Ipercorpo 2015

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO ROMAGNOLI
via Albicini , Forlì, Italia
Date
Dal al
Vernissage
28/05/2015
Contatti
Sito web: http://www.ipercorpo.cittadiebla.com
Biglietti

Ingresso alla Fabbrica delle Candele biglietto unico 2 €. Costo del biglietto per ogni singolo spettacolo 5 €. Ingresso alle tariffe comunali a Palazzo Romagnoli. Ingresso gratuito alla Galleria Marcolini. Per gli spettacoli la prenotazione è consigliata.

Generi
arte contemporanea, teatro, danza
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Quattro giorni di teatro, danza, arte contemporanea, musica e incontri nei luoghi della cultura della città: Fabbrica delle Candele, Palazzo Romagnoli, nuova Galleria Marcolini.

Comunicato stampa

Immaginare avamposti, spazi di resistenza avanzati, occuparsene prima ancora di occuparli. Aprire il portone di un cinema chiuso, salire su una terrazza e proiettare un film. Trasformare un quartiere abbandonato, un angolo di strada, una panchina. Far seguire all’immaginazione un’azione che continui a inseguirla, tener duro durante la scalata. Come un alpinista estremo che nel rischioso attacco a una nuova via, e nella sua riuscita, realizza un atto estetico prima ancora che esplorativo.
Nel decimo anno di vita e di presenza a Forlì, il festival di arte performativa Ipercorpo si fa “Presidio” - questo il titolo scelto per l’edizione 2015 - e dal 28 al 31 maggio proporrà quattro giorni di teatro, danza, arte contemporanea, musica e incontri nei luoghi della cultura della città: Fabbrica delle Candele, Palazzo Romagnoli, nuova Galleria Marcolini. Senza dimenticare l’orizzonte: il “ritorno al futuro” nell’Ex Deposito ATR, che resta “il” presidio e il motivo ultimo della permanenza del festival nel centro storico di Forlì.
Per il terzo anno consecutivo il festival ospiterà l’Italian Performance Platform, osservatorio sulle arti performative italiane del contemporaneo rivolto ai programmatori internazionali, e in questa edizione tornerà ad occuparsi di Collezione Verzocchi, con un momento di riflessione sull’arte contemporanea e con l’esposizione delle opere di quattro significativi artisti italiani.
Ipercorpo conferma e rafforza il suo dna multidisciplinare, frutto del pensiero e del contributo di curatele che affiancano la direzione artistica di Claudio Angelini e che si intersecano intorno ad un unico nucleo progettuale, in un’articolazione costruttiva a più mani su un tema forte: il teatro con Claudio Angelini, Mara Serina, Valentina Bravetti, Silvia Mei; la musica con Davide Fabbri ed Elisa Gandini e l’arte con Davide Ferri.
“Abbiamo interrotto la nostra presenza nel luogo che ci ha spinti a portare il festival dalla campagna alla città, l’Ex Deposito ATR – spiega Claudio Angelini, direttore artistico di Città di Ebla -. Stiamo lavorando perché sia un’interruzione temporanea e nel frattempo decidiamo di rimanere in città. È lì che il teatro ha il suo luogo fondativo. Gli spazi che ci ospitano, Fabbrica delle Candele, Palazzo Romagnoli e la nuova Galleria Marcolini, sono idealmente una forma di presidio in centro storico e ci permettono di continuare a delineare i campi di indagine che abbiamo sviluppato nel tempo: teatro di ricerca, musica e arte contemporanee. Siamo inoltre convinti che solo un continuativo confronto con la dimensione internazionale possa far circolare aria nuova e per questo, da due anni, ospitiamo direttori di altri festival inserendoli in un’apposita piattaforma internazionale”.
Dieci anni di esistenza del festival sono anche l’occasione per un ideale bilancio. “Se li devo pensare tutti assieme – dice Angelini - direi che l’azione più significativa che abbiamo svolto in questi anni si può riassumere in una parola: presidio. Anche ora che gli spazi su cui tanto abbiamo lavorato ci sono temporaneamente preclusi”, prosegue.
“Dunque è tutto nel presidio di spazi il nostro lavoro? No, io non credo. Grazie agli artisti che puntualmente accettano il nostro invito per ragioni di senso di appartenenza, e non certo economiche – conclude il direttore artistico - continuiamo a essere portatori di bellezza, se per bellezza intendiamo qualcosa di drastico, a tratti violento, certamente incomprensibile nelle sue forme più alte, capace di catturarti, di portarti là dove tu non sai. Continuare spasmodicamente a cercare, come rabdomanti, le condizioni affinché questo possa avvenire. Ecco la nostra più autentica forma di presidio”.

