Il Palatino e il suo giardino segreto

Informazioni Evento

Luogo
PALATINO
Via di San Gregorio 30 , Roma, Italia
Date
Dal al

8.30–17.30
dal 9 al 15 marzo
Ultimo ingresso ore 16.00
8.30–17.30
dal 16 al 24 marzo
Ultimo ingresso ore 16.30
8.30–19.15
dal 25 marzo al 31 agosto
Ultimo ingresso ore 18.15
8.30–19.00
dal 1 al 30 settembre
Ultimo ingresso ore 18.00
8.30-18.30
dal 1 al 28 ottobre
Ultimo ingresso 17.30
Chiuso 1 maggio

Vernissage
21/03/2018
Biglietti

Intero € 12,00; ridotto € 7,50 (riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente) Il biglietto, valido 2 giorni, consente un solo ingresso al Colosseo e un solo ingresso al Foro Romano-Palatino

Editori
ELECTA
Curatori
Giuseppe Morganti
Generi
archeologia
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Completato il restauro delle Uccelliere farnesiane sul Palatino, per la prima volta una mostra racconta uno dei luoghi più celebri e simbolici della Roma rinascimentale e barocca: gli Horti voluti dai Farnese.

Comunicato stampa

Completato il restauro delle Uccelliere farnesiane sul Palatino, per la prima
volta una mostra racconta uno dei luoghi più celebri e simbolici della Roma
rinascimentale e barocca: gli Horti voluti dai Farnese. Il giardino, allestito a partire
dalla metà del Cinquecento dal cardinale Alessandro Farnese, era strumento per
affermare la raggiunta e consolidata posizione politica e istituzionale della nobile
famiglia. Non a caso, inglobando i palazzi imperiali, sorse là dove Roma fu fondata e
dove ebbe sede il potere da Augusto in poi.
Il Parco archeologico del Colosseo presenta dal 21 marzo al 28 ottobre 2018
Il Palatino e il suo giardino segreto. Nel fascino degli Horti Farnesiani, a cura di
Giuseppe Morganti. L’organizzazione e la promozione sono di Electa.
L’itinerario della rassegna, all’interno della vasta area archeologica, si snoda
là dove un tempo sorgevano gli antichi giardini. Dalla via Nova, al limite del Foro
Romano, fino alle Uccelliere sul colle Palatino, una pannellistica illustrata accompagna il
visitatore nel racconto delle trasformazioni degli Horti.
Il percorso di visita è concepito come una narrazione che prende avvio
con le geometrie del verde volute dai Farnese, ripercorre la stagione del Grand Tour,
quando i giardini nel pieno della decadenza acquisirono quel volto romantico che
tanto affascinò poeti e artisti, primo fra tutti Goethe, e termina agli inizi del Novecento,
quando iniziarono le indagini archeologiche.
Allori, cipressi, tassi, alberi di agrumi, rampicanti e rose damascene vengono ripiantati
in questa occasione suggerendo il fascino dell’antico giardino.
Parco archeologico
del Colosseo
Due i prestiti di eccezionale valore - collocati nelle Uccelliere - provenienti dalla
collezione Farnese del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: tornano per la prima
volta sul sito originario le sculture del Barbaro inginocchiato, in marmo nero antico e
pavonazzetto, all’epoca utilizzato come portavaso, e di Iside fortuna, in marmo bigio
morato, che decorava una delle nicchie della scala ai lati del Teatro del Fontanone.
Proprio quest’ultima fontana ha finalmente ritrovato l’aspetto originario.
Una volta liberata dalla pesante incrostazione calcarea di gusto naturalistico, esito di
un intervento tardo-ottocentesco e su cui crescevano calle e capelveneri, sono tornati
visibili il gioco d’acqua e la composizione di vasche sovrapposte: l’acqua torna a
scorrere in successive cascatelle e termina nella grande vasca polilobata.
Nelle Uccelliere vengono esposti anche i due giganteschi busti di Daci prigionieri che,
nel Seicento, decoravano il criptoportico d’accesso al Ninfeo della Pioggia.
“Al di là del consueto circuito turistico che porta i visitatori dal Colosseo al Foro
Romano, a volte senza il tempo necessario per assaporare la magia dei luoghi,
nasce così un percorso alternativo, dal passo lento, in un giardino inaspettato,
contemporaneamente reale e immaginario, fino al belvedere già amato dai Farnese e
che ancora oggi permette di riempirsi gli occhi della Bellezza più autentica di Roma”,
spiega Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo.
Parte integrante del percorso, il nuovo progetto di valorizzazione con tecnologie
digitali immersive - si pone in continuità con una scelta allo stesso tempo scientifica
e divulgativa che ha già riportato grandi consensi a Santa Maria Antiqua e nella Domus
Aurea. In questa occasione, nel Ninfeo della Pioggia - uno degli spazi di piacere e
ricreazione progettato dai Farnese - è stato concepito un coinvolgente viaggio nel
tempo attraverso l’impiego di sofisticati apparati multimediali.
Un video mapping ripropone quella che, in base allo studio delle fonti, doveva essere
la fisionomia del complesso degli Horti Farnesiani. Suggestioni prospettiche e visioni a
volo d’uccello restituiscono filari d’alberi, pergolati e antichi giochi d’acqua.
In occasione della mostra, Electa edita la nuova edizione della guida degli Horti
Farnesiani, con un ricco apparato iconografico che narra la storia dell’area e dei giardini.