Il privato e le organizzazioni non profit
Istituzioni, imprenditori, docenti ed esperti di management e beni culturali a livello internazionale nel corso del convegno dal titolo “Il privato e le organizzazioni non profit nell’economia del patrimonio culturale” affronteranno il tema dal punto di vista tecnico e politico.
Comunicato stampa
Il dibattito nato intorno alla decisione di siglare un accordo con il gruppo Della Valle per il restauro del Colosseo ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica un tema fondamentale per un paese come l’Italia, che possiede un patrimonio artistico inestimabile ma che da anni si trova a dover fare i conti con una grave e generalizzata crisi economica.
L’assenza storica di un approfondimento in materia di organizzazione e gestione dei beni e attività culturali e sul ruolo dei privati nel recupero e nella valorizzazione di quei beni, non aiuta a dirimere le questioni. Quali sono i vantaggi? E quali gli svantaggi? La stessa Europa può essere considerata un alleato strategico per la salvaguardia del patrimonio culturale? E come si stanno muovendo gli altri paesi membri?
A queste domande cercheranno di dare una risposta istituzioni, imprenditori, docenti ed esperti di management e beni culturali a livello internazionale nel corso del convegno dal titolo “Il privato e le organizzazioni non profit nell’economia del patrimonio culturale”, che si terrà il prossimo 25 giugno all’Auditorium Parco della Musica di Roma (Sala Teatro Studio), all’interno della manifestazione “Vivere di Cultura. Le giornate del lavoro culturale”, 24-25 giugno, curata da BAICR Sistema Cultura (un consorzio non profit costituito nel 1991 tra cinque istituti culturali italiani: Istituto della Enciclopedia Italiana, Istituto Luigi Sturzo, Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco, Società Geografica Italiana e Fondazione Istituto Gramsci).
Il convegno rappresenta il terzo appuntamento del progetto EVoCH (Economic Value of European Cultural Heritage), finanziato dalla Commissione Europea, ed è organizzato da Assorestauro (associazione italiana per il restauro architettonico, artistico, urbano), unico partner italiano del progetto europeo, in collaborazione con DNA.Italia, il primo marketplace per la tutela, la valorizzazione e la gestione del Patrimonio Culturale.
Il tema sarà affrontato dal punto di vista tecnico e politico, coinvolgendo alcuni nomi di spicco del dibattito sul ruolo dei privati nella valorizzazione economica del patrimonio, a livello nazionale e internazionale.
Sono attesi: Giancarlo Galan, Ministro dei Beni Culturali, Francesco Maria Giro, Sottosegretario Beni e Attività Culturali.
Interverranno: Silvia Costa, Europarlamentare, Commissione Cultura e Istruzione, Dino Gasperini, Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Comune di Roma, Jacques Akerboom, Direttore Generale Monumentwatch Noord-Brabant, Patrizia Asproni, Presidente di Confcultura, Maria Lucia Candida, Direttore Generale Credito Sportivo, Madel Crasta, Segretario Generale del BAICR, Paola Raffaella David, Soprintendente ai beni culturali per le Province di Caserta e Benevento, Paolo Fallai, Giornalista del “Corriere della Sera”, Daniele Fanciullacci, Presidente generale ARS Progetti, Alfonso Fernández del Hoyo, ICADE. Università Pontificia Comillas di Madrid, Caterina Giovannini, Presidente di Assorestauro, Alessandro Hinna, Professore presso l’Università di Tor Vergata in “Organizzazione e cambiamento nelle aziende e amministrazioni pubbliche”, Ledo Prato, Segretario Generale Mecenate 90, Elisa Manna, Responsabile Politiche Culturali Censis, Annalisa Mandorino, Vicesegretario Generale Cittadinanzattiva, Michele Petrucci, Esperto in economia della cultura, Andrea Rattazzi, Consigliere di Assorestauro, Enrique Saiz Martin, Direttore Generale del Patrimonio Culturale della JCYL, Partner Evoch, Davide Settembre Blundo, Ricercatore presso Università di Pavia e Università Pontificia, ICAI ICADE Comillas di Madrid, Nypan Terje, Riksantikvaren, Alessandro Voglino, Direttore Generale Arte, Sport e cultura, Regione Lazio.
«La sinergia tra pubblico e privato diventa estremamente necessaria in un paese come il nostro dove la crisi economica ha provocato un crollo del mercato del recupero edilizio e del restauro – spiega Caterina Giovannini, Presidente di Assorestauro –. In Italia proprio la riqualificazione dello straordinario patrimonio architettonico, di pregio e non, dovrebbe essere interpretata come un fondamentale volano dell'economia e del turismo. L’obiettivo del convegno è quello di riunire e favorire il dialogo e la collaborazione tra istituzioni governative, università e imprese a livello europeo».
Il progetto EVoCH e La Carta di Bruxelles per il patrimonio culturale
Il 30 giugno 2009, per iniziativa della Junta de Castilla e Leon, un gruppo di amministrazioni pubbliche, istituzioni, imprese ed esperti del settore della conservazione, restauro e gestione del patrimonio culturale hanno sottoscritto la “Carta di Bruxelles” per la creazione di una rete europea per il riconoscimento e diffusione del valore del patrimonio culturale come fattore di sviluppo economico per i Paesi e le Comunità d’Europa. La prima concreta attuazione dei principi e degli accordi della Carta è il progetto EVoCH (Economic Value Of Cultural Heritage), finanziato dalla Commissione Europea e realizzato da un consorzio, coordinato da La Junta de Castilla y León (Spagna). I partner europei di EVoCH sono: l’Associacione italiana Assorestauro, il Centro Tecnologico Tecnalia (Spagna), Cultura & Work Association (Germania) e Riksantikvaren-Direzione per i Beni Culturali (Norvegia).