Italian Performance Platform
Dopo il successo delle precedenti edizioni, il festival prosegue l’esperienza dell’Italian Performance Platform, la piattaforma internazionale ideata nel 2013 da Mara Serina - Iagostudio e Città di Ebla che porta a Forlì i direttori artistici di festival teatrali e musicali di respiro internazionale. Quest’anno gli operatori provenienti da Estonia, Lettonia, Ungheria, Francia, Spagna, Svizzera, potranno raccontare i loro contesti e la loro visione sul panorama artistico europeo in un momento organizzato a Palazzo Romagnoli nella giornata di sabato 30 maggio. Un’occasione di scambio, aperta al pubblico, che permetterà di sviluppare future collaborazioni. Non solo “vetrina” di spettacoli, dunque, l’Italian Performance Platform vuole segnare un passaggio significativo per fare il punto sull'evoluzione e sullo sviluppo delle arti performative in Italia e in Europa.
Accanto alla piattaforma internazionale, sarà presente anche una “Short IPP” a cura di Silvia Mei, all’interno della quale altre tre realtà teatrali italiane potranno far conoscere il loro lavoro alle presenze estere: Manimotò, Garten, Simona Bertozzi / Nexus.

La Danza in 1 minuto
Come nella precedente edizione, sarà possibile assistere in ogni serata di programmazione a La Danza in 1 minuto, proiezione che presenta alcuni dei migliori video che negli ultimi anni hanno vinto l’omonimo contest italiano. Ispirato a festival olandese Cinedans e promosso da Coorpi, Coordinamento Danza Piemonte, La Danza in 1 minuto sarà visibile tutti i giorni dalle 19.00 alle 23.00.

Musica
Ricco e articolato lo scenario musicale curato da Elisa Gandini e Davide Fabbri. “Non avvertiamo più la mancanza della musica, ma ne subiamo la presenza e questo è il punto fondante della nostra riflessione – dicono i curatori -. Nettamente è percepibile l'imbarazzo, ma non la scelta (e, ancora, viceversa). Non è tempo di confronti attorno allo ‘stato delle cose’", piuttosto ci preme condividere una versione empirica del nostro comunicare e fare musica. Una visione sempre, ma tangibile e concreta, che occupi anche uno spazio, che si possa perfino toccare”.
Nel concerto d’apertura, dal titolo “Blind Cave Salamander”, Julia Kent, Fabrizio Modonese Palumbo e Paul Beauchamp danno vita ad un terzetto internazionale ormai di culto. “Blind Cave Salamander” si costruisce su sedimenti sonici, filtri e manipolazioni continue. Il violoncello è collante organico, la chitarra graffia i muri mentre voce ed elettronica balbettano vocaboli che non intendono raccontare.
S’intitola “Nomoretatto" la settima uscita discografica di Cosmetic, altro gruppo ospite, sulle scene dal 1996. Un album ambizioso dove al consueto set di chitarre, bassi e batterie si aggiungono tastierine vintage e piano rhodes per dare al tutto una rotondità che sorprende.
E’ un terzetto “impro” che proviene dal collettivo amburghese Niedervolthoudini, Lada, gruppo attivo anche sul piano dell’arte figurativa, della grafica e dell’installazione. Lada è una creatura a sei mani che tocca tutto: corde, pulsanti, tasti e bacchette, con un occhio al manuale del MIDI e uno all’attitudine punk, dà vita ad una sintesi di avant-jazz, kraut-rock e minimalismo lo-fi.
Compositore rock di parole, musica e immagini, Giovanni Succi proporrà un reading/concerto in cui la voce umana si fa strumento. Uomo di lettere e ideatore di letture ed eventi dedicati ad autori italiani del Novecento, è autore del progetto “Caproni 2012”, per il quale ha curato con metodo filologico applicato alla lettura, l’incisione per sola voce de Il Conte di Kevenhüller (1986), ultima opera composta dall’autore in vita. La lettura integrale dell’opera viene tuttora diffusa e commentata sul web.
Il concerto del collettivo dall’organico variabile, Matita, è un progetto composto da piano elettrico e disegnatori ritmici attivo dal 2009 che vantano interventi ad Audiovisiva, Soulfood e al Festival della Letteratura di Mantova. È una sorpresa tutto quello che si può ottenere con un astuccio pieno: matite, penne e pennarelli a disegnare le ritmiche, complesse e stratificate come nella migliore tradizione glitch-electronica. E il piano elettrico, con le sue suggestioni, le sue armonie e i suoi appoggi a tenere insieme il tutto.
Dario Neri sarà impegnato in tutti e quattro i giorni di cartellone in un esercizio sonoro ad uso esclusivo del pubblico. Musicista polistrumentista e tecnico del suono, tra i suoi progetti più importanti figurano “Macchine sonore” e “Chordae”.

