In opposte coincidenze

Informazioni Evento

Luogo
ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA
Via Solferino, 44 20121 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, il sabato dalle 15.00 alle 19.00

Vernissage
31/05/2012

ore 18.30

Artisti
Luigi Carboni, Gabriele Arruzzo
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Viste insieme le loro opere sembrano non avere nulla in comune, i nostri preconcetti sulla pittura assegnano, infatti, a questi artisti ruoli opposti. Questo progetto ci offre la possibilità di guardare insieme il loro lavoro e ci fornisce l’occasione per trovare le relazioni comuni concentrando l’attenzione dell’osservatore sulla logica della differenza.

Comunicato stampa

GABRIELE ARRUZZO

LUIGI CARBONI

In opposte coincidenze

testo di Andrea Bruciati

Antonio Colombo è lieto di presentare la doppia mostra personale di Gabriele Arruzzo (1976) e Luigi Carboni (1957) In Opposte Coincidenze.

Viste insieme le loro opere sembrano non avere nulla in comune, i nostri preconcetti sulla pittura assegnano, infatti, a questi artisti ruoli opposti. Questo progetto ci offre la possibilità di guardare insieme il loro lavoro e ci fornisce l’occasione per trovare le relazioni comuni concentrando l’attenzione dell’osservatore sulla logica della differenza.

Tutto è lì sotto i nostri occhi: figurativo e astratto, decorazione e ornamento, memoria e ricordo, forma e colore, dettaglio e insieme, stasi e ritmo. Il paradosso di questa dialettica reciproca e simultanea attraversa il senso della mostra, dove nulla è offerto direttamente e allo stesso tempo tutto si rivela.

Due distinte generazioni che affrontano in modo diverso lo stesso medium artistico dove il dato biografico vuole il primo allievo del secondo all'Accademia di Belle Arti di Urbino.

Proprio l'eredità ed il mistero insito nelle arti figurative della città feltresca è per Gabriele Arruzzo il filo conduttore di questo nuovo ciclo di lavori dove, come tipico del modus operandi dell’artista, l'Io si fonde con il Noi e il dipinto stesso diventa luogo di questo convivio. In una calcolata e piatta costruzione pittorica, erede più della tradizione bizantina che della Pop Art americana, l'artista amalgama gli elementi del suo personale universo con i rapporti aurei di Luca Pacioli o con gli schemi decorativi desunti dalla pavimentazione raffigurata da Piero della Francesca all'interno de “La Flagellazione di Cristo”, proprio conservato ad Urbino.

Ogni sua opera, come il teatro, diventa così il luogo dove la Storia viene messa in scena: racconto di come la pittura si autogenera nel tentativo di superare, attraverso l'Arte, i limiti stessi dell'umana esistenza.

Per Luigi Carboni le pitture annegate nel colore definiscono il racconto espositivo dominato dall'ambiguità e giocato sulla relazione tra casualità e opera d'arte, metafora implicita sulla contiguità tra vedente, veggente e visionario.

Nei dipinti una trama intricatissima di segni e di decori si addensano sulla superficie, l'opera accoglie e racconta una porzione di mondo attraverso una grafia instabile e indelebile, costruendo un tessuto complesso di immagini in cui la riconoscibilità figurativa si disperde nell'indefinizione dei piani prospettici e nella totale assenza di una spazialità tradizionale.

L'attenzione dell'artista è rivolta a mettere in discussione il confine tra astrazione lirica e figurazione del quotidiano, tra stile decorativo e risultato intimista, rendendo le opere impermeabili a qualsiasi sviluppo di ordine narrativo.

Queste pitture nella pienezza dei vari codici usati, parlano di un'arte della pluralità degli opposti, dove l'invenzione artistica assume le caratteristiche di una riflessione concettuale.

“Classicità e sperimentazione sono il paradosso di una dialettica reciproca e simultanea, la bellezza contemporanea è percepita e concepita come una composizione di parti in contesa tra loro, dove il piacere visivo può trasformarsi in qualsiasi momento in abuso e dove l'oggetto più silenzioso può diventare molesto senza che ne capiamo i perché” spiega Carboni.

Gabriele Arruzzo

E’ nato a Roma nel 1976, vive a lavora a Pesaro.

