I Giovedì della Villa #23

Informazioni Evento

Luogo
VILLA MEDICI - ACCADEMIA DI FRANCIA
Viale Della Trinità Dei Monti 1, Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
16/03/2017

ore 19

Generi
serata - evento
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Un percorso di lavori video attraverso i giardini e i luoghi più evocativi di Villa Medici.

Comunicato stampa

Giovedì 16 marzo il duo di artisti franco-tedesco Lucie de Barbuat e Simon Brodbeck espone un insieme di lavori video realizzati negli ultimi anni, delineando un percorso attraverso i giardini e i luoghi più evocativi di Villa Medici, per il pubblico de I Giovedì della Villa. In seguito alle 20,30, Hervé Brunon si immerge idealmente nei sotterranei nel corso della conferenza L’eccentricità delle grotte: lo storico del paesaggio racconterà, da un inedito punto di vista, un patrimonio nascosto, vario e complesso, le diverse epoche storiche, la personalità, sovente bizzarra, dei signori di ville e castelli.

Ore 19 Attraverso un percorso di videoproiezioni, che dalla Cisterna toccherà la Loggia dell’atelier di Balthus, la Loggia di Cleopatra, l’atelier di Ferdinando e il carré delle Niobidi, Lucie de Barbuat e Simon Brodbeck, borsisti all’Accademia di Francia a Roma, ci invitano a scoprire i giardini di Villa Medici di notte, disseminati delle loro opere. Il progetto In search of Eternity propone la visione simbolica di uno spirito errante tra gli uomini e prende la forma di un racconto moderno diviso in tre capitoli realizzati in India, Francia e Giappone.
Ponendo la questione del confine tra fotografia e video e del rapporto con il tempo, il progetto del duo si ispira a una credenza dei popoli amerindi secondo cui lo spirito dei morti continua a fluttuare tra terra e cielo.

Brodbeck & de Barbuat formano un duo di artisti visivi che lavora insieme dal 2005 utilizzando la fotografia, il video e l’installazione. Le loro creazioni sono state oggetto di mostre personali al FoMu, all’Institut français du Japon Kansai, alla Maison de la Photographie di Lille, alla Chimney New-York, nonché di collettive al Grand Palais, alla Kunsthalle di Monaco, alla Bibliothèque nationale de France, al Centquatre, al festival delle arti visive di Vevey e al Kowall+Oddermat project space di Miami. Il duo è vincitore di numerosi premi, tra cui: HSBC per la fotografia 2010, Jeune création 2013, Nestlé, Grand prix international de photographie di Vevey e della Bourse du talent 2009.
A Villa Medici, il loro progetto intitolato La fabrique des rêves (La fabbrica dei sogni) è un’esplorazione visiva in cui il duo mescola fotografia, installazione e regia. Negli studi di Cinecittà, il progetto mira a creare nuovi mondi poetici e a far rivivere scenografie abbandonate, per riflettere sulla storia dei luoghi e dell’immagine.
Gli artisti illustreranno i loro lavori dialogando con la direttrice dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, e risponderanno alle domande del pubblico.

Ore 20.30 Fin dal Rinascimento, migliaia di grotte sono state create nei giardini, con infinite varianti a seconda della moda, dell’eccentricità dei mecenati o della fantasia dei creatori. Tante sono scomparse, ma ne restano ancora abbastanza perché si ponga il paradosso: quasi inutili e molto complesse da mantenere, perché così tante grotte furono realizzate, in un modo così vario? Questo ricco ma sconosciuto patrimonio mette in luce una prodigiosa inventività formale e tecnica. Le grotte partecipano alla messa in scena del giardino e rivelano le aspirazioni di un’epoca o le ossessioni di personalità atipiche.

Hervé Brunon è uno storico dei giardini e del paesaggio francese, direttore di ricerche al CNRS. Il suo lavoro, all’incrocio tra letteratura, filosofia e antropologia, indaga l’immaginario della natura, la poetica dei luoghi, le relazioni tra umani e non-umani, in Occidente e in Cina. Hervé Brunon ha accolto l’invito di Eva Jospin, borsista a Villa Medici.

Nel mese di marzo, gli appuntamenti con i borsisti nell’ambito de I Giovedì della Villa continuano con Lucia Piccioni, storica dell’arte (23 marzo), che renderà omaggio al grande maestro Jannis Kounellis, recentemente scomparso, che avrebbe dovuto dialogare con lei in questa occasione.