“La vita materiale”. Nuovi appunti sulla Collezione Verzocchi
Terza tappa di un percorso di riflessione sulla Collezione Verzocchi, imboccato due anni fa con l’edizione 2013, “La vita materiale” a cura di Davide Ferri sarà un momento di riflessione sulle forme di rappresentazione del lavoro nella nostra epoca e ospiterà i lavori di quattro artisti italiani, privilegiando i dipinti della Collezione Verzocchi che mostrano le mani e il corpo in azione e che, descrivendo il lavoro come pratica quotidiana e sforzo fisico, rinviano all’idea di un “fare” molto concreto. Le opere di Riccardo Baruzzi, Federico Pietrella, Davide Rivalta e Antonio Rovaldi entreranno in dialogo con questa dimensione di materialità diffusa che la Collezione esprime.
I video di Antonio Rovaldi mostrano mani al lavoro; le sculture di Davide Rivalta, grandi animali in grado di riorientare l’immaginario dei luoghi, sono vere e proprie presenze per via delle loro superfici vibranti e contrastate; i dipinti di Federico Pietrella, realizzati con un comune timbro da ufficio, rinviano ad un’abilità manuale che fa della pittura un racconto del tempo; la performance e l’installazione di Riccardo Baruzzi raccontano i suoni e i rumori del fare, dello studio dell’artista e il processo pittorico come partitura musicale.
Le opere saranno esposte in quattro luoghi - la Fabbrica delle Candele, la barcaccia dei Musei di San Domenico, la Galleria Marcolini e Palazzo Romagnoli - che, attraversati in successione, ricompongono l’idea di un percorso unitario. Nel pomeriggio di domenica 31 maggio, dalle 16, si svolgerà la tavola rotonda che vedrà la presenza degli artisti, con un focus sulla Collezione Verzocchi e sui problemi che attraversano la storia dell’arte recente: il delicato equilibrio tra l’artista depositario di un sapere manuale e l’artista riconducibile al mito duchampiano.

Crowdmap: la piattaforma di Carl Cappelle
In quest’edizione verrà lanciata per la prima volta – online e sui Social Network - una crowdmap o "mappa della folla", ovvero una mappa di Forlì che parte dai quattro luoghi del festival - la Fabbrica delle Candele, Palazzo Romagnoli, la Galleria Marcolini e naturalmente l’Ex Deposito ATR - per estendersi, attraverso un grande racconto collettivo sul presidio dei luoghi. Chi entrerà idealmente nella crowdmap potrà scegliere il proprio “presidio” con una fotografia o con un testo. Il progetto crowdmap è realizzato grazie al contributo ideativo di Carl Cappelle che collabora con il festival attraverso un progetto di alta formazione finanziato dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e promosso dal Comitato 4Progress (CNA Forlì-Cesena, Confcooperative Forlì-Cesena, Legacoop Romagna, Unindustria Forlì). Il percorso formativo prevede il coinvolgimento anche di altre realtà culturali del territorio: Associazione Culturale Masque Teatro, Cooperativa Sunset e Area Sismica.

PROGRAMMA

Giovedì 28 maggio 2015
Il festival si apre con gruppo nanou con la performance “Doppio Sogno. Strettamente confidenziale” in programma dalle 19 alle 21. Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare lo spettatore all’interno dell’universo del percorso artistico costituito da effetti emotivi e referenze culturali, all’interno del lavoro che precede la divulgazione dell’opera sotto forma di prodotto completo. Un’installazione con atti performativi ricostruisce la dimensione affettiva e l’orizzonte culturale delle opere la cui genesi riporta. Un labirinto composto da azioni coreografiche e installazioni di arte visiva, un racconto che si astrae dalla narrazione afferrando l’ospite/spettatore, proiettandolo dentro un universo sensibile.
A seguire, alle ore 21, Teatrino Giullare porta in scena “Finale di partita”, spettacolo rivelazione vincitore del Premio Nazionale della Critica e Premio Speciale Ubu. Una partita a scacchi tra attori-giocatori che muovono le pedine e pedine-personaggi che muovono una delle storie più significative ed enigmatiche della drammaturgia del Novecento. La rappresentazione è una sinfonia di mosse e contromosse, botte e risposte, pause, riflessioni, sospiri, rinunce. Il capolavoro di Beckett è visto attraverso le possibilità di movimento di due pedine da scacchi e la tensione e la partecipazione dei due giocatori.
Dewey Dell, giovane compagnia formatasi nel 2007 a Cesena presenterà alle 22 la performance “Concerto”, live concert in cui il movimento dei musicisti è legato allo spostamento e allo stratificarsi di vari suoni percussivi, teso verso la creazione di un unico organismo ritmico.
A chiudere la serata, alle 23, il concerto “Blind Cave Salamander” del terzetto internazionale formato da Julia Kent, Fabrizio Modonese Palumbo e Paul Beauchamp.
Dalle 19 alle 23 sarà proiettato il video “La Danza in 1 minuto" (Fabbrica delle Candele).
Apertura ore 19 con area bar a cura di Diagonal Loft Club.

