 19.00, chiuso il lunedì

Vernissage
30/05/2013

ore 17,30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Janet Abramowicz
Curatori
Fabio Fiorani, Gabriella Pace
Generi
personale, disegno e grafica
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L’arte e la stessa presenza di Janet Abramowicz nelle sale dell’Istituto Nazionale per la Grafica costituiscono un paradigma della nostra “biografia istituzionale”. La mostra vuole essere un omaggio alla sua attività grafica, che si è svolta per buona parte in Italia e particolarmente a Roma.

Comunicato stampa

La mostra rimarrà aperta dal 30 maggio al 30 giugno 2013
L’arte e la stessa presenza di Janet Abramowicz nelle sale dell'Istituto Nazionale per la Grafica costituiscono un paradigma della nostra "biografia istituzionale". La mostra vuole essere un omaggio alla sua attività grafica, che si è svolta per buona parte in Italia e particolarmente a Roma. Le collaborazioni di Abramowicz con l’Istituto Nazionale per la Grafica sono state di diverso genere e sempre proficue, ma importante per lo sviluppo della sua tecnica spesso sperimentale, è stato senz’altro il lavoro svolto con il maestro stampatore Antonio Sannino.
Nel 1950 è in Italia e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove studia incisione con Giorgio Morandi e dove rimarrà, una volta diplomata, come sua assistente.
Molti anni dopo, grazie a un Fulbright, trascorre alcuni anni in Giappone, a Kyoto e Tokyo, dove studia
papermaking e conservazione.
Tornata in Italia, negli anni Ottanta, frequentando assiduamente la stamperia dell’Istituto, inizia una feconda collaborazione con Antonio Sannino. Già a partire dagli anni Sessanta, con Maurizio Calvesi, la Calcografia si era aperta ad una riflessione sul mutamento delle sue funzioni storiche, diventando luogo di confronto per gli artisti contemporanei che volevano approfondire le tecniche d’incisione. L’esperienza di Janet Abramowicz, appena successiva, si colloca a pieno titolo in quell’intento culturale.
Negli anni Novanta, Michele Cordaro, allora direttore dell’Istituto Nazionale per la Grafica, la chiama a partecipare all’iniziativa da lui curata, che determinò la redazione del catalogo dell’opera incisa di Giorgio Morandi, Morandi. L’opera grafica. Rispondenze e Variazioni, Milano 1990. In tale occasione decise di donare alla Calcoteca dell’Istituto le due matrici della serie Grottos e una delle 26 piccole incisioni della serie Little Greek Etchings.
La mostra ripercorre l’intero excursus dell’esperienza incisoria dell’artista, con particolare attenzione al periodo di sperimentazione svolto alla Calcografia Nazionale. Le opere esposte sono tutte prove uniche, con interventi a pastello e mixed media, in quanto l’attenzione dell’artista è focalizzata sugli esiti ottenuti con la variazione dei supporti e dei mezzi grafici.