I Martedì Critici – Franz Paludetto

Informazioni Evento

Luogo
MACRO - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Via Nizza, 138, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
20/10/2015

ore 18,30

Contatti
Email: info@imartedicritici.it
Sito web: http://www.imartedicritici.it
Biglietti

ingresso libero fino a esaurimento posti

Artisti
Franz Paludetto
Curatori
Alberto Dambruoso, Marco di Capua
Uffici stampa
ZETEMA
Generi
incontro - conferenza

Ospite del quarto appuntamento, promosso dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sarà Franz Paludetto (Oderzo, 1938).

Comunicato stampa

Martedì 20 ottobre avrà luogo il quarto appuntamento della stagione autunnale de “I Martedì Critici”, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea, ormai giunti al sesto anno di attività.

Il nuovo ciclo de “I Martedì Critici” rinnova la consueta formula dell’intervista pubblica, coinvolgendo di volta in volta interlocutori diversi – tra cui Guglielmo Gigliotti, Shara Wasserman, Lorenzo Canova, Marco Di Capua, Sara De Chiara – che affiancheranno Alberto Dambruoso nella conduzione delle serate. Gli ultimi tre incontri di questa stagione romana si svolgeranno presso il MACRO di via Nizza.

Ospite del quarto appuntamento, promosso dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sarà Franz Paludetto (Oderzo, 1938).

Dal 1968, anno di apertura della sua prima galleria, la Franzp, in via Accademia Albertina a Torino, Franz Paludetto è un infaticabile sostenitore dell’arte contemporanea e promotore dello scambio culturale a livello internazionale. La storia della galleria è quella di un organismo dinamico che ha cambiato molteplici volte sede, a partire dalla piccola Franzp, dove hanno esposto Gina Pane, incontrata per caso in città, Marco Gastini e Luigi Ontani, per passare a LP220, quattrocento metri quadri in via Carlo Alberto, gestita in collaborazione con il gallerista francese Larcade. La galleria si è poi trasferita in piazza Solferino, in via Susa, e in via Mazzini, dove è stata allestita una mostra di Salvatore Astore svuotando un box della Gondrand. Nelle varie sedi espongono Pino Pascali, Sergio Ragalzi, Roman Opalka, La Monte Young, Giuseppe Chiari, Hermann Nitsch, Arnulf Rainer e Alighiero Boetti, con cui aveva stretto una lunga amicizia. Lo spazio cambia, ma Paludetto rimane fedele allo spirito indipendente, aperto e sperimentale che ha contraddistinto il suo programma, come attesta il ciclo di mostre lunghe un giorno, A Calice Ligure non c’è il mare, organizzate in un piccolo spazio a Calice Ligure e dove sono intervenuti, tra gli altri, Aldo Mondino, Tino Stefanoni, Joseph Beuys e dove è stato messo in scena un falso matrimonio tra Nanda Vigo e Renato Mambor. Nel 1985 insieme a Mondino, Paludetto approda al Castello di Rivara, e lo trasforma in un Centro d’arte contemporanea. Celebri sono le mostre: Sei Artisti Tedeschi, 1989, con lavori di Stephan Balkenhol, Bernd&Hilla Becher e Isa Genzken; Itinerari, 1991, con la sala di Felix Gonzalez-Torres, Viaggio a Los Angeles, 1992, che presenta lavori di Charles Ray, Paul McCarty e Raymond Pettibon; Una Domenica a Rivara, di cui ancora è visibile La Fuga di Maurizio Cattelan, poi ancora le personali di Aldo Mondino, Gianni Piacentino, Dan Graham, Gordon Matta Clarck, Joseph Beuys, Candida Höfer, Sergio Ragalzi, Paul Thek, per citarne alcune. Il Castello quest’anno ha celebrato i trent’anni di attività con la mostra 1985-2015: 30 anni d'arte contemporanea, in corso fino al 20 ottobre. La mostra ripercorre la storia della galleria e, oltre alle testimonianze degli anni Sessanta e Settanta, accoglie i lavori degli artisti che hanno animato il movimento torinese a partire dagli anni Ottanta, tra cui Nicola Bolla, Domenico Borrelli, Adriano Campisi, Carlo D’Oria, Paolo Grassino, Nicus Lucà, Pierluigi Pusole, Francesco Sena.
Ma l’attività di Paludetto non si esaurisce al Castello di Rivara: dal 1999 al 2005 ha dato vita alla Galleria Linding in Paludetto a Norimberga, mentre tra il 2010 e il 2011 ha aperto due vetrine del Castello di Rivara, una a Roma nel quartiere di San Lorenzo e una a Torino in via Stampatori, una coraggiosa dimostrazione, in tempo di crisi, che l’arte esiste ancora.