Helmut Morganti

  • LATO

Informazioni Evento

Luogo
LATO
Piazza San Marco 13, Prato, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì 10.00_13.00 | 15.00_19.00

Vernissage
28/01/2017
Generi
fotografia, personale

LATO presenta in questa prima parte del 2017 un percorso tematico legato alla Fotografia contemporanea e più precisamente alla Foto in bianco e nero.

Comunicato stampa

LATO presenta in questa prima parte del 2017 un percorso tematico legato alla Fotografia contemporanea e più precisamente alla Foto in bianco e nero. Pensare in bianco e nero in questa era digitale dominata dal predominio del colore rivela ancora una grande forza comunicativa.
La fotografia “bnw” (black and white) è in questo momento un modo particolare di vedere e di registrare ciò che ci circonda e rimane una forma espressiva dal carattere unico.
Per questo la rinuncia dell’elemento fondamentale del nostro modo naturale di vedere la realtà, e cioè il colore, implica necessariamente una scelta a monte prima dello scatto.
Non è né un voler tornare indietro, né una fuga dal contemporaneo o dal presente, ma un linguaggio che trasforma un limite, anche creativo e comunicativo, in una diversa prova del reale.

Tre sono le esperienze artistiche e i progetti di autori toscani che si susseguiranno a partire dal 28 Gennaio 2017: HELMUT MORGANTI, MAUCHI e ALESSANDRO BUZZICHELLI. Tre diversi approcci alla disciplina fotografica e visiva, molto personale e poetica.

Così li racconta Saverio Langianni – (Consigliere Nazionale FIAF - Docente DiD - Presidente del Fotoclub Il Bacchino di Prato):

“Fotografi adulti, tendenzialmente dedicati alla percezione più che alla rappresentazione.

HELMUT MORGANTI, pratese che ha vissuto a Berlino, artista fotografo, emozionale e intenso.
“Le mie fotografie sono inusuali, inquietanti e intense, ma conservano un fascino e una ricerca della bellezza” dice di sé Helmut. L’inquietudine trasformata in bellezza.
MAUCHI (Maurizio Chiocchetti), lucchese, è come un visionario alla ricerca della tangibilità del proprio sogno. Così si descrive: “Uso la macchina fotografica per disegnare su un foglio la mia visione, come il ricordarsi un sogno. Il sogno e l’essere desti, senza separazione.”
ANDREA BUZZICHELLI, di Colle Val D’elsa, è un “paesaggista diverso”: ciò che vede va molto al di là della descrittività pur essendo puntualmente individuato dal luogo di scatto. Informazione e rappresentazione si muovono di pari passo con il concetto del luogo e dello spazio in un determinato momento.

Forse la loro toscanità respirata a pieni polmoni, satura del bello formale, si è naturalmente rivolta nell’estetica dell’interiorità, per comunicare in fotografia attraverso un denominatore comune: libero nella forma quanto sincero nella sostanza.”