Jan Muche | PMI / TRN Tres miradas | Giuseppe Vassallo
La galleria presenta tre mostre: Details collection, personale di Jan Muche, PMI / TRN Tres miradas, un espacio con opere di Aina Albo Puigserver, Robert Ferrer i Martorell e David Magán e la personale di Giuseppe Vassallo, Lungo la soglia.
Comunicato stampa
DETAILS COLLECTION
Jan Muche
a cura di Emanuela Romano
PMI / TRN Tres miradas, un espacio
Aina Albo Puigserver, Robert Ferrer i Martorell, David Magán
in collaborazione con Pep Llabrés
LUNGO LA SOGLIA
Giuseppe Vassallo
in collaborazione con Ceravento
Inaugurazione mercoledì 29 ottobre 2025, ore 19
30.10.25 – 6.12.25
Il 29 ottobre alle ore 19, A PICK GALLERY, in via Galliari 15/C, presenta tre mostre: Details collection, personale di Jan Muche, PMI / TRN Tres miradas, un espacio con opere di Aina Albo Puigserver, Robert Ferrer i Martorell e David Magán e la personale di Giuseppe Vassallo, Lungo la soglia.
Ogni anno, in occasione dell'art week torinese, A PICK GALLERY crea un’occasione di dialogo tra linguaggi e geografie diverse. Questo autunno la galleria ha deciso di collaborare con Ceravento (Pescara) e Pep Llabrés Art Contemporani (Palma di Maiorca) che fa parte del progetto di scambio tra TAG Torino Art Galleries e Art Palma Contemporani.
Inoltre, in occasione della Art Night promossa da TAG Torino Art Galleries, sabato 1 novembre A PICK GALLERY apre dalle ore 18 fino alle 23.
Il 31 ottobre, 1 e 2 novembre, con la collaborazione di Lavazza, la galleria propone Art Coffee Breakfast dalle ore 10 alle 12.00.
Details collection
La mostra riunisce una serie di piccoli formati di Jan Muche, in cui l’artista berlinese concentra il suo linguaggio pittorico fatto di linee, strutture e sovrapposizioni cromatiche in composizioni essenziali e dense. Ogni opera diventa un frammento di un paesaggio più ampio — un dettaglio estratto da una possibile architettura, da una memoria industriale o da una costruzione mentale. Nel formato ridotto, il gesto pittorico si fa più intimo: la griglia si trasforma in trama personale, la struttura in ritmo, la precisione in poesia. Nelle sue opere convivono ordine e vibrazione. I suoi lavori, spesso ispirati all’estetica costruttivista e alle architetture del modernismo, propongono una pittura che unisce memoria industriale e sensibilità contemporanea. In questa mostra, dedicata ai piccoli formati, Muche riduce la scala ma amplifica la concentrazione: ogni superficie diventa una “collezione” di segni, piani e tensioni interne.
Collezioni di dettagli invita lo spettatore a guardare da vicino, a scoprire nella struttura il gesto, nella geometria la mano, nel frammento la totalità. È un’esplorazione di come il minimo possa contenere il massimo — di come la pittura, anche nella dimensione più minuta, resti un campo di costruzione infinita.
PMI / TRN Tres miradas, un espacio
La mostra propone un percorso attraverso tre linguaggi plastici che, sebbene differenti per approccio formale e materiale, convergono in un territorio comune: l’esplorazione dell’astrazione come punto di partenza per la costruzione di nuovi spazi visivi e sensoriali.
Aina Albo Puigserver (Palma de Mallorca, 1982) trasforma la geometria in emozione. Nelle sue opere, linee e forme astratte dialogano con luce, ombra e colore, dando vita a paesaggi sensibili che superano la freddezza del calcolo. Legno, lacca e pigmenti diventano strumenti per raccontare la materia come spazio vitale, sospeso tra rigore e lirismo. La sua ricerca si radica nella natura e nell’atmosfera, restituendo allo sguardo geometrie che vibrano di intimità e memoria. Robert Ferrer i Martorell (Picassent, 1978) è un artista multidisciplinare che esplora le possibilità dell’astrazione geometrica attraverso la precisione formale, la luce e lo spazio. La sua pratica indaga il dialogo tra ordine e caos: strutture ortogonali che lasciano emergere forme libere, geometrie sospese che sembrano fluttuare nell’aria, proporzioni rilette e moduli variabili. La luce è elemento centrale del suo lavoro, non solo come mezzo di visibilità ma come agente trasformativo: le opere mutano al variare dell’illuminazione, generando percezioni sempre diverse in relazione allo spazio e al tempo. David Magán (Madrid, 1979) concentra la sua ricerca su luce, colore e trasparenza. Il suo lavoro si colloca tra arte cinetica e minimalismo, con particolare attenzione alle dinamiche percettive che si instaurano tra opera e spettatore. Attraverso l’uso di materiali come il plexiglass colorato, Magán realizza strutture geometriche sospese e installazioni site-specific che si trasformano a seconda della luce e del punto di vista. La sua indagine si muove nella dimensione immateriale dell’arte, dove elementi semplici danno origine a esperienze visive complesse e mutevoli.
Lungo la soglia
Il lavoro di Giuseppe Vassallo indaga il rapporto tra corpo e paesaggio, tra figura e sfondo, in un movimento continuo che dissolve i confini tra soggettivo e oggettivo. Pittura e disegno si intrecciano in una ricerca che porta alla luce una visione intima dell’esistenza: corpi che si fondono con l’ambiente fino a perdere identità di genere, in una tensione che alterna simbiosi e conflitto.
