Identità Simboliche e Memoria

Informazioni Evento

Luogo
GLI EROICI FURORI
Via Melzo 30, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì - venerdì 15.30 – 19
sabato su appuntamento

Vernissage
11/06/2025

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra presenta il lavoro di tre artiste e ha come tema un racconto simbolico sull’identità.

Comunicato stampa

IDENTITA’ SIMBOLICHE E MEMORIA

Giada Grasso, Eleonora Gugliotta, L. Mikelle Standbridge

A cura di Silvia Agliotti

Opening 11 Giugno ore 18
11 Giugno – 2 Luglio 2025

Orari Mostra: martedì - venerdì 15.30 – 19
sabato su appuntamento

Gli Eroici Furori - Via Melzo 30 – Milano
Porta Venezia

La mostra a GLI EROICI FURORI presenta il lavoro di tre artiste e ha come tema un racconto simbolico sull’identità.
Giada Grasso ed Eleonora Gugliotta affrontano il tema dell’identità divisa, frammentata, in cui talvolta si percepisce una presenza umana remota, trasformata o ridotta a semplice memoria. È il caso delle Architetture Tessili di Eleonora Gugliotta, che fanno rivivere luoghi del passato e presenze invisibili, mentre Giada Grasso disegna la complessità dell’identità attraverso un’indagine sul corpo nudo, parlando dei gap cognitivi che influenzano i cicli della vita.
Il legame tra corpo visibile e processi psicologici invisibili è presente anche nelle elaborazioni di radiografie umane realizzate da Eleonora Gugliotta.
L. Mikelle Standbridge, dal canto suo, rielabora oggetti e simboli della cultura identitaria di un popolo non come qualcosa di prestabilito, ma come entità fluide, in continua trasformazione, prive di confini o proprietari.
Ci sono legami simbolici tra i lavori e la poetica delle tre artiste:
le elaborazioni radiografiche di Eleonora Gugliotta sono “esiti” che ci giungono come risultato di processi invisibili dell’essere umano.

Attraverso l’osservazione diagnostica, possiamo cogliere solo una parte di questa elaborazione cognitiva, quindi le opere offrono possibili soluzioni ed elaborazioni visive personali di quei processi.
Proprio i processi cognitivi sono al centro della serie di dipinti di Giada Grasso, ispirata al test di Rorschach: un’indagine visiva in toni blu intensi che rivela le molteplici sfaccettature dell’identità e delle emozioni. L’identità frammentata torna nell’opera Arlecchino, dove la celebre maschera diventa simbolo di una giovinezza lacerata tra autenticità e conformismo.
Nel lavoro Ambienti #10 – Neurologico, Ospedale Psichiatrico di Volterra di Eleonora Gugliotta emerge con forza il conflitto interiore degli esseri umani, inseriti all’interno di strutture organizzative che si trasformano in veri e propri “edifici di controllo”.
La stessa serie esplora altri luoghi abbandonati, come quelli rurali, i cui strumenti e oggetti identificativi si trasformano in nuovi spazi di riflessione sulla memoria.
Con la serie Photo Scroll(ing), anche L. Mikelle Standbridge affronta il tema dell’identità, dopo un’esperienza di residenza d’artista in Cina, attraverso i simboli che rimandano alla tradizione cinese, come In Wall Hanging #5 : immagini cucite e cerate si sovrappongono su raffinate carte curve che richiamano gli antichi rotoli, restituendo un racconto stratificato, in cui memoria e narrazione metaforica si fondono nel tempo e nei gesti delle persone che hanno utilizzato quegli stessi oggetti.
BIOGRAFIE
Giada Grasso (Italia, 1998) è un’artista autodidatta che utilizza la pittura a olio per indagare la dimensione psichica e percettiva dell’essere umano.
La sua produzione, in bilico tra realismo e surrealismo, affronta i temi dell’identità, dei bias cognitivi e dei costrutti sociali, con un linguaggio visivo ispirato dalle linee più classiche, alla pittura poetica.
L’interesse per la psicologia guida una ricerca che trasforma la figura umana in veicolo di introspezione e analisi simbolica.
Dal 2021 prende parte a mostre collettive e personali in Italia e all’estero.
Tra i riconoscimenti si segnalano il Premio Dante Alighieri 2021 ed il primo premio 2022 presso la Galleria Area Contesa Arte di Roma. Collabora con MA-EC Gallery a Milano dove partecipa anche successivamente al Fuorisalone 2023.
Nel 2024 espone in contesti di riguardo tra Milano, Venezia, Los Angeles e poi la

personale The Rorschach Series in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia. Nello stesso anno riceve lo Special Prize Arte Laguna Prize, accedendo alla residenza artistica NY+20 a Chengdu in Cina, esperienza internazionale che consolida la sua ricerca in ambito contemporaneo.
È attualmente attiva a Milano.
Eleonora Gugliotta (Capo d’Orlando ME, 1989) studia a Palermo e poi a Milano dove si specializza all’Accademia di Belle Arti di Brera. Attratta dalle potenzialità espressive della fotografia, passa poi a sperimentare nuovi linguaggi. I suoi lavori indagano i processi cognitivi dell'uomo e la relazione tra lui, la società e la natura umana, mettendo in luce schemi mentali e costrutti sociali prestabiliti, anche rispetto alla condizione femminile. Tra i suoi lavori troviamo installazioni, interventi ambientali, ambienti sensibili, superfici interattive, progetti fotografici, video, performativi e relazionali. Ha partecipato a varie mostre collettive e al 2015 risale la sua prima mostra personale presso l’Ex studio di Piero Manzoni a Milano. Nel 2017 collabora con il padiglione Spagna durante la Biennale di Architettura, nel 2018 è presente con un progetto al MACRO di Roma e nel 2019 è vincitrice del primo premio di Paratissima Art Fair Torino. Nel 2023 è presente a Biennale Sessions della Biennale di Venezia con un progetto esposto anche alla Fondazione Sozzani a Milano. Dal 2022 al 2024 gestisce l’Atelier Meno 1 a Milano, città nella quale è anche insegnante di Discipline Grafiche e Pittoriche in un Liceo Artistico.
L. Mikelle Standbridge è nata negli USA (1965) e trasferitasi in Italia nel 2000, attualmente risiede e lavora tra Biella e Milano. Ha conseguito la laurea presso la San Francisco State University e la magistrale all' Università di Chicago, specializzandosi in Arte e Fotografia. La sua fotografia artistica si distingue per la ricerca tattile e i modi 3D per affrontare il contenuto dell'immagine. Ha esposto in numerose mostre internazionali, comprese le recenti residenze d'artista e la partecipazione a fiere in Cina. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private, per esempio in Francia, In Cina, In Usa. Dedita alle arti non solo come artista, Mikelle è anche la fondatrice di Casa Regis, centro di cultura e arte contemporanea, ospitato in un edificio del 600', in Provincia di Biella.
Mikelle Standbridge ha esposto diverse volte a Gli eroici furori, sia con mostre personali che con collettive. www.standbridge.net