Giovanni Mereghetti – Hotel bel sit Storie di Migranti

Informazioni Evento

Luogo
EX FORNACE GOLA
Alzaia Naviglio Pavese 16, Darsena MM Porta Genova, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì al sabato dalle 9:30 alle 17:00
domenica dalle 10 alle 18.30

Vernissage
25/09/2018
Artisti
Giovanni Mereghetti
Curatori
Alessia Locatelli
Generi
fotografia, personale

Mostra fotografica “Hotel bel sit Storie di Migranti”,un progetto seguito da Giovanni Mereghetti da 4 anni a Mortara.

Comunicato stampa

“HOTEL BEL SIT, STORIE DI MIGRANTI”

MOSTRA FOTOGRAFICA
Fotografie di Giovanni Mereghetti
A cura di Alessia Locatelli
in collaborazione con Cooperativa Faber

Ex-Fornace Alzaia Naviglio Pavese 16, 20143 Milano
Inaugurazione martedì 