I Giovedì della Villa #23
Il ciclo I Giovedì della Villa, l’Accademia di Francia a Roma ospita tre diversi appuntamenti spaziando tra architettura, arte e teatro.
Comunicato stampa
Il 16 febbraio per il ciclo I Giovedì della Villa, l’Accademia di Francia a Roma ospita tre diversi appuntamenti spaziando tra architettura, arte e teatro. Si comincia alle 19 con Il paesaggio costruttore, incontro tenuto da Laure Thierrée, architetto paesaggista in residenza a Villa Medici. A partire dalle 19, nella Cisterna di Villa Medici sarà possibile scoprire l’installazione di Eva Marisaldi, artista che fin dai suoi esordi si è imposta all’attenzione della critica italiana e internazionale. A chiudere la serata, alle 20.30, il grande attore francese Alain Pralon “dialogherà” con le Novelle per un anno di Pirandello.
Ore 19. Laure Thierrée, Il paesaggio costruttore
Particolarmente legata all’interazione tra ricerca e progetto, Laure Thierrée si concentra sulla questione dell’abitabilità mediterranea basata sulla nozione di cultura locale e sostenibilità dei territori. Durante l’incontro a Villa Medici, illustrerà come il giardino, elemento trasponibile su diverse scale, possa rendere il paesaggio di una metropoli europea protagonista del progetto spaziale e culturale. Roma viene vista come un laboratorio di sperimentazioni possibili, con l’obiettivo di realizzare un paesaggio urbano in grado di offrire un ambiente nuovo ai propri abitanti. L’approccio scelto propone una visione di quella che potrebbe diventare una nuova forma di progettazione, in un processo di co-costruzione.
Nata nel 1979, Laure Thierrée ha studiato belle arti per poi iscriversi nel 2001 all’École nationale supérieure de paysage. Dal 2005, anno in cui si è diplomata e stabilita a Marsiglia, esercita il suo mestiere di paesaggista svolgendo incarichi pubblici per diversi progetti: studi prospettici di grandi territori, direzione dei lavori in spazi pubblici fino alla gestione del cantiere e all’assistenza all’esecuzione dei lavori. Vincitrice degli AJAP 2014, condivide l’approccio trasversale del paesaggista in quanto motore di progetti e dibattiti che accolgono le sfide della necessaria metamorfosi dei nostri sistemi economici, sociali e ambientali.
Dalle ore 19. Art Club #14: Eva Marisaldi, Senza titolo, installazione
Dopo un lungo periodo di assenza, Eva Marisaldi torna ad esporre a Roma in forma individuale. A Villa Medici, per la rassegna Artclub a cura di Pier Paolo Pancotto, concepisce un’unica installazione che si sviluppa nei suggestivi ambienti della Cisterna. Attraverso una varietà di sistemi linguistici, l’artista trasforma lo spazio in un luogo articolato ove il suono si esplicita in soluzione grafica (il video Cornucopia, 2005), plastica (la scatola meccanica Senza titolo, 2017) o puramente acustica (Analfabeta, 2000), introducendo lo spettatore in una esperienza multisensoriale, sospesa nel tempo e nello spazio. Con un approccio quasi antropologico, procedendo per analogie e contrasti, Eva Marisaldi indaga ciò che si cela dietro le convenzioni che regolano la comunicazione e il linguaggio, e le norme che influenzano i nostri comportamenti individuali e sociali. Nei suoi lavori – per i quali sperimenta modalità espressive diverse, dalla fotografia alla scultura, dal video al ricamo – la comunicazione prende forme fluide e aperte, come il linguaggio parlato o i frammenti di scrittura.
Eva Marisaldi è nata nel 1966 a Bologna, dove vive e lavora. Tra le mostre personali: Mamco, Geneve (2003); Galleria d’Arte Moderna, Torino (2002); Kunsthaus, Essen (1995); ARC Musèe de la Ville de Paris, Parigi (1993). Tra le mostre collettive: Think twice, Whitechapel Gallery, Londra (2012); Biennale de Lyon (2003); La ville, le jardin, la memoire, Villa Medici, Roma (1998); L'Hiver de l'Amour, ARC Musèe de la Ville de Paris, Parigi/PS1, New York (1994); Biennale di Venezia (2001; 1993).
Ore 20.30. Alain Pralon, Novelle per un Giovedì
I sentimenti umani, l’amore impossibile, la morte, il grigiore dell’esistenza quotidiana, i conflitti con sé e con gli altri sono i temi affrontati nelle celebri Novelle per un anno di Luigi Pirandello. Per il pubblico di Villa Medici, Alain Pralon si concentrerà sul confronto tra la gelosia e la verità, argomento familiare a Pirandello, che dovette confrontarsi con la fragilità nervosa della moglie e la sua crudele gelosia. Da quella esperienza, Pirandello trasse l’ispirazione per mettere in scena i deliranti, i gelosi ossessivi, i maniaci e i perseguitati, pur mantenendo una predilezione per la vita vista come un teatro assurdo, non priva di tinte di umorismo nero.
Alain Pralon ha vinto i due grandi premi del Conservatorio di arte drammatica di Parigi ed è membro della Comédie Française dal 1982. Uno dei suoi ruoli più importanti alla Comédie Française fu proprio ne Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello, che interpretò con la direttrice di Villa Medici Muriel Mayette-Holtz.