Venerdì 29 maggio 2015
Dalle 19 alle 21 nuovamente in scena la performance del gruppo nanou ”Doppio sogno”.
Alle 21 Teatrino Giullare si esibirà nel “Finale di partita” di Samuel Beckett, spettacolo rappresentato in numerose tournee estere.
Alle 22 si è in programma alla performance intitolata “Concerto” a cura di Dewey Dell.
Chiude la serata il concerto della band romagnola Cosmetic, attiva dal 1996 e in procinto di presentare la settima uscita discografica dal titolo “Nomoretatto".
Dalle 19 alle 23 sarà proiettato il video “La Danza in 1 minuto" (Fabbrica delle Candele).
Apertura ore 19 con area bar a cura di Diagonal Loft Club.

Sabato 30 maggio 2015
La giornata inizia all’ora della colazione, alle 10, con il reading/concerto di Giovanni Succi, compositore rock di parole, musica e immagini. Uomo di lettere e ideatore di letture ed eventi dedicati ad autori italiani del Novecento, Succi è autore del progetto “Caproni 2012”, in cui la voce si fa strumento.
Questa è anche la giornata dedicata all’Italian Performance Platform e all’incontro con gli operatori internazionali che, a partire dalle 11.30, si ritroveranno per raccontare la loro esperienza e la loro visione sul panorama artistico europeo in un momento organizzato a Palazzo Romagnoli. Un’occasione di scambio, aperta al pubblico, che permetterà di sviluppare future collaborazioni.
A seguire, alle 17, si terrà la IPP Short, a cura di Silvia Mei, che avrà come protagonisti tre artisti italiani: Garten, Simona Bertozzi / Nexus e Manimotò: un’ulteriore offerta di visibilità agli artisti Italiani rivola agli operatori esteri.
Dalle 19 alle 21 torna in scena gruppo nanou con la performance “Doppio Sogno”.
Alle 21 Città di Ebla presenta lo spettacolo “Suite Michelangelo”, ultima produzione del collettivo teatrale forlivese commissionata dalla 64 Sagra Musicale Malatestiana di Rimini in cui ha debuttato nel settembre 2013. Una rilettura e messa in scena dell’ultima opera del grande compositore Dimitri Sostakovic, Suite on Verses of Michelangelo Buonarroti for bass and piano op. 145. Uno spazio d’incontro tra poesia e musica attraverso uno scavo interpretativo che tiene conto non solo delle tensioni scatenate fra testo verbale e musicale, ma anche delle relazioni fra i due interpreti della partitura.
Paola Bianchi, alle 22, presenta “WITHOUT. Quintetto in solo”, una partitura per cinque danzatrici in cui la ricerca si focalizza intorno a un ossimoro fisico e di senso: collettività individuale. Cinque figure che trovano il senso ultimo del loro fare in una condizione non concessa: la simultaneità. ”WITHOUT” è la prima fase compiuta del progetto UNTITLED – nel suo doppio significato di senza titolo e senza diritti.
Alle 22.30 lo spettacolo di Alessandro Bedosti e Antonella Oggiano dal titolo “Das Spiel” (Il gioco). Bedosti è attore, danzatore e performer. Il suo percorso artistico, iniziato nei primi anni '90, l'ha portato a collaborare con molti dei protagonisti della ricerca teatrale italiana ed europea (Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Monica Francia, Paola Bianchi, Città di Ebla, Socìetas Raffaello Sanzio). Negli ultimi anni, grazie all'intensa esperienza di studio con il danzatore butoh Masaki Iwana, si è dedicato alla creazione di brevi ritratti danzati in qualità di autore e danzatore ("Senza titolo" - 2009, "Quando vedremo un tuo ballo?" - 2010, "Per favore aprite le tende" - 2012, "Das Spiel" - 2014). Antonella Oggiano inizia nel 2001 un percorso formativo espressivo partecipando a laboratori di teatro, clowneria e danza contact. Contemporaneamente si esibisce come attrice in spettacoli prodotti dal Gruppo San Vitale di Bologna e per la Compagnia Vi-Kap di Anna Albertarelli e Roberto Penzo.
Chiude la serata il gruppo musicale Lada, una creatura a sei mani che tocca tutto: corde, pulsanti, tasti e bacchette, con un occhio al manuale del MIDI e uno all’attitudine punk, dà vita ad una sintesi di avant-jazz, kraut-rock e minimalismo lo-fi.
Dalle 19 alle 23 sarà proiettato il video “La Danza in 1 minuto" (Fabbrica delle Candele).
Apertura ore 10 con area bar a cura di Diagonal Loft Club.