Tra le recenti mostre personali ricordiamo nel 2012 ”Essere un’isola” L’arca – Laboratorio per l’arte contemporanea, Teramo e presso Casa Natale di Raffaello e Bottega di Giovanni Santi, Urbino, e “L’affossamento”, Alberto Peola, Torino, nel 2008 “As Himself”, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, “Hortus Conclusus” Galleria Alberto Peola, Torino, nel 2006 “Personal Jesus”, Galleria San Salvatore, Modena, nel 2005 “The Funky Revenge”, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano.

Tra le mostre collettive, segnaliamo: nel 2011 Hirschfactor. Die Kunst des Zitierens, ZKM Museum fur Neue Kunst, Karlsruhe, “Tra il sublime e l’idiota”, Sale napoleoniche Palazzo Parisani Bezzi, Tolentino (MC), “Padiglione delle Accademie di Belle Arti”, Tese di San Cristoforo (Arsenale Nord), 54° Biennale di Venezia, nel 2010 “Fantasilandia”, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, “Premio Agenore Fabbri (2009/10), Fondazione VAF/MART, Rovereto, nel 2009 “Love me Fender”, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Bologna, a cura di L.Beatrice, nel 2008 XIII Biennale d’arte Sacra Contemporanea, Museo Stauros, Santuario di S.Gabriele, Teramo, nel 2007 “SerrOne”, Biennale Giovani Monza, Serrone della Villa Reale, Monza, “Arte Italiana”. 1968-2007 Pittura, Palazzo Reale, Milano, a cura di V.Sgarbi, nel 2006 “Ars in Fabula”, Palazzo Pretorio, Certaldo, (FI), nel 2005 “Premio Cairo”, Palazzo della Permanente, Milano, “Dodici pittori italiani, dieci anni dopo”, In Arco, Torino, nel 2004 “Allarmi, zona creativa temporaneamente valicabile”, Caserma De Cristoforis, Como, “Keep’n touch”, Progetto Spazio Aperto, GAM Bologna-Aeroporto Guglielmo Marconi, Bologna, nel 2002 “Out-In”, Centro per le Arti Visive Peschiera, Pesaro.

Luigi Carboni

E’ nato nel 1957 a Pesaro dove vive a lavora.

Numerose le esposizioni personali, le principali: Galleria Spazia, Bologna; Galleria G7, Bologna; Jack Shainman Gallery New York; Jack Shainman Gallery Washington; Galleria Lumen Travo, Amesterdam; Galleria Alberto Weber, Torino; Studio Scalise, Napoli; Studio La Città, Verona; Studio Barnabò, Venezia; Galleria Franca Mancini, Pesaro; Galleria Giò Marconi, Milano; Otto Gallery, Bologna; nel 2003 è invitato alla Biennale D’Arte Internazione di Los Angeles, con una mostra personale alla Galleria Patricia Faure, Santa Monica, nel 2006 espone nella Sala del Castellare Palazzo Ducale di Urbino, a cura di Raffaelle Gavarro, nel 2009 l’ esposizione al Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro, curata da Ludovico Pratesi e nel 2010 la mostra MACRO wall: Eighties Are Back al MACRO, Museo d’Arte contemporanea di Roma.

