I Martedì Critici – Maria Papadimitriou

Informazioni Evento

Luogo
VISIONAREA ART SPACE
Via Della Conciliazione 4 - 00193 , Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
07/05/2019

ore 19

Contatti
Email: info@imartedicritici.it
Sito web: http://www.imartedicritici.it
Artisti
Maria Papadimitriou
Curatori
Alberto Dambruoso, Gianluca Brogna
Generi
incontro - conferenza
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Undicesimo appuntamento stagionale de «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al decimo anno di attività.

Comunicato stampa

Martedì 7 maggio avrà luogo l'undicesimo appuntamento stagionale de «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall'«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al decimo anno di attività.

Tale format si colloca nel più ampio progetto Visionarea Art Space, incubatore di idee che propone e promuove progetti di artisti contemporanei nazionali e internazionali, e che si avvale fin dalla prima edizione del fondamentale sostegno del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele e della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale di cui il Prof. Emanuele è il Presidente.

La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell'arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diverse sedi, a cominciare dal Visionarea Art Space di Roma.

Il tema comune del primo ciclo di incontri stagionali sarà “il Mediterraneo”, simbolo di culture antiche e moderne, luogo di incontri e scambi, spazio di conquiste, scoperte e conoscenza. Un Mare attorno al quale sono nate e cresciute alcune tra le più importanti civiltà dell’occidente e dell’oriente di questa parte di mondo, e si sono sviluppate le caratteristiche, uniche e peculiari, delle popolazioni che l’hanno vissuto e navigato. Maestri di chiara fama ed emergenti dal riconosciuto valore professionale saranno invitati presso il Visionarea Art Space per discutere della propria arte, di significati e poetiche, ma anche di una cultura comune, quella di area mediterranea appunto, che ha influenzato e caratterizzato nei secoli la produzione artistica e culturale delle nostre terre.

Ospite dell'undicesimo appuntamento stagionale de
«I Martedì Critici» sarà
Maria Papadimitriou

Maria Papadimitriou vive e lavora tra Atene e Volos. Ha studiato arte visuale all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Dal 2001, insegna presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Tessaglia.

Attraverso installazioni interattive in cui combina diversi media, scultura, video, fotografia, Maria Papadimitriou sperimenta progetti partecipativi e azioni collettive, concentrando il proprio lavoro sugli spazi sociali e sulle relazioni umane. Abituata ad ascoltare, osservare, comprendere, l’artista greca fa delle persone che incontra e dei loro racconti la propria fonte di ispirazione, e del pubblico, la miccia fondamentale per innescare opere e installazioni, pensate per vivere attraverso un’operazione di progettualità allargata.

I suoi lavori toccano, al tempo stesso, la sfera antropologica, sociale, economica, politica, storica ed etica, facendosi specchio e racconto non solo della condizione greca, vissuta in prima persona dall’artista, ma dell’intera società d’oggi.

Nel 1998, Maria Papadimitriou ha fondato il T.A.M.A. (Temporary Autonomous Museum for All), sviluppando una conoscenza diretta e approfondita della popolazione Rom. Il progetto è convogliato poi in una piattaforma collettiva di ricerca, animata insieme a Lucy Orta e alla curatrice Gabi Scardi. Con la sensibilità che la contraddistingue, l’artista greca ha avviato un percorso di conoscenza che l’ha condotta a comprendere la cultura, le tradizioni, il comportamento delle popolazioni Gipsy/Rom, impegnate ogni giorno a salvaguardare le proprie specificità e la propria autonomia, al tempo stesso, alla ricerca di un proprio collocamento nello spazio pubblico, in una forma di co-appartenenza, complessa da capire e da accettare, ma carica di potenzialità.

Nel 2012, Papadimitriou ha avviato il progetto Souzy Tros Art Canteen, in un edificio di Votanikos, uno dei quartieri più poveri del centro industriale di Atene, appartenente alla sua famiglia da generazioni. Ristrutturata nel XIX secolo, la casa era stata un tempo abitazione modesta per i lavoratori locali e le loro famiglie, poi garage per meccanici. Dopo essere stata abbandonata, a causa delle difficili condizioni economiche della Grecia, l’artista ha deciso di recuperarla e trasformarla in uno spazio culturale fondato sulla condivisione, sul principio del recupero, sulla solidarietà. Tornato ad essere un ambiente domestico e intimo, l’edificio è animato da installazioni artistiche, eventi culturali, performance, proiezioni di film, programmi di formazione professionale che incoraggiano il recupero di vecchi materiali.