Domenica 31 maggio 2015
L’ultimo giorno del festival è dedicato alla Collezione Verzocchi, con una tavola rotonda – inizio ore 16,30 – alla Fabbrica delle Candele, intitolata “La vita materiale” a cura di Davide Ferri. La performance di Riccardo Baruzzi, che precederà l’incontro alle ore 16, e le opere di tre artisti italiani - Federico Pietrella, Davide Rivalta e Antonio Rovaldi – entreranno in dialogo con la dimensione di materialità della Collezione e saranno esposte per tutte e quattro le giornate del festival alla Fabbrica delle Candele, alla barcaccia dei Musei di San Domenico, alla Galleria Marcolini e a Palazzo Romagnoli, in un percorso unitario.
Alle 19 il concerto del collettivo Matita, progetto formato da piano elettrico e disegnatori ritmici attivo dal 2009 che vanta interventi ad Audiovisiva, Soulfood e al Festival della Letteratura di Mantova.
gruppo nanou propone la performance “Doppio Sogno”, dalle 19 alle 21.
A seguire, alle 21, Città di Ebla porta in scena “Suite Michelangelo”.
Paola Bianchi, alle 22, ripropone “WITHOUT. Quintetto in solo”, partitura per cinque danzatrici in cui la ricerca si focalizza intorno a un ossimoro fisico e di senso: collettività individuale.
Chiude la serata alle 22.30 lo spettacolo di Alessandro Bedosti e Antonella Oggiano dal titolo “Das Spiel” (Il gioco).
Dalle 19 alle 23 sarà proiettato il video “La Danza in 1 minuto" (Fabbrica delle Candele).
Apertura ore 16 con area bar a cura di Diagonal Loft Club.

Luoghi
Fabbrica delle Candele
Palazzo Romagnoli
Galleria Marcolini

Biglietti
Ingresso alla Fabbrica delle Candele biglietto unico 2 €.
Costo del biglietto per ogni singolo spettacolo 5 €.
Ingresso alle tariffe comunali a Palazzo Romagnoli.
Ingresso gratuito alla Galleria Marcolini.
Per gli spettacoli la prenotazione è consigliata.
Informazioni e prenotazioni telefoniche: 342.9783661
Orari biglietteria telefonica: tutti i giorni dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
[email protected]

Crediti
Un progetto di: Città di Ebla
In collaborazione con: Diagonal Loft Club, gruppo nanou, galleria Marcolini, Palazzo Romagnoli
Direzione generale: Claudio Angelini
Italian Performance Platform a cura di: Mara Serina / Iagostudio eventi e comunicazione
Italian Performance Platform short a cura di: Silvia Mei
Concerti a cura di: Elisa Gandini e Davide Fabbri
Arte contemporanea a cura di: Davide Ferri
Progetto grafico: Davide Fabbri, Elisa Gandini, bildworter.com
Organizzazione: Elisa Nicosanti
Amministrazione: Valentina Bravetti
Promozione: Vania Vicino
Collaborazione alla promozione e ideazione crowdmap ipercorpo 2015: Carl Cappelle
Direzione tecnica e collaboratori: Luca Giovagnoli con Stefan Schweitzer, Nicola Mancini, Lorenzo D’Anna, Abdoulaye Kebe
Ufficio stampa: Marco Viroli
Area bar a cura di: Diagonal Loft Club
Fotografie: Gianluca “naphta” Camporesi
Con il contributo e il sostegno di:
Regione Emilia Romagna
Provincia di Forlì-Cesena
Comune di Forlì
Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
Start Romagna
In collaborazione con:
Diagonal Loft Club
Galleria Marcolini
Atrium
Relazioni Internazionali - Comune di Forlì
Romagna Acque - Società delle Fonti S.p.A.
Comitato 4Progress
Main sponsor:
Poderi dal Nespoli
Conad Ravaldino e Appennino
Partner Tecnici:
Hotel Executive
ATR Contemporaneo in rete con:
Spazi Indecisi
Romagna Creative District