Giuseppe Sciortino / Giuseppe Vassallo – Lunatico Lunare
Doppia personale Lunatico | Lunare di Giuseppe Sciortino e Giuseppe Vassallo (Palermo, 1988 e 1990), a cura di Ilaria Introzzi.
Comunicato stampa
La Galleria Patricia Armocida di Milano è lieta di annunciare la doppia personale Lunatico | Lunare di Giuseppe Sciortino e Giuseppe Vassallo (Palermo, 1988 e 1990), a cura di Ilaria Introzzi, inaugurazione Martedì 19 settembre 2023, ore 19.
La mostra pone al centro due artisti vicini e distanti al tempo stesso. Pittori accademici, anche in virtù del loro passato formativo e, al tempo stesso, indipendenti da ogni convenzione teorica, tecnica e formale, elaborano una pittura del tutto personale.
Una dimensione altra eppure familiare, dove spazi e tempi apparentemente immaginari trovano la loro definizione e materia.
Lunatico | Lunare è il manifesto, in nuce, dell’arte di entrambi fino a oggi, e una visione in divenire del suo futuro.
Giuseppe Sciortino compone equilibri - squilibri prospettici nella serie dedicata alle miniature, in cui i soggetti non sono figure umane e/o della natura ma il (micro)spazio abituale. E, a un livello più intimo, il ricordo che è risultato su cartone, carta o tavola, ben visibile allo spettatore grazie a scelte cromatiche precise di simboli riconoscibili.
Un espediente inconscio e totalmente casuale, è infatti l’esito di un’elaborazione interiore di situazioni comuni, che chiunque può vivere in un preciso momento: notare delle lenzuola sgualcite; osservare una semplice mattonella; vedere un fazzoletto sul pavimento.
Gli spettatori della mostra vengono naturalmente indotti ad avvicinarsi per conoscerne il contenuto, mettendosi così nelle stesse condizioni dell’artista, nel momento esatto in cui le dipingeva: vedere l’immagine oltre la pittura. Oggetti diversi di porzioni di realtà. Cose senza senso ne valore apparente che incluse all’interno delle opere fungono da traccia, come frammenti di memorie: i significanti della sua arte sono visioni della vita di ciascuno.
Diapositive, esposte evitando di proposito la scrittura di un racconto. Piuttosto, la casualità con cui sono installate, è cifra e lettura intrinseca dello stile ricercato di Sciortino. Di come le memorie possano affiorare istintivamente, senza un ordine preciso.
Giuseppe Vassallo, guida l’ospite di Lunatico | Lunare in un percorso dove a colpire lo sguardo di ognuno sono dipinti dai quali emerge, sia a livello visivo che interiore, una polvere sottile, preziosa, testimone di uno scenario luminoso eppure intimo, in qualche modo segnato dal vivere, dove la natura si fonde idealmente con l’umano.
L’artista porta così avanti la propria indagine autoriale che, oltre alla sua terra e alle sue passioni - dalle fotografie scattate con la macchina analogica e quelle d’epoca trovate nei mercatini dell’antiquariato, alla sua Motoguzzi con la quale viaggia per le coste palermitane - contribuisce alla creazione di un’umanità ritrovata nei lavori che dipinge.
Immagini di figure immerse nell’acqua, di soggetti colti a riflettersi nell’elemento e paesaggi, perlopiù marini, fungono da occasione per una composizione - su tela o su tavola - realizzata partendo dall’esigenza di esprimersi attraverso un segno, quello della pittura. Gesti spontanei, con campiture talvolta monocromatiche talvolta a colori, punteggiate da particelle di luce in contrasto. Movimenti adattati di continuo al soggetto, nonostante rievochino la prima tecnica sperimentata da Vassallo: la scultura. Un metodo portato avanti negli anni in cui non aveva ancora eletto la pittura a vocazione principale.
Gesti plastici di corpi e spazi influenzati dalla sua terra e dai giovani artisti palermitani con cui è cresciuto nel periodo dell’Accademia fino a oggi. Ricordi che si fanno medium artistico e autobiografia per chi li osserva.
BIOGRAFIE
Giuseppe Sciortino (Palermo, 1988), dopo aver frequentato il Liceo Artistico Eustachio Catalano della sua città d’origine si trasferisce a Firenze per seguire i celebri corsi di Pittura a cura del Professor Adriano Bimbi all'Accademia di Belle Arti del capoluogo toscano, presso la quale si diploma nel 2011. Grazie a Bimbi, fra gli scultori più stimati in Italia eletto a suo "maestro di vita", ha la possibilità di partecipare a diverse residenze d'artista e progetti, confrontandosi con temi sempre diversi e colleghi con già una carriera avviata. Attraverso la loro guida, ha modo di apprendere il mestiere della pittura, cominciando ad avere gradualmente padronanza dei mezzi e il linguaggio che gli sono propri ancora oggi.
Figurano tra i suoi mentori anche Mauro Pratesi e Susanna Ragionieri con cui si è formato.
