Il ritorno dei maestri del XX secolo

Tornano alla luce le opere di tre grandi maestri legati, in questa occasione, dal fil rouge del tema
floreale.

Comunicato stampa

Il ritorno dei maestri del XX secolo
Les Fleurs: Chaïm Soutine, Filippo de Pisis, Marc Chagall
Firenze, Palazzo Bartolini Salimbeni
Piazza di Santa Trinita, 1
Dal 2025 la Collezione Roberto Casamonti riporta all’interno del suo percorso
espositivo i capolavori dei maestri dell’inizio del secolo scorso, appartenenti alla
sua prima sezione. Ogni mese, opere realizzate tra l’inizio del Novecento e gli
anni Sessanta vengono selezionate ed estratte dal deposito per essere esposte
nuovamente, mantenendo così vivace il dialogo con la seconda sezione “Dagli
anni ’60 agli inizi del XXI secolo”, attualmente in mostra.
Da martedì 16 settembre a sabato 1 novembre 2025 tornano così alla luce le
opere di tre grandi maestri legati, in questa occasione, dal fil rouge del tema
floreale: Bouquet de rose à la statue de piatre (1918) di Chaïm Soutine e Vaso
di fiori in un interno (1945 ca) di Filippo de Pisis, due oli su tela, accompagnano
Fleurs dans un vase bleu (1936) di Marc Chagall, gouache e acquerello su carta.
Tre diverse visioni e sensibilità per declinare un soggetto senza tempo e dalla
forte carica coinvolgente.
Aperta al pubblico dal 2018, la Collezione Roberto Casamonti è allestita al piano
nobile di Palazzo Bartolini Salimbeni, capolavoro architettonico rinascimentale
di Baccio d’Agnolo.
La Collezione, che vanta arte italiana e internazionale, si articola in due parti:
la prima comprendente opere di artisti attivi dall’inizio del Novecento ai primi
anni Sessanta, la seconda che principia dal 1960 per arrivare fino ai giorni nostri.
L’elenco degli artisti attualmente esposti è da manuale: da Boetti a Schifano, da
Mirò a Basquiat, da Warhol a Christo.
Questo articolato panorama visivo è reso ancora più ampio e interessante dal
contributo fornito da familiari e amici del gallerista di fama internazionale
Roberto Casamonti, i quali hanno coltivato, ciascuno secondo le loro preferenze
e inclinazioni, la stessa passione per l’arte e il suo potere salvifico.