Helsinki Fat Clay
La galleria d’arte ceramica Officine Saffi nell’anno di Helsinki capitale del design, inaugura la nuova stagione espositiva celebrando l’arte ed il design finlandese e dedica una mostra al gruppo di artisti di Helsinki Fat Clay.
Comunicato stampa
La galleria d’arte ceramica Officine Saffi nell’anno di Helsinki capitale del design, inaugura la nuova stagione espositiva celebrando l’arte ed il design finlandese e dedica una mostra al gruppo di artisti di Helsinki Fat Clay.
La mostra Helsinki Fat Clay in arrivo dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, sarà inaugurata il 4 ottobre e rimarrà in esposizione fino al 3 novembre presso gli spazi della Galleria Officine Saffi a Milano.
Una iniziativa che intende fornire uno sguardo sulla contemporaneità della ceramica finlandese, della loro sempre fervida ricerca e accesa sperimentazione.
Gli artisti in mostra sono 10, Erna Aaltonen, Åsa Hellman, Eliisa Isoniemi, Kirsi Kivivirta, Pekka Paikkari, Heikki Rahikainen, Caroline Slotte, Johanna Rytkölä, Kim Simonsson
Kati Tuominen-Niittylä, “le loro opere, pur seguendo percorsi e cifre poetiche personalissime… che spaziano dal grès alla porcellana, dal design all’informale materico, dall’elegante minimalismo concettuale alla fotoceramica, dalle perfette linee formali al pop di derivazione manga cartoon, nell’insieme offrono una singolare armonia, a fornire allo spettatore l’idea di un progetto condiviso”.
L’arte ceramica finlandese fin dagli anni ’50 ha avuto in Italia importanti riconoscimenti grazie alle Triennali di Milano. L’arte, il design e la ceramica sono stati il trinomio vincente per l’identificazione di vere e proprie icone moderne come Birger Kaipiainen e Kyllikki Salmenhaara che hanno fatto della ricerca dell’essenzialità il loro tratto distintivo.
Il gruppo Helsinki Fat Clay continua oggi questa sperimentazione artistica e la ricerca della purezza delle forme mantenendo nella molteplicità delle esperienze l’unità ideale. Officine Saffi, in collaborazione con Il MIC di Faenza rendono omaggio con questa mostra al loro lavoro ed alla loro tradizione.