I Giovedì della Villa – arte contemporanea letteratura architettura
I Giovedì della Villa, ideati da Muriel Mayette-Holtz e curati da Cristiano Leone, porteranno a Villa Medici l’arte contemporanea, la letteratura e l’architettura, in un viaggio ideale tra le culture del Mediterraneo.
Comunicato stampa
I Giovedì della Villa, ideati da Muriel Mayette-Holtz e curati da Cristiano Leone, porteranno a Villa Medici l’arte contemporanea, la letteratura e l’architettura, in un viaggio ideale tra le culture del Mediterraneo.
Giovedì 21 settembre l’Accademia di Francia a Roma accoglie infatti tre ospiti e tre partnership d’eccezione, e un importante convegno internazionale promosso dal Musée Picasso di Parigi in collaborazione con Villa Medici, tappa dell’iniziativa triennale “Picasso Mediterranée” realizzata con il supporto di circa sessanta istituzioni europee.
In questo stesso contesto, a chiusura della giornata di studi e nell’ambito dei Giovedì della Villa, il performer francese Jean-Christophe Norman esplorerà i luoghi che hanno ispirato Picasso in un dialogo con le storiche dell’arte Émilie Bouvard e Camille Frasca.
Filo rosso dell’intero appuntamento è il viaggio: nelle culture del Mediterraneo al centro dell’incontro con lo scrittore Tahar Ben Jelloun, organizzato a Villa Medici nell’ambito del Festival della Letteratura di Viaggio; e il pensiero architettonico nomade della pluripremiata architetta Odile Decq, che ha progettato edifici in numerosi paesi, con la sua conferenza Architectural thinking, introdotta dalla presidente dell’ARVHA Catherine Guyot, e occasione prestigiosa per la presentazione del “Prix des Femmes Architectes 2017”.
“Picasso-Méditerranée” promuove un ciclo culturale dinamico e multidisciplinare dal 2017 al 2019, attraverso una serie di mostre e un articolato progetto scientifico. Dopo l’inizio dei lavori del convegno Le passé enfoui, Mediterranée ancienne, che porterà a Roma i più grandi esperti dell’opera di Picasso per due giornate, il 21 e il 22 settembre, a dare l’abbrivio a questo Giovedì denso di stimoli sarà il performer Jean-Christophe Norman, artista associato del progetto Picasso-Méditerranée”.
Norman, è il caso di dirlo, esplora la pratica della scrittura ai quattro angoli della terra: nel corso della conferenza Terres à terres (La vita di Pablo Picasso), e con il supporto delle storiche dell’arte Émilie Bouvard e Camille Frasca, l’artista racconterà al pubblico di Villa Medici il suo progetto di riscrittura del romanzo Vita da pittore di Pablo Picasso di Pierre Daix (1977), il cui testo intende tracciare a terra, con un gessetto, lungo le strade di Roma, Barcellona, Malaga, Nizza e Parigi. Libro alla mano, l’artista trascriverà così la totalità del volume, proprio nei luoghi del Mediterraneo attraversati ed esplorati da Picasso.
La scrittura, associata così al tempo della peregrinazione, indaga lo spazio ma anche l’idea del corpo in movimento. Esortando al viaggio, all’evasione, al ricordo, alla circolazione libera da una terra all’altra, il progetto fuori scala di Jean-Christophe Norman interroga le città mediterranee di Picasso.
E chi, con la sua opera e testimonianza, ha saputo raccontare ed evocare luoghi e culture, paesi e genti, e promuovere il dialogo interculturale e il rispetto per l’altro, è sicuramente Tahar Ben Jelloun, viaggiatore-narratore di eccezione, al quale verrà consegnato il Premio Navicella d’oro della Società Geografica Italiana. Dalle 19, nel corso dell’incontro proposto dal Festival della Letteratura di Viaggio, Ben Jelloun parlerà del ruolo dello scrittore in un contesto violento quale può essere il mondo di oggi, con il suo fanatismo, terrorismo, jihadismo, nel tentativo di risalire all’origine di queste derive e di esaminare le falle nella società che hanno permesso questa brutalità, in drastica contraddizione con i valori dell’Islam e della civiltà in generale.
“Forza creativa, personalità capace di preconizzare il superamento delle regole in favore dell’eguaglianza” è la motivazione che ha valso il prestigioso Jane Drew Prize attribuito dal The Architects Journal nel 2016 all’architetta francese Odile Decq, a I Giovedì della Villa alle 20.30 con la conferenza Architecture Thinking.
Il lavoro dell’architetta è un universo completo in seno al quale si affiancano, si interrogano, si rispondono architettura, urbanismo, design e arte. Al suo stile diretto e alla personalità affermata e mutevole corrispondono le sue architetture fatte di geometrie audaci e le sue creazioni innovative nell’ambito del design. Recentemente ha inoltre fondato una scuola di architettura a Lione: il “Confluence Institute for Innovation and Creative Strategies in Architecture”. Tra le tante opere di questa donna, pioniera e appassionata, si possono citare il Museo d’Arte Contemporanea di Roma (MACRO), il ristorante dell’Opéra Garnier di Parigi, la sede della GL Events a Lione, il FRAC Bretagne e, lo scorso anno, ancora a Parigi, Cargo, un incubatore di start-up.
Impegnata, Odile Decq difende da sempre le donne operanti nell’ambito della creazione come anche la giustizia sociale e una architettura durevole e responsabile. Quest’anno riceverà il prestigioso Lifetime Achievement Award assegnato dall’Architizer all’insieme della sua opera, come anche per il suo impegno, il suo contributo e l’apporto decisivo nel dibattito sull’architettura.
L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Association pour la Recherche sur la Ville et l’Habitat. L’ARVHA organizza dal 2013 il premio francese per le migliori architette, con il sostegno del Ministero della Cultura. Questo premio intende valorizzare i lavori e le traiettorie professionali di architette per ispirare le giovani generazioni e favorire la progressione della parità in questa disciplina.