Il titolo della mostra richiama le architetture di Carlo Scarpa, dove la soglia non è semplice passaggio ma luogo poetico, spazio di trasformazione. Questa esposizione si apre in uno spazio che accoglie e ospita, e proprio per questo assume un ulteriore valore di condivisione.
Lungo la soglia diventa così non solo un attraversamento estetico ma anche geografico e culturale, un invito al dialogo con nuovi spazi e nuovi sguardi.
Le tre mostre intrecciandosi, offrono una riflessione comune sulle geometrie e sulla spazialità, temi affrontati attraverso prospettive e pratiche differenti.
Saranno visibili fino al 6 dicembre 2025.
Short Bio
Aina Albo Puigserver (Palma, 1982) vive e lavora a Selva, Maiorca. Laureata in Belle Arti tra le Università di Salamanca ed Elche, ha completato la sua formazione all’Universidad Politécnica de Valencia. Dal 2016 collabora con la galleria Pep Llabrés Art Contemporani di Maiorca, dove ha presentato numerose mostre collettive e due personali (Substantiu Abstracte, 2016 e Com un Temple Infinit, 2023).
Ha esposto in Perù presso le gallerie Impakto e Now, e al Museu de Porreres (Un Cruï de Llum, 2021). Tra le principali partecipazioni, la 5ª Biennale Internazionale d’Andorra e le fiere Estampa, JustMad, MARTE, ArtMadrid, SP-Arte e PARC Lima.
Nel 2023 ha ottenuto la borsa di residenza artistica Silos (Burgos) e il primo premio della Diputación de Soria con Una Grieta de Luz. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Spagna e all’estero.
Robert Ferrer i Martorell (Valencia, 1978) è un artista visivo la cui ricerca indaga il dialogo tra precisione, astrazione e caos. Laureato in Belle Arti presso l’Università di Valencia, dove ha svolto anche studi di dottorato e corsi di incisione, ha vissuto e lavorato a Porto e Palma di Maiorca.
Le sue opere, riconoscibili per l’eleganza formale e la leggerezza costruttiva, invitano lo spettatore a una percezione mutevole dello spazio. Ha esposto in mostre personali come La Memòria de la Llum (Imaginart, Barcellona, 2010) e Terra, cicles en equilibri (Valencia, 2008), e in collettive internazionali come KIAF10 (Seul, 2010) e ARCO Madrid (2003).
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e istituzionali in Spagna, Portogallo e Cuba.
David Magán (Madrid, 1979) è uno scultore formatosi alla Scuola d’Arte La Palma di Madrid, ha iniziato la sua ricerca attraverso il vetro colorato, divenuto elemento distintivo del suo linguaggio visivo. In collaborazione con il fratello, l’ingegnere Kiko Magán, dirige oggi il suo studio a Madrid. Dopo un periodo a Londra, in cui ha sperimentato la fusione tra mezzi fisici e digitali, la sua pratica si è orientata verso installazioni che dialogano con l’architettura e con la luce come materia scultorea. Le sue opere, basate su modularità e trasparenze, invitano lo spettatore a un’esperienza sensoriale immersiva.
Ha esposto in gallerie e musei internazionali, tra cui Galerie Denise René (Parigi), Parra & Romero (Madrid) e Seongnam Cube Art Museum (Corea del Sud), e ha partecipato a fiere come ARCOmadrid, Art Cologne, Pinta Miami e Zona MACO.
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche come il Museum Ritter (Germania), il Museo del Vetro di Murano e il Centro de Arte Tomás y Valiente.
Jan Muche (Herford, 1975) vive e lavora a Berlino. Ha iniziato la sua formazione come litografo (1992-1995), per poi studiare pittura all’Università delle Arti di Berlino sotto la guida di Karl Horst Hödicke, diventandone anche studente. Dal 2008 al 2011 è docente presso la Kunsthochschule Berlin-Weißensee; dal 2011 professore di pittura al CDK di Hangzhou, Cina. Ha esposto in diverse mostre in Germania e all’estero, tra le quali: Das jüngste Gerücht con Franziska Klotz, Galerie Kornfeld, Berlino (2024); Die Perspektive ist klar, A PICK GALLERY, Torino (2023); Marta Herford (2020); Torrance Art Museum, California USA (2020); Aufmachen. Linien. Weiten, Alexander Ochs Private, Berlino (2019); Overviewer, A PICK GALLERY, Torino (2019); Ausrichten, C&K Galerie, Berlino (2017); Haus am Lützowplatz in Berlin (2017); Kompressor, Studio d’Arte Cannaviello, Milano (2013); Wuhan Art Museum in China (2009).
Giuseppe Vassallo (Palermo, 1990) è pittore e incisore. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Palermo in “Progettazione dei sistemi espositivi” e in “Grafica d’Arte”, ha preso parte a numerose mostre in Italia e all’estero. Ha esposto con la galleria Susanna Orlando (2017), all’Istituto Italiano di Cultura di Budapest (2018) e, più recentemente, a Milano con la personale Luce privata (2022) e la bipersonale Lunatico | Lunare presso la Galleria Patricia Armocida (2023). Nello stesso anno partecipa al Premio Marche e presenta il solo show L’ora blu alla Fiera di Roma con la galleria Ceravento.