Principali collettive: 1980: Lo spazio possibile, a cura di Marilena Pasquali, Galleria d’arte moderna, Ancona. 1988: Geometrie dionisiache, a cura di Lea vergine, Rotonda della Besana, Milano; Arte italiana, a cura di Flavio Caroli e Dang-Ho Liu, Museo d’arte moderna Taiwan; Acquisizioni, Galleria d’arte moderna, Bologna. 1989: Artegiovane, PAC, Padiglione arte contemporanea, Milano. 1991: Now in Italy, Kodama Gallery, Hosaka. 1992: Cadencias, figure dell’arte italiana degli anni ’90, a cura di Pier Giovanni Castagnoli, Museo d’Arte Contemporanea Sofia Imber, Caracas; Museo d’Arte Contemporanea, Bogotà; Il teatro dell’arte, a cura di Vittoria Cohen, Galleria d’Arte Moderna Cesena. 1993: Italia-America L’astrazione ridefinita, a cura di Demtrio Paparoni, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, San Marino. 1994: Mistero e mito, momenti della pittura italiana 1930-1960-1990, a cura di Fumihiko Tanifuzi, Fukujama Museum of Art, Chiba Prefectural Museum of Art, Kochi Museum of Art, Iida City Museum (mostra itinerante in Giappone). 1995: L’astrazione, Galleria d’arte moderna, Gallarate. 1996: Ultime generazioni – XII Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni, Roma. 1997: Exelixis, a cura di Alice Rubbini,Fondazione Melina Mercuri, Atene; Die Andere Richtung der Kunst, Dumontkunstalle, Colonia. 1998: Arte italiana: ultimi 40 anni, pittura aniconica, a cura di Danilo Eccher, Galleria d’Arte Moderna, Bologna. 2001: Generazione astratta, a cura di Beatrice Buscaroli e Alberto Fiz, Fondazione Bandera, Varese; “Terra! Terra!“ a cura di Andrea Busto, Centro per l’Arte Contemporanea Carraglio (Cn). Cross Roads” Arte contemporanea della collezione Tonelli, a cura di Alberto Boatto, Polo Museale Internazionale Castello Colonna, Genazzano. 2002: “Materia d’arte” Opere della collezione della GAM, a cura di Peter Weirmair e Dede Aureli, Galleria d’Arte Moderna, Bologna. 2003:“Assenze / presenze, una nuova generazione di artisti italiani” A cura di Emmanuel Lambion, Centro Culturale Francese Le Botanique, Bruxelles. 2004: “ W lo SPAC ” a cura di Renato Barilli, Palazzo Tiranni Cagli (PU). 2005:”L’opera al nero” a cura di Marisa Vescovo, Mole Vanvitelliana Ancona. 2007: “Voi (non) siete qui” a cura di Omar Calabrese, Magazzini del Sale, Siena. “Generazione Astratta” a cura di Beatrice Buscaroli, Galleria d’Arte Moderna Le Ciminiere, Catania. 2008: “ Non so private ” a cura di Gianfranco Maraniello, Galleria d’Arte Moderna, Villa delle Rose, Bologna. 2009: “Plenitudini” a cura di Alberto Zanchetta,Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea, San Marino.2011: “ The Gentlement of Verona ”, a cura di Andrea Bruciati, Galleria d’Arte moderna, Palazzo Forti, Verona.

Nel 1988 la Galleria d’Arte moderna di Bologna acquista una sua opera, seguono nel 1990 le acquisizioni del Palazzo Reale, Museo D’Arte Contemporanea di Milano, Della Comit, che lo inserisce nella Collezione della Banca Commerciale Italiana, con tre opere; della Banca Intesa, con un quadro e due sculture della serie “ Grate ”, della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che lo inserisce nella collezione d’Arte del ‘900, nel 2004 viene inserita una sua opera nella Collezione della Farnesina, nel 2005 due grandi opere, una delle serie “Mappe” l’altra della serie “Bianchi Ombrati”, vengono acquistati e inseriti nella Collezione della Banca Unicredit.

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GABRIELE ARRUZZO

LUIGI CARBONI

Coincidence of Opposites

Text by Andrea Bruciati

Antonio Colombo is proud to present a double solo show by Gabriele Arruzzo (1976) and Luigi Carboni (1957), In Opposte Coincidenze.

Seen together, the works of the two artists may appear to have nothing in common. Our preconceived notions about painting, in fact, would assign them opposite roles. This project offers a chance to look at their work together, to discover shared relationships, concentrating on the logic of difference.

Everything is there before your eyes: figurative and abstract, decoration and ornament, memory and recollection, form and color, detail and whole, stillness and rhythm. The paradox of this mutual, simultaneous dialectic crosses the sense of the show, where nothing is directly offered yet everything is revealed.

Two distinct generations that approach the same artistic medium in a different way, though the former was the student of the latter at the Fine Arts Academy of Urbino.

Precisely the legacy and mystery of the figurative arts of that city form the leitmotiv, for Gabriele Arruzzo, of this new cycle of works where, in keeping with his usual modus operandi, the I blends with the We and the painting becomes the site of this gathering. In a calculated, flat pictorial construction, heir more to the Byzantine tradition than to American Pop Art, the artist amalgamates the elements of his personal universe with the golden ratios of Luca Pacioli or decorative schemes derived from the pavement depicted by Piero della Francesca in the Flagellation of Christ conserved in Urbino.

