Into thin words

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO VENTURA
Piazza Vittorio Emanuele II, Polignano a Mare, Italia
Date
Dal al

15-24

Vernissage
20/08/2014

ore 21

Contatti
Email: info@likealittledisaster.com
Sito web: http://www.likealittledisaster.com
Artisti
Bartolomeo Migliore, Stefano Romano, Flatform, Pamela Campagna, Dream Beam, Valentina Dell'Aquila, Michael Kargl, Jan Robert Leegte, Jürg Lehni, Isabella Mongelli, Jeffrey Thompson, Anna Wignell
Curatori
Giuseppe Pinto, Paolo Modugno
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Le opere di “Into thin words”, quasi tutte appositamente realizzate per l’occasione, intrecciano e contaminano il linguaggio visivo con quello testuale e orale, stimolando il visitatore ad un “riposizionamento” nei confronti dell’opera, lo trasformano in lettore, uditore, interlocutore.

Comunicato stampa

“... una particolare opera d’arte è arte,
il che significa che è una definizione dell’arte”.
J. K.

Il progetto itinerante LIKE A LITTLE DISASTER fa tappa a Polignano a Mare dal 20 al 31 Agosto occupando il settecentesco Palazzo Ventura. Sempre alla ricerca nomade di nuovi contesti e display, il progetto individua, riattiva e occupa spazi architettonici – senza alcuna preclusione o categoria che chiude ed esclude – convertendoli temporaneamente in dispositivi di trasmissione di pensiero, in alloggi provvisori di miraggi. muovendo dalla duplice idea che sia l’arte a “fare” il luogo e non il contrario e che l’esperienza artistica possa offrire modello di dialogo alternativo con la complessità del reale.
Le opere di “Into thin words”, quasi tutte appositamente realizzate per l'occasione, intrecciano e contaminano il linguaggio visivo con quello testuale e orale, stimolando il visitatore ad un “riposizionamento” nei confronti dell'opera, lo trasformano in lettore, uditore, interlocutore.
Dalle opere si ricava una sensazione di annullamento delle frontiere tra l'immagine e la parola attraverso il sovrapporsi e l'affastellarsi delle funzioni metalinguistiche. Le opere si interrogano sulle imminenze e le discrepanze tra parola e immagine, soprattutto per svelare la loro relazione: gli elementi linguistici e narrativi che l’arte offre ai “criteri” dell’occhio e i meccanismi della sua traducibilità verbale.
Immagini, testi e parole danno voce diretta al continuo tentativo degli artisti di costruire mondi estetici e linguaggi personali, di stabilire necessità formali proprie, di fabbricarsi una nuova realtà.
“Into thin words” tenta di stabilire un dialogo tra dodici artisti di diversa estrazione e nazionalità che pur operando con pratiche e poetiche molto diverse, affrontano tutti e su vari livelli “metodi” in cui le parole, le frasi, le locuzioni – e le i loro frammenti - possono essere significati e significanti di un'opera; la “parola” può procurarsi un dimensione ben più potente del suo contenuto quando viene potenziato da una dimensione grafica che ne moltiplica le prospettive.
Parole leggere che saltano, sfuggono, che creano legami fatti da ammassi sedimentati, frammenti, sbozzi, tentativi, e ibridi che permettendo al visitatore di ricreare la propria esperienza umana ed estetica e di rinnovare la facoltà d’immaginare diversi modi di interpretare e abitare il mondo.
L'allestimento è concepito come un percorso in cui le opere si pongono in una posizione di confronto e scontro le une dalle altre, esse si distinguono e si riconoscono inventando un itinerario che mette in evidenza affinità e contrapposizioni alludendo metaforicamente ad un dizionario dei sinonimi e contrari.
La pratica curatoriale di L.A.L.D. prende le mosse da una forma urgente e diretta di indagine composta da un’incompiutezza concettuale intenzionale che contemporaneamente nasconde e mostra le sue stesse premesse. In un momento in cui tutto sembra dover essere semplicemente chiaro, visibile, spettacolare, quantificabile e condivisibile, “Into thin words” lascia irrisolti alcuni punti, tentando la via di una trama dialettica che possa consentire esperienze soggettive differenti elaborate individualmente. In questo contesto aporetico il visitatore possiedono assoluta libertà di azione, non importa quanto l’esperienza possa essere disorientante e alienante.