Dopo circa sei anni di progetti collettivi focalizza con maggiore precisione il genere di soggetti che contraddistingueranno da quel momento in poi la sua produzione pittorica, ovvero tutti quegli oggetti, figure e situazioni in grado di attirare la sua attenzione o, meglio, quella che lui definisce “la mia distrazione”, per indicare come essi non siano immagini del presente - fotografiche - ma rappresentazioni del passato. Memorie dipinte.
Pittore a tempo pieno, dal 2017 si dedica all'insegnamento privato individuale, accademico e in associazioni di disegno e pittura.
La mostra Lunatico Lunare presso la Galleria Patricia Armocida è la sua prima personale a Milano, a cura di Ilaria Introzzi.
Tra le mostre principali, la personale I luoghi possibili nel 2022 presso Galleria Indigo Perugia e Quadri da marciapiede, II edizione, a cura di Bohdan Stupak da l’O/R Artroom, Milano. L’anno successivo lo vede finalista del Premio Combat, partecipando così all’evento svoltosi a Villa Mimbelli, Livorno. Il 2020 è 1° classificato al Premio Mestre di Pittura nella cornice del Centro Culturale Candiani, Venezia Mestre, mentre nel 2019 è co-protagonista di Confini soggettivi, Chiasso Perduto, Firenze. È in 4x1=1° - Giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze per Primo Conti, Museo Primo Conti, Fiesole (FI, 2017). È particolarmente influenzato, infine, dall’esperienza nella dimora del pittore spagnolo venuto Xavier Bueno, durante la kermesse del 2017 Visite nelle case d’artista: residenze estive con i suoi colleghi dell'Accademia allievi di Adriano Bimbi, a cui veniva chiesto, da parte di istituzioni, curatori e critici di sviluppare un tema specifico per un determinato luogo o un personaggio.
Giuseppe Vassallo (Palermo, 1990) dimostra sin dai primi anni una forte propensione alla rappresentazione, espressa principalmente e ossessivamente col disegno. Con l’arte figurativa in generale, elegge invece la scultura, tecnica studiata al Liceo Artistico Eustachio Catalano della sua città, a mentore. Parallelamente agli studi, intraprende da autodidatta un percorso individuale con la pittura. Un sentiero lento e stratificato nel tempo, che diventerà diario di ogni singola esperienza lavorativa e formativa distillata e stesa in tutti i suoi lavori. Questo grazie alla fotografia, messa a servizio del dipingere, fedele guida a ogni riflessione, utilizzandola come bozzetto per la costruzione delle immagini.
La curiosità per la materia e la figura caratterizza anche gli anni dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, compiendo prima il corso triennale di Progettazione dei sistemi espositivi e museali e in seguito la specialistica in Grafica d’Arte, per approfondire le tecniche calcografiche.
Terminato questo periodo e parallelamente alle prime collettive a Palermo, tra cui Imago Mundi - Rotte Mediterranee, Luciano Benetton Collection / Cantieri Culturali della Zisa - Spazio ZAC (2017); PALERMO17 - Simone Geraci, Simone Stuto, Giuseppe Vassallo, a cura di Giusi Affronti, alla galleria La Piana Arte Contemporanea (2017), partecipa a esposizioni nel resto d'Italia: in Toscana, dal 2016 presso la SRISA di Firenze in De Pingendi Natura e la Galleria Susanna Orlando di Pietrasanta (LU), curata da Pietro Gaglianò. Con la galleria lucchese, espone anche nel group show del 2020 GRAND hotel ORLANDO.
Milano è invece il luogo dove si concentrano le ultime mostre: la collettiva Quadri da marciapiede, II edizione (2022), a cura di Bohdan Stupak da l’O/R Artroom; la prima personale in città LUCE PRIVATA presso Mieru Mieru (2022) e Lunatico / Lunare (2023) alla Galleria Patricia Armocida, entrambe curate da Ilaria Introzzi, segnano il continuum del suo percorso espressivo.
L'estero, lo accoglie nel 2018 al progetto Residenza + Mostra, a cura di Virginia Glorioso presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, in collaborazione con la Várfok Galérie. Altra esperienza importante che lo porta a valutare un approccio di presa diretta del paesaggio circostante, in alcuni momenti di pittura en plein air. Un punto di vista rintracciabile in tutti i lavori, anche futuri. Lo stesso anno è tra gli artisti della collettiva Komm mit nach Palermo curata da Synne Genzmer, all'Italienisches Kulturinistitut di Vienna.
Tra le altre mostre, si ricordano Usque ad sidera, usque ad inferos, gli spazi infiniti posseduti dall’artista Giuseppe Vassallo/Roberta Busato, The Others Art Fair 2019 con la Galleria Susanna Orlando, Torino, la doppia personale Dikotomica con Simone Stuto, a cura di Giovanni Scucces, con un testo di Mariateresa Zagone, SACCA Contenitore di Sicilianità, Pozzallo (RG) e il recente solo show Non è mai come appare (2022) presso La Piana Arte Contemporanea di Palermo.
Da segnalare la presenza al Premio Mestre di Pittura 2020 - 2021 alla Fondazione Musei Civici di Venezia e l’annessione e la partecipazione al catalogo Premio Combat Prize 2019, Sillabe casa editrice.