Giulia Cenci – Fango

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIOA GALLERY
Via Amati 13, Pistoia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

MAR - SAB 11 - 14 / 15 -19 o su appuntamento

Vernissage
12/09/2020
Artisti
Giulia Cenci
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale.

Comunicato stampa

“Vi sono pezzi di questo e pezzi di quello, ma nessuno si incastra con l’altro. Eppure, molto stranamente, al limite di tutto questo caos, ogni cosa comincia a fondersi di nuovo. Una mela e un’arancia polverizzate sono alla fine la stessa cosa, non è forse così? Non puoi trovare differenza fra un abito ben fatto e uno malfatto se sono entrambi ridotti a brandelli, giusto? A un certo punto le cose si disintegrano in sozzura, polvere o rottami, e quanto rimane è qualcosa di nuovo, qualche particella o agglomerato di materia che non si riesce più a identificare.” (Paul Auster, Nel paese delle ultime cose)

SpazioA ha il piacere di presentare, sabato 12 settembre 2020, ore 18, la mostra personale di Giulia Cenci (1988, Cortona) fango. L’imponente installazione realizzata lo scorso settembre all’Institute of Contemporary Art, Villeurbanne/Rhône-Alpes, durante la 15° Biennale de Lyon sarà presentata per la prima volta in Italia all’interno degli spazi della galleria.

fango è una serie di installazioni radicali fatte di sculture e frammenti di una realtà artificiale, nel tentativo di creare un habitat condizionato dalle proprie regole e dinamiche. Ripetizione e riproduzione, frammentazione, aggregazione di avanzi e ibridi di materiali con le loro fonti originarie, offrono riferimenti per sculture invadenti e sproporzionate che generano un ambiente affollato e caotico.

All’ingresso, l’installazione rivela subito la complessità dei suoi materiali: le proporzioni delle sculture e la loro relazione con il corpo dello spettatore, i cui movimenti e punti di vista sono condizionati e forzati dalla frequenza degli elementi nello spazio.

Parti di macchine, motori, marchingegni tecnologici, elementi tratti dal paesaggio urbano sono meticolosamente mescolati e modificati da e con i resti di materiali naturali come l’argilla e la polvere per ottenere qualità incerte e complesse in cui le fonti che costituiscono i lavori vengono trattate senza considerazione per la loro natura o il loro valore. Tecniche senza tempo di modellazione, scultura e figurazione sono mescolate insieme e contaminate con i processi produttivi e i materiali più sofisticati di oggi in modo da creare un paesaggio inedito che mette in discussione la condizione di appartenenza di ogni momento, stato o composto chimico.
Figure antropomorfe (animali che indossano abbigliamento umano in pose umane) popolano questo paesaggio insieme a figure immobili, spesso in dialogo reciproco o in pose rigide e contorte, con una dimensione e altezza nello spazio che rispettano sempre la scala umana.

In questo habitat saturato, i corpi degli spettatori diventano parte dello spettacolo complessivo, una componente vitale del lavoro: le loro presenze sono destinate a mutarsi in visioni frammentarie incarnate dal paesaggio stesso, una materia supplementare che reagisce al “resto”.

Giulia Cenci (1988, Cortona, IT) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, IT (2007-2012), ha ricevuto il Master of Fine Arts alla St.Joost Academy, Den Bosch-Breda, NL (2013-2015) e preso parte alla residenza deAteliers, Amsterdam, NL (2015-2017). Selezione motre personali: Da lontano era un’isola, curata da C. Rekade, Kunst Merano Arte, Merano, IT; ground ground, SpazioA, Pistoia, IT; a través, Carreras Mugica (Hall), Bilbao ES; Offspring 2017 - DEEP STATE, curata da L. Almarcegui and M. Hendriks, De Ateliers, Amsterdam, NL; Mai, Tile Project Space, Milano, IT. Tra le mostre collettive segnaliamo: Shapeshifters, a cura di Anna Johansson, Malmö Konstmuseum, Malmö; Metallo Urlante, Campoli-Presti, Parigi, FR; 15th Lyon Biennale / Jeune création internationale, curata dal team curatoriale del Palais de Tokyo, Institute of Contemporary Art, Villeurbanne/Rhône-Alpes, FR; Comrades of time, curata da Whatspace, Hardspace, Basel, CH; FutuRuins, curata da D. Ferretti, D. Ozerkov, con D. Dalla Lana, Palazzo Fortuny, Venezia, IT; That’s IT!, curata da L. Balbi, MAMBO, Bologna, IT; Figure di spago. Pratiche di narrazione, curata da Caterina Molteni, Fondazione Baruchello, Roma, IT; Hybrids, a cura di C. Driessen & D. Jablonowski, Lustwarande, Platform for Contemporary Sculpture, park De Oude Warande, Tilburg NL; Sessile, a cura di J. Minkus, Clifford Gallery, Colgate Univesity, Hamilton New York, USA; Disappointment Island, curata da Galeria Stereo, Griffin Art Space, Varsavia, PL; The Lasting. L’Intervallo e la Durata, a cura di S. Cincinelli, GNAM, Roma, IT.
L’artista ha recentemente ricevuto il Baloise Art Prize ad Art Basel 2019 ed è una dei tre artisti selezionati per il Maxxi Bulgari Prize 2020. Vive e lavora tra Amsterdam e la Toscana.

