Incontri e Appropriazioni
Dopo “Dissolvenze Incrociate” (2017) giunge a Palazzo di Primavera “Incontri e Appropriazioni”, il nuovo progetto curatoriale di Giuseppe Salerno con il quale cinque coppie di artisti presentano opere generate dall’incontro di poetiche e modalità espressive nell’osservanza di regole rispondenti ad un processo predefinito.

Informazioni
- Luogo: PALAZZO PRIMAVERA
- Indirizzo: Via Giordano Bruno 3 - Terni - Umbria
- Quando: dal 13/10/2019 - al 03/11/2019
- Vernissage: 13/10/2019 ore 16,30
- Curatori: Giuseppe Salerno
- Generi: arte contemporanea
- Orari: martedì/domenica 16.00/19.00; venerdì e sabato anche 10.00/13.00
Comunicato stampa
Dopo “Dissolvenze Incrociate” (2017) giunge a Palazzo di Primavera “Incontri e Appropriazioni”, il nuovo progetto curatoriale di Giuseppe Salerno con il quale cinque coppie di artisti presentano opere generate dall’incontro di poetiche e modalità espressive nell’osservanza di regole rispondenti ad un processo predefinito.
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Nel 2009 avviai con “Sopraffactions” un percorso incentrato sulla relazione tra artisti. Fu la galleria Monty & Company di Roma ad ospitare tre artisti (Luigi Ballarin, Gerardo Di Salvatore e Lughia) che realizzarono ciascuno quattro tele nel formato 100x100, se le scambiarono e su di esse intervennero
Nel 2017 seguì “Dissolvenze Incrociate” che da Villa Graziani di San Giustino si trasferì nel Complesso San Benedetto di Fabriano per approdare poi a Palazzo di Primavera a Terni. Mutuando dal cinema il meccanismo che vuole un’immagine dissolversi lentamente mentre una nuova ne compare, a ventuno coppie di artisti fu chiesto di produrre tale effetto in quattro tele la cui sequenza rendesse il passaggio dalla poetica e dalle modalità di un artista a quelle dell’altro. Ancora un incontro tra mondi diversi che nelle tavole centrali trovano un momento di fusione. Con regole e processi prefissati quarantadue artisti sono usciti dall’isolamento vedendo crescere il piacere dell’interazione e del confronto. Incentrato sulla relazione, il percorso avvicina ancor più l’arte ai meccanismi che governano la vita. Se è vero che gli artisti sono individualisti, è altrettanto vero che hanno spesso trovato nell’intimità del rapporto di coppia confronto e arricchimento. Come nella vita anche in questa nostra esperienza d’arte talune coppie si sono consolidate, altre hanno avuto durata breve ed ogni sorta di compatibilità, tra simili e opposti, si è dimostrata possibile.
Oggi, con “Incontri e appropriazioni”, dieci artisti si sono impegnati a recuperare le concettualità affrontate nelle precedenti esperienze offrendoci risultati che sono la migliore rappresentazione della relazione di coppia in tutta la sua complessità. Dieci dissolvenze e cinquanta sopraffazioni per un totale di novanta tele sono le opere in esposizione. Una preziosa, esaltante dimostrazione di civile convivenza all’insegna del libero pensiero e della libera espressione.
Giuseppe Salerno
