Inserzioni
Il Castello di Rivoli presenta, nel solco dei festeggiamenti dei quarant’anni dell’istituzione, la nuova serie Inserzioni, un nuovo formato volto a commissionare ad artisti contemporanei un’opera pensata per il Castello.
Comunicato stampa
Il Castello di Rivoli presenta, nel solco dei festeggiamenti dei quarant’anni dell’istituzione, la nuova serie Inserzioni, un nuovo formato volto a commissionare ad artisti contemporanei un’opera pensata per il Castello. Gli artisti coinvolti nella prima edizione del progetto sono: Guglielmo Castelli (Torino – Italia, 1987), Lydia Ourahmane (Saïda – Algeria, 1992) e Oscar Murillo (Valle del Cauca – Colombia, 1986). In concomitanza con Inserzioni, il Museo presenta anche l’opera vincitrice del premio Collective 2025, Culture Lost and Learned by Heart: Butterfly, 2021, di Adji Dieye (Milano – Italia, 1991) e la recente acquisizione tramite il bando PAC del Ministero della Cultura italiano di Mare con gabbiano, 1967, di Piero Gilardi (Torino – Italia, 1942-2023) e di a.C., 2017, di Roberto Cuoghi (Modena – Italia, 1973).
Inserzioni introduce nuove commissioni nel tessuto della Collezione del Castello di Rivoli, invitando una selezione di artisti particolarmente rilevanti oggi a intervenire ciascuno in una sala del Museo per relazionarsi con l’architettura aulica, la storia espositiva del museo e le altre opere attualmente allestite. Il format, della durata di sei mesi e rinnovato due volte l’anno, trasforma sale tradizionalmente dedicate alla Collezione in una mostra collettiva in continua evoluzione, portando le nuove voci a cui normalmente i musei dedicano una sala a parte al centro della narrazione istituzionale. Questo permette di arricchire l’offerta culturale degli allestimenti della Collezione con artisti, movimenti e aree geografiche finora non pienamente rappresentati nella storia espositiva e nel patrimonio artistico del Museo.
Ispirandosi alla formula inaugurata dal primo direttore Rudi Fuchs per la prima mostra Ouverture del 1984, ogni artista è invitato a creare un’opera specificamente concepita per una delle sale auliche del Castello, quasi a collaborare con esse, attraverso il tempo storico. Come per la prima mostra, gli artisti vengono messi al centro del progetto, sottolineando il valore delle ricerche individuali di ciascuno di loro. Il Museo intende mantenere la sua caratteristica apertura alle voci degli artisti come momento chiave nella scrittura della storia dell’arte. Questo modus operandi incorpora oggi principi di grande urgenza come quelli di inclusione, apertura ad altre culture e approcci e partecipazione sociale e culturale.
Una delle particolarità del Castello di Rivoli è il suo carattere di luogo non finito. Questa sua caratteristica lo trasforma in un “contenitore” che gli artisti possono letteralmente o metaforicamente completare inserendosi, così da far nascere esperienze e allestimenti unici. Spesso le opere sono arricchite dal dialogo con le sale in cui vengono allestite e, viceversa, le sale a volte diventano più forti grazie agli interventi artistici in esse contenuti.
Inserzioni apre al pubblico da venerdì 26 settembre 2025 sino a febbraio 2026.
Il progetto è sostenuto da Radical Commissioning Group, un gruppo ristretto di benefattori che crede, come il Museo, nella necessità di dare carta bianca agli artisti per creare opere visionarie, dando allo stesso tempo la possibilità all’istituzione di espandere la propria voce.
Guglielmo Castelli
Guglielmo Castelli ha lavorato a un nuovo corpo di opere da inserire nella sala affrescata dedicata ai Continenti. L’artista presenta una nuova serie scultorea, che vede alcuni dei personaggi che popolano i suoi dipinti sfuggire da essi per esibire in forma bidimensionale in curiosi ambienti tridimensionali un’idea di infanzia silenziosa e d’attesa. Realizzate su ritagli di carta, le figure umane delle opere sono coreografate attorno a piccole maquette di tavoli progettati dall’artista di un ambiente casalingo e teatrale immaginario. Alle pareti, una serie di nuovi dipinti – tra cui uno monumentale di oltre tre metri – raffigurano le atmosfere fantastiche e condensate tipiche di Castelli in cui si svolgono molteplici azioni, ripetute cadute e altrettanti fallimenti. Nella sala adiacente, lunga e sottile, sono esposte alcune opere su carta e per la prima volta una speciale presentazione dei materiali preparatori e dei quaderni di schizzi di Castelli, che comprendono studi per i personaggi del suo mondo inventato, apparenti scarti che divengono ecosistema e stratificazione insieme a prove di composizione che rivelano il processo di realizzazione dei suoi quadri.