Giuditta Ambrosini – Rêverie

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA SOTTOPASSO DELLA STUA
Largo Europa , Padova, Italia
Date
Dal al

15:30- 18:30, chiuso la domenica, 25 e 26 dicembre 2013, 1 gennaio 2014

Vernissage
19/12/2013

ore 18

Artisti
Giuditta Ambrosini
Curatori
Nicola Galvan
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra, curata da Nicola Galvan, presenta circa 30 opere il cui nucleo centrale è il ciclo Rêverie, realizzato dalla giovane artista veronese nel 2010, ma contempla anche altri lavori tratti da sequenze fotografiche ad esso precedenti.

Comunicato stampa

Immagini sospese e atmosfera incantata nella mostra fotografica di Giuditta Ambrosini Rêverie, che verrà inaugurata giovedì 19 dicembre alle ore 18 nella Galleria Sottopasso della Stua, in largo Europa a Padova.

Organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova nell’ambito della rassegna RAM 2013. Tra sogno e ragione, la mostra, curata da Nicola Galvan, presenta circa 30 opere il cui nucleo centrale è il ciclo Rêverie, realizzato dalla giovane artista veronese nel 2010, ma contempla anche altri lavori tratti da sequenze fotografiche ad esso precedenti.
"Questa mostra-afferma l'assessore alla Cultura Andrea Colasio-permetterà al pubblico padovano di conoscere un’autrice tra le più interessanti e sensibili della nuova generazione".

In Still life, Portraits, Secretly che hanno scandito i suoi esordi, Ambrosini si è confrontata con generi consolidati delle arti visive di ogni tempo, come la natura morta ed il ritratto. Queste prime prove hanno rilevato l’inclinazione della sua fotografia a restituire un’atmosfera immota e trasognata, raggiunta non solo grazie ad un particolare sguardo sui soggetti, ma anche in virtù di una luminosità morbida e soffusa, condotta verso effetti marcatamente pittorici. In esse era evidente il tentativo di modulare l’uso dello strumento fotografico secondo stilemi riferibili ad altri ambiti espressivi, fino a giungere a delle vere citazioni.

È però con Rêverie che Giuditta Ambrosini sembra aver trovato l’accesso ad una rappresentazione ancora più interiorizzata e profonda della realtà sensibile. Deviando dalle prospettive d’interno, dagli oggetti, dalla figura ed il volto umani, il suo sguardo si è volto in modo esclusivo verso le campagne nelle quali l’artista è cresciuta. A contatto con paesaggi già dimora di remote fantasie infantili, la sua fotografia ha reagito evocando uno stato immaginativo assorto eppure penetrante, che, lievitando dietro la spinta del ricordo, ha trasformato la natura e i suoi abitatori in fatti incantati. Un sentiero velato di bruma, il margine di un campo, il vagabondare di un cane, il dorso di un cavallo che si staglia contro il cielo: questi ed altri soggetti divengono luoghi sensibili che rispondono al richiamo della memoria, tappe di un viaggio affettuoso da cui distillare la magia di una stagione lontana, con le sue giornate fatte di gioco, scoperta, solitudine.

L’esposizione è accompagnata da un catalogo; rimarrà aperta al pubblico dal 20 dicembre 2013 al 18 gennaio 2014, orario 15:30- 18:30, chiuso la domenica, 25 e 26 dicembre 2013, 1 gennaio 2014; ingresso libero.