Each of his works, like theater, thus becomes the place where History is staged: a tale of how painting self-generates in the attempt to surpass, through Art, the very limits of human existence.

For Luigi Carboni paintings immersed in color form a narrative itinerary ruled by ambiguity and based on the relationship between chance and artwork, an implicit continuity of viewer, seer and visionary.

In the paintings, a very intricate plot of signs and decorations is formed on the surface. The work gathers and conveys a portion of the world through unstable, indelible inscription, constructing a complex weave of images in which figurative recognition is lost in the blur of perspective planes and the total absence of traditional spatial references.

The artist sets out to challenge the border between lyrical abstraction and everyday figuration, between decorative style and intimist results, making the works impermeable to any narrative development.

These paintings, in the fullness of the various applied codes, speak of an art of plurality of opposites, where artistic invention takes on the characteristics of conceptual reflection.

“Classicality and experimentation are the paradox of a mutual and simultaneous dialectic. Contemporary beauty is perceived and conceived as a composition of conflicting parts, where visual pleasure can be transformed at any time into abuse, where the quietest of objects can become vexatious, without us knowing why”, Carboni explains.

Opening Thursday 31 May 2012, 18.30

On view Tuesday-Friday, 10.00-13.00 and 15.00-19.00, Saturday 15.00-19.00

Until 14 July

Gabriele Arruzzo

He was born in Rome, lives and works in Pesaro.

Among his recent solo shows we report: in 2012 “Essere un’Isola” L’arca-Laboratorio per l’arte Contemporanea, Teramo and Casa Natale di Raffaello e Bottega di Giovanni Santi, Urbino, and “L’affossamento”, Alberto Peola Gallery, Turin, in 2008 “As Himself”, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milan, “Hortus Conclusus”, Alberto Peola Gallery, Turin, in 2006 “Personal Jesus”, Galleria San Salvatore, Modena, in 2005 “The Funky Revenge”, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milan.

Among his group shows: in 2011 Hirschfactor. Die Kunst des Zitierens, ZKM Museum fur Neue Kunst, Karlsruhe, “Tra il Sublime e l’Idiota”, Sale napoleoniche Palazzo Parisani Bezzi, Tolentino (MC), “Padiglione delle Accademie di Belle Arti”, Tese di San Cristoforo (Arsenale Nord), 54° Venice Biennal, in 2010 “Fantasilandia”, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milan, “Premio Agenore Fabbri (2009/2010), Fondazione VAF/MART, Rovereto, in 2009 “Love me Fender”, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Bologna, curated by L.Beatrice, in 2008 XIII Biennale d’arte Sacra Contemporanea, Museo Stauros, Santuario di San Gabriele, Teramo, in 2007 “SerrOne”, Biennale Giovani Monza, Serrone della Villa Reale, Monza, “Arte Italiana”, 1968-2007 Pittura. Palazzo Reale, Milan, curated by V.Sgarbi, in 2006 “Ars in Fabula”, Palazzo Pretorio, Certaldo (Florence), in 2005 “Premio Cairo”, Palazzo della Permanente, Milan, “Dodici pittori italiani, dieci anni dopo”, In Arco, Turin, in 2004 “Allarmi, zona creativa temporaneamente valicabile”, Caserma De Cristoforis, Como, “Keep’n touch”, Progetto Spazio Aperto, GAM Bologna-Airport Guglielmo Marconi, Bologna, in 2002 “Out-In”, Centro per le Arti Visive Peschiera, Pesaro.

Luigi Carboni

He was born in 1957 in Pesaro, where he lives and works.

Many are his solo shows, the main importants are: Galleria Spazia, Bologna; Galleria G/, Bologna; Jack Shainman Gallery, New York; Jack Shainman Gallery Washington; Galleria Lumen Travo, Amsterdam; Galleria Alberto Weber, Torino; Studio Scalise, Napoli; Studio La Città, Verona; Studio Barnabò, Venezia; Galleria Franca Mancini, Pesaro; Galleria Giò Marconi, Milan; Otto Gallery, Bologna, in 2003 he is invited to the International Art Biennal of Los Angeles, with a solo show at Patricia Faure Gallery, Santa Monica, in 2006 his works are exhibited at Sala del Castellare Palazzo Ducale of Urbino, curated by Raffaele Gavarro, in 2009 the show at Centro Arti Visive Peschiera”, Pesaro, curated by Ludovico Pratesi and in 2010 the show MACRO wall: Eighties Are Back at MACRO, Museo d’arte Contemporanea, Rome.