Giulia Cenci
fango
OPENING: SATURDAY SEPTEMBER 12, 2020 - 6 PM
UNTIL: 07.11.2020
TUE - SAT 11 AM- 2PM / 3PM - 7PM or by appointment
Press Release

“There are pieces of this and pieces of that, but none of it fits together. And yet, very strangely, at the limit of all this chaos, everything begins to fuse again. A pulverized apple and a pulverized orange are finally the same thing, aren’t they? You can’t tell the difference between a good dress and a bad dress if they’re both turn to shreds, can you? At a certain point, things disintegrate into muck, or dust, or scraps, and what you have is something new, some particle or agglomeration of matter that cannot be identified. It is a clump, a mote, a fragment of the world that as no place: a cipher of it-ness”. ( Paul Auster, In the Country of Last Things )

SpazioA is proud to present, Saturday September 12, 2020, 6pm, a solo show by Giulia Cenci (1988, Cortona), entitled fango.The large installation made at the Institute of Contemporary Art, Villeurbanne/Rhône-Alpes during the 15th Lyons Biennial last September will be presented in the gallery for the first time in Italy.

fango consists of radical installations made out of sculptures and fragments of a manmade reality in an attempt to create a habitat guided by its own rules and dynamics.
Repetition and reproduction, fragmentation, aggregations of leftovers and hybrids of materials with their original sources provide references for intrusive and disproportionate sculptures that produce a dense and chaotic environment.

Upon entry, the installation immediately reveals the complexity of its materials: the sculptures’ proportions, and their relation with the viewer’s body, whose movements and points of view are guided and forced by the frequency of the elements in the space.

Parts of machines, engines, technological trappings, elements pulled from urban landscape are carefully mixed and modified by and with remnants of natural material like clay and dust to obtain uncertain, complex characteristics in which the sources forming the works are treated without a thought to their nature or value. Timeless techniques of modeling, sculpting, and shaping are jumbled together and soiled with today’s most sophisticated production processes and materials to create a new landscape that questions the state of belonging to any given time, state, or chemical compound.
Anthropomorphic figures (animals wearing human apparel in human poses) inhabit this landscape as still figures, often in conversation to each other or in rigid, contorted poses whose size and height in the space are always on human scale.

In this saturated habitat, the viewers’ bodies become part of the total view, a vital component of the work, their presences destined to become fragmented views embodied by this landscape themselves, additional matter in reaction with “the rest”.

Giulia Cenci (1988, Cortona, IT) graduated at the Academy of Fine Arts in Bologna, IT (2007-2012), received a Master of Fine Arts at St.Joost Academy, Den Bosch-Breda, NL (2013-2015) and she took part in deAteliers residency, Amsterdam, NL (2015-2017). Selected solo shows: Da lontano era un’isola, curated by C. Rekade, Kunst Merano Arte, Merano, IT; ground ground, SpazioA, Pistoia, IT; a través, Carreras Mugica (Hall), Bilbao ES; Offspring 2017 - DEEP STATE, curated by L. Almarcegui and M. Hendriks, De Ateliers, Amsterdam, NL; Mai, Tile Project Space, Milano, IT. Group shows include: Shapeshifters, curated by Anna Johansson, Malmö Konstmuseum, Malmö; Metallo Urlante, Campoli-Presti, Parigi, FR;15th Lyon Biennale / Jeune création internationale, curated by Palais de Tokyo curatorial team, Institute of Contemporary Art, Villeurbanne/Rhône-Alpes, FR; Comrades of time, curated by Whatspace, Hardspace, Basel, CH; FutuRuins, curated by D. Ferretti, D. Ozerkov, con D. Dalla Lana, Palazzo Fortuny, Venezia, IT; That’s IT!, curated by L. Balbi, MAMBO, Bologna, IT; Figure di spago. Pratiche di narrazione, curated by Caterina Molteni, Fondazione Baruchello, Roma, IT; Hybrids, curated by C. Driessen & D. Jablonowski, Lustwarande, Platform for Contemporary Sculpture, park De Oude Warande, Tilburg NL; Sessile, curated by J. Minkus, Clifford Gallery, Colgate Univesity, Hamilton New York, USA; Disappointment Island, curated by Galeria Stereo, Griffin Art Space, Varsavia, PL; The Lasting. L’Intervallo e la Durata, curated by S. Cincinelli, GNAM, Roma, IT.
The artist has been recently awarded the Baloise Art Prize at Art Basel 2019 and she’s one of the shortlisted artist for the Maxxi Bulgari Prize 2020. She lives and work between Amsterdam and Tuscany.