- In mostra sarà esposta l'installazione collettiva POLIWORDS, realizzata durante il laboratorio tenuto dall'artista Bartolome Migliore e coordinato da Cinzia Cagnetta (Galleria Omphalos) dall'11 al 17 Agosto. Il laboratorio è stato concepito come un viaggio-esporazione all'interno dei lemmi, dei nomi delle locuzioni e delle voci del territorio polignanese. Poliwords è parte di PerseVisioni, il contenitore multidisciplinare organizzato dall'Associazione Culturale Bachi da Setola di Polignano a Mare e giunto alla settima edizione.

- L.A.L.D. ha inoltre piacere di presentare Nontiscordaardimé, primo volume della collana “L'erbolario” di Lia Cecchin. La collana prende forma dall'azione dell'artista di scansire l'ultima pagina letta del libro che le persone presenti all'evento hanno con sé in quel momento. Vol.I Nontiscordardimé è stato realizzato in data 12 giugno 2013 a Torino in collaborazione con progetto.host. Il volume è stato stampato e rilegato a Torino, 2014 da friendsmakebooks.com

“...a particular work of art is art,
which means, is a definition of art"
J. K.
The nomadic project LIKE A LITTLE DISASTER arrives in Polignano a Mare from 20 to 31 August in the eighteenth “Palazzo Ventura”. The project always looking for new contests and displays, tries to re-establish the architectural spaces – without prejudices – to transform them in temporary tools of thoughts, in interim accommodations. We believe that art “does” the place, not the opposite, and the artistic experience could offer an alternative model of dialogue, with the complexity of the reality.
“Into thin words” works, most specially realized for this exhibition, intertwin and contaminate visual, textual and oral languages, trying to provoke a “replacing” of the work and to transform the observer in: reader, hearer and interlocutor.
Seeing these works you can avoid the bounds between images and words, thanks to the overlapping of metalinguistic functions. These works question about imminences and contrasts between image and word, particularly to reveal their relationship: linguistic and narrative elements that art offers to our eyes and the processes of its verbal translatability.
Images, texts and words voice the endless attempt to build aesthetic worlds and personal languages to establish formal needs and to invent a new reality.
“Into thin words” tries to establish a dialogue between twelve artists of different nationalities and backgrounds. They use different practices and poetics, but, they all face “methods” in which words, phrases and expressions – and their fragments – could be signified and signifier of a work. The “word” could become more powerful, when strengthen by a graphic dimension that increases our perspectives about the same word.
These “thin words” jump, elude and create connections made of: loads, fragments, drafts, attempts and combinations. Thanks to this the observer could re-create its own human an aesthetic experience and renovate the capability to imagine different ways to interpret the world. The installation idea is a path in which the works face and distinguish each other; they invent an imaginary route that point out similarities and contrasts, alluding to a dictionary of synonyms and antonyms.
L.A.L.D. curatorial practice comes about a need to research, made up of an intentional conceptual incompleteness, that both hide and show its own conditions. In a moment where everything seems to be clear, evident, extraordinary, quantifiable and shareable, “Into thin words”, leaves open some points and tries to bring the observer to a subjective and personal experience. In this aporetic context, the observer has the power of freedom, despite the experience could be confusing and alienating.

In the exhibition there will be presentet also POLIWORDS, a collective art installation, realized during the workshop by the artist Bartolome Migliore and coordinated by Cinzia Cagnetta (Omphalos Gallery), from 11 to 17 August. This lab has been conceived as a trip-exportation of lemmas, names and voices of Polignano a Mare’s territory. Poliwords belongs to PerseVisioni7.
www.bachidasetola.com

L.A.L.D. is glad to present “Nontiscordardimé”, the first book of the series “L’erbolario” by Lia Cecchin. The artist scans the last read page of the book that present people have in that moment. Vol.I Nontiscordardimé has been realized in June 12, 2013 in Turin in association with progetto.host. The volume printed in Turin, 2014, by friendsmakebooks.com