Gli Ulissidi

Informazioni Evento

Luogo
OFFICINE CAOS
Piazza Eugenio Montale 18a, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ven 7 > sab 8 | merc 12 > sab 15 | merc 19 > sab 22

Vernissage
07/02/2014

ore 21

Biglietti

Intero 9 € Ridotto 7 € (over 60, under 18, studenti con tessera universitaria, tessera AIACE, residenti Circoscrizione 5, tessera Rete Culturale Virginia, tessera Officine CAOS) Ridotto bambini 3 € (per bambini sotto i 6 anni + riduzione a 7 € per un accompagnatore) Omaggio per disoccupati con attestazione o tessera, disabili.

Generi
teatro

“Gli Ulissidi” è la riedizione di un lavoro storico della compagnia torinese, allestito oggi con un gruppo di 40 partecipanti tra abitanti del quartiere Le Vallette, studenti del corso di laurea in DAMS, ospiti e operatori del Dipartimento di Salute Mentale Asl To2 (Gruppi Appartamento, Comunità De Salvia, Comunità Sarli, Comunità Michele Risso, Centri di corso Toscana e via Sostegno).

Comunicato stampa

Elaborazione drammaturgica e regia: Gabriele Boccacini Performer di Stalker Teatro: Adriana Rinaldi, Dario Prazzoli, Gigi Piana, Stefano Bosco, Maura Dessì,
Con gli ospiti e gli operatori del Dipartimento di Salute Mentale Asl To 2
Traduzione dell’ “Odissea” di Omero a cura di Giovanna Bemporad, ed. Le Lettere
Produzione: Associazione CAOS e Stalker Teatro
Con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Nova Coop
e il riconoscimento di Circoscrizione 5 - Città di Torino, Sistema Teatro Torino, Regione Piemonte, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali

Da mercoledì 7 febbraio per la stagione Arte Transitiva 2014 tornano alle Officine CAOS, dopo il successo di pubblico dello scorso novembre, “Gli Ulissidi” di Stalker Teatro.
In scena fino al 22 febbraio, ogni mercoledì, giovedì, venerdì e sabato, “Gli Ulissidi” è la riedizione di un lavoro storico della compagnia torinese, allestito oggi con un gruppo di 40 partecipanti tra abitanti del quartiere Le Vallette, studenti del corso di laurea in DAMS, ospiti e operatori del Dipartimento di Salute Mentale Asl To2 (Gruppi Appartamento, Comunità De Salvia, Comunità Sarli, Comunità Michele Risso, Centri di corso Toscana e via Sostegno).

«In questo lavoro non si è inteso mettere in scena tutta la storia dell’Odissea – spiega il regista Gabriele Boccacini - ma si sono voluti cogliere gli aspetti più stimolanti, quelli che, in quanto archetipi, pur affondando le radici nella cultura più antica, riemergono in quella contemporanea».
Sulla base della celebre traduzione in endecasillabi della poetessa ferrarese Giovanna Bemporad (scomparsa nel gennaio di quest’anno), che diede personalmente il benestare per l’utilizzo teatrale del suo lavoro, Stalker Teatro compone così una narrazione semplice, sfoltendo il complesso intreccio del poema omerico, pur mantenendone intatto il respiro archetipico.
Individuati alcuni frammenti chiave, la narrazione procede per “stazioni”. Ma a differenza di una rappresentazione medievale, qui è lo stesso pubblico a prendere parte attivamente alla creazione del racconto. La vicenda del protagonista, Ulisse, viene estesa a tutti i partecipanti, gli Ulissidi: non solo i performer della compagnia e i partecipanti al laboratorio, che assumono collettivamente le funzioni dei vari personaggi, ma gli stessi spettatori trasformati – secondo la peculiare poetica stalkeriana – in spett-attori. La storia da narrata si fa agita, la rappresentazione diventa presentazione di fatti (semplici gesti, azioni coreografate con oggetti di scena) che accadono realmente e in tempo reale, e lo spazio teatrale, normalmente esclusivo e distante, si trasforma in ambiente teatrale condiviso e praticato da tutti i partecipanti all’evento.
«Performer e spettatori divengono tutti membri di una medesima comunità, impegnata a rievocare una storia che, essendo mitica, riguarda un po’ tutti. […] interpreti e pubblico attraversano assorti ed emozionati gli spazi delle Officine Caos trasformati nei luoghi toccati da Ulisse: remano, gettano chicchi ai prigionieri di Circe e affondano nell’Ade, combattono con l’eroe a Itaca e lo aiutano ad allestire un banchetto colorato e vario che pare uscito da un quadro dell’Arcimboldo. In questo modo […] divengono protagonisti di una esperienza di teatro puro, un rito collettivo compiuto da un’assemblea di persone accomunate dal pensiero e dalle emozioni».
Laura Bevione, Sistema Teatro Torino – novembre 2013