Intuazioni

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO FLUIDA
campo san Tomà San Polo 2865 Venezia, Venezia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
23/06/2012

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Tre artisti andranno a riversare le le proprie intuizioni collaborando alla realizzazione d’uno spazio, ciascuno con i propri elementi cardinali: chi ne fissa i contorni, chi lo riempie d’oggetti e chi vi infrappone organicità.

Comunicato stampa

organico. Tutte sono però ingentilite dall'aspetto morbido della
superficie di stoffe cucite assieme e si innestano nello spazio come
elementi necessari, seppur residuali. Questi tre artisti andranno a
riversare le le proprie intuizioni collaborando alla realizzazione d'uno
spazio, ciascuno con i propri elementi cardinali: chi ne fissa i
contorni, chi lo riempie d'oggetti e chi vi infrappone organicità.
campo san tomà
Lo spazio aperto del campo sarà utilizzato invece soprattutto per le
attività dal vivo degli artisti, o per gli allestimenti di ampio formato.
Anche qui il concetto comune rimane quello di presentare il proprio
approccio all'arte. Lucia Apolloni e Katarina Strugar si caleranno
nel loro lavoro di pittura offrendo visione delle rispettive fonti
d'ispirazione, legate a elementi concreti: la prima dipinge in verticale
utilizzando l'acqua, sporca o pulita, quale elemento vivificante e
contenitore di esperienze umane; la seconda invece opera in
orizzontale sintetizzando i propri colori attraverso materiali trasferiti
da altri luoghi, quali pietre o terriccio, che si trasformano in
catalizzatori di tali luoghi sulla tela. Sempre nell'ambito della pittura,
Antonino Busà metterà in opera un videoproiettore puntato su una
tela stesa, così da ricalcare le immagini trasmesse venendo egli
stesso proiettato sul dipinto. Gli altri tre artisti in campo opereranno
invece con la scultura e l'installazione ambientale. Elena Armellini
monterà una tenda al centro alla piazzetta, su cui saranno cuciti
disegni, scritte e frasi tratte dalla propria esperienza o frutto
dell'ispirazione del pubblico, come a voler costruire un angolo di
riparo e intimità protetto dalle insidie dello spazio aperto, della vita
vissuta fra gli altri. Alessandra Dianin possiede un concetto
appetitoso dell'arte: le sue creazioni, oltre a sorprendere per fantasia
di forme, sembrano anche molto buone. In campo allestirà una
tavola imbandita con alcune prelibatezze pronte da consumare con
gli occhi, mentre ad altre darà vita su carta per spargerle sulla
tovaglia. Aran Ndimurwanko, infine, lotterà con la massa
imponente della pietra scolpita per la vera da pozzo, attorno alla
quale posizionerà le sue creature esili e slanciate: cervi e camosci,
realizzati con poca argilla cruda spalmata sopra una sottile armatura
di fil di ferro, i quali richiamano le prime intuizioni artistiche degli
uomini rupestri e restano esposti alle intemperie per trovare la
propria forma definitiva.