Con il progetto Why Look at Animals? AGRIMIKÁ Maria Papadimitriou ha rappresentato la Grecia alla 56° Biennale di Venezia, trasferendo nel padiglione un esercizio commerciale della città ellenica di Volos, un luogo d’altri tempi, dedito alla vendita di pellame. Animali non del tutto addomesticabili, che si difendono per non diventare proprietà dell’essere umano, ecco a cosa fa riferimento il termine AGRIMIKÁ, una metafora che racconta l’antropocentrismo, il rapporto tra l’uomo e il mondo animale, la lotta tra l’uomo-razionale e l’istinto dell’uomo come essere appartenente al regno della natura, una riflessione ancora più ampia che parla tanto alla storia pubblica quanto a quella personale di ciascuno di noi.
Dal 2017 è artista co-direttrice del Victoria Square Project di Atene, in collaborazione con il suo fondatore, l’artista Rick Lowe.

Tra le recenti mostre personali dell’artista, si citano, 2017:Travail au noir, Driftwood, or how we surfaced through currents, Fondazione Prada, Exarcheia district, Athens, Greece; 2016: Laboratory Antigone, Onassis Cultural Center, New York, USA; Enigma and the Sphinx, Libreria delle donne, Milano; News from Nowhere, ‘δ’ Gallery, Volos, Greece; 2015: A Μan from the South - Between two worlds, Cagliari; Why look at animals? AGRIMIKÁ, Greek Pavilion, 56th International Art Exhibition - La Biennale di Venezia; 2014: T.A.M.A. Superflow, Museum Alex Mylonas – Macedonian Museum of Contemporary Art (MMCA), Athens, Greece; Souzy Tros Events, Eleonas, Athens, Greece; 2012: Over! Leftover, Batycki Factory, Gdansk, Poland; Souzy Tros art canteen, Eleonas, Athens, Greece; 2011: The Fabric of Life (Roma Coats), Byzantine and Christian Museum of Athens, Greece; 2010: Otel Nokul, Sinopale3–International Sinop Biennial, Turkey; Hotel Balkan, Haifa Mediterranean Biennial, Israel.
Tra le recenti esposizioni collettive, 2018: DESTEFASHIONCOLLECTION: 1 to 8, THE BASS, Miami Beach, Florida, US; Geometries, Onassis Cultural Center, Agricultural University, Athens, Greece; All That We Have In Common, MoCA, Skopje, Macedonia (FYROM); The Diary of a Seamstress. An imaginary biography, a.antonopoulou.art, Athens, Greece; Beyond Words, 4th International Mardin Biennial, Mardin, Turkey; An Exercise on Values, Haus N Athen, Athens, Greece; 2017: The Restless Earth, Fondazione Nicola Trussardi, La Triennale di Milano, Milano, Italy; DESTE PRIZE: An Anniversary Exhibition 1999-2015, Museum of Cycladic Art, Athens, Greece; Doulamas the Magnificent, Peloponnesian Folk Institute. Athens, Greece; ANTIDORON. The National Museum of Contemporary Art at documenta 14, Fridericianum, Kassel, Germany; ODOIPORIKO, Eleni Koroneou Gallery, Athens, Greece; GR80S, Greece of the 80S, DISCO FASHION, Technopolis-Gazi, Athens, Greece; 2016: Genii loci: Greek art from the 1930s to the present day, Manege Museum, Saint Petersburg, Russia; Urgent Conversations: Athens – Antwerp, National Museum of Contemporary Art, Athens, Greece; Hypnos Project, Onassis Cultural Centre, Athens, Greece; 2015: Fashion as a Social Energy, Palazzo Morando – Museo Moda e Immagine, Milano, Italy; Adhocracy, Onassis Cultural Centre, Athens, Greece.
Nel 2003, Maria Papadimitriou ha vinto il premio DESTE per l’arte greca contemporanea e nel 2016 il governo francese le ha conferito il titolo di “Officier dans l’Ordre des Palmes Academiques”.