Gloria Tronkar – Rocaille

Informazioni Evento

Luogo
AD FORMANDUM
Via Della Ginnastica 72, Trieste, Italia
Date
Dal al

da lunedì a giovedì, dalle ore 17.00 alle 20.00.

Vernissage
07/03/2014

ore 18,30

Artisti
Gloria Tronkar
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

La mostra firmata da Elisabetta Bacci si compone di venti opere di grandi e piccole dimensioni (realizzate sul tema degli organismi microscopici e delle concrezioni naturali) che rimescolano, per mezzo di un contrasto molto appariscente il rapporto biunivoco tra citazione storica (la cornice rococò o il fregio pompeiano) che si aggrega sull’argomento argomento canonico della natura morta.

Comunicato stampa

Venerdì 7 marzo, a partire dalle ore 18.30, presso l’affascinante sede dell’Impresa Sociale AD FORMANDUM, in via Ginnastica 72, si inaugura una mostra dell’artista Gloria Tronkar dal titolo “Rocaille”. La mostra firmata da Elisabetta Bacci si compone di venti opere di grandi e piccole dimensioni (realizzate sul tema degli organismi microscopici e delle concrezioni naturali) che rimescolano, per mezzo di un contrasto molto appariscente il rapporto biunivoco tra citazione storica (la cornice rococò o il fregio pompeiano) che si aggrega sull’argomento argomento canonico della natura morta.
La ricerca pittorica di Gloria Tronkar si pone perciò in posizione defilata, quasi a sostenere una ricerca silente, fatta di piccoli messaggi e di meticolose ricostruzioni e non pretende di inserirsi con forza all’interno del dibattito che, ancora oggi, dopo l’esuberanza trasgressiva delle neoavanguardie, opera, in massima parte, sull’estroversione e sulla stravaganza del linguaggio espressivo, optando, all’opposto, per una continuità di cifra pittorica, nuova nella proposta, ma antica nella sostanza del processo.
Ecco perché Gloria Tronkar, affascinata dalla capacità di produrre immagini variegate e potenzialmente estranee a qualunque sostanziale intreccio narrativo, si concentra su una ricerca binaria, dove gli elementi del discorso si riducono a un dialogo tra il profilo della siluetta, il campo cromatico che la sostiene, e il suo appiattimento su detto campo cromatico. Questi lacerti di pittura possono in buona sostanza rinviare alle istanze spirituali e teoriche di Kandinsky, a quel procedere lungo uno cammino che doveva portare la pittura sulla strana della non riconoscibilità: pittura musicale, quindi, più che narrativa. E questo nel senso che tutto quello che della grande storia doveva essere narrato è già accaduto a suo tempo: oggi, per non tramutare il tutto in farsa o in tragedia, l’artista ha di fronte a sé l’unica opzione della superficie decorativa.

La serata, organizzata con il concorso dell’Associazione Juliet e con il sostegno di Nicolini Assicurazioni (sede provinciale Club Medici), sarà presentata dal critico Elisabetta Bacci