Main group shows: 1980: Lo spazio impossibile, curated by Marilena Pasquali, Galleria d’arte Moderna, Ancona. 1988: Geometrie Dionisiache, curated by Lea Vergine, Rotonda della Besana, Milan; Arte Italiana, curated by Flavio Caroli and Dang-Ho Liu, Museum of Modern Art of Taiwan; Acquisizioni, Galleria d’arte Moderna, Bologna. 1989: Artegiovane, PAC, Padiglione arte contemporanea, Milan. 1991: Now in Italy, Kodama Gallery, Osaka. 1992: Candencias, figure dell’arte italiana degli anni ’90, curated by Pier Giovanni Castagnoli, Museum of Contemporary Art Sofia Imber, Caracas; Museum of Contemporary Art, Bogotà; Il Teatro dell’arte, curated by Vittoria Cohen, Galleria d’Arte Moderna, Cesena. 1993: Italia-America L’astrazione ridefinita, curated by Demitrio Paparoni, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, San Marino. 1994: Mistero e Mito, momenti della pittura italiana 1930-1960-1990, curated by Fumihiko Tanifuzi, Fukujama Museum of Art, Chiba Prefectural Museum of Art, Kochi Museum of Art, lida City Museum. 1995: L’astrazione, Galleria d’Arte Moderna, Gallarate. 1996: Ultime Generazioni-XII Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni, Rome. 1997: Exelixis, curated by Alice Rubbini, Melina Mercuri Foundation, Athens; Die Andere Richtung der Kunst, Dumontkunstalle, Koln. 1998: Arte italiana: ultimi 40 anni, pittura aniconica, curated by Danilo Eccher, Galleria d’Arte Moderna, Bologna. 2001: Generazione astratta, curated by Beatrice Buscaroli and Alberto Fiz, Fondazione Bandera, Varese; “Terra! Terra!“ curated by Andrea Busto, Centro per l’Arte Contemporanea Carraglio (Cn). Cross Roads” Arte contemporanea della collezione Tonelli, curated by Alberto Boatto, Polo Museale Internazionale Castello Colonna, Genazzano. 2002: “Materia d’arte” Opere della collezione della GAM, curated by Peter Weirmair and Dede Aureli, Galleria d’Arte Moderna, Bologna. 2003:“Assenze / presenze, una nuova generazione di artisti italiani” curated by Emmanuel Lambion, French Cultural Centre Le Botanique, Bruxelles. 2004: “ W lo SPAC ” curated by Renato Barilli, Palazzo Tiranni Cagli (PU). 2005:”L’opera al nero” curated by Marisa Vescovo, Mole Vanvitelliana Ancona. 2007: “Voi (non) siete qui” curated by Omar Calabrese, Magazzini del Sale, Siena. “Generazione Astratta” curated by Beatrice Buscaroli, Galleria d’Arte Moderna Le Ciminiere, Catania. 2008: “ Non so private ” curated by Gianfranco Maraniello, Galleria d’Arte Moderna, Villa delle Rose, Bologna. 2009: “Plenitudini” curated by Alberto Zanchetta,Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea, San Marino.2011: “ The Gentlement of Verona ”, curated by Andrea Bruciati, Galleria d’Arte moderna, Palazzo Forti, Verona.

In 1988 Galleria d’Arte moderna of Bologna bought one of his work, following in 1990 the buyout of Palazzo Reale, Contemporary Art Museum of Milan, and Comit, that includes three of his works in the Collection of Banca Commerciale Italiana; Banca Intesa bought a canvas and two sculture of the series “ Grate ”, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna includes his works in the Art Collection of ‘900, in 2004 one of his works is includes in the Farnesina, in 2005 two great works, one from the serie “Mappe” and the other one from the series “Bianchi Ombrati”, are purchased and included in the Collection of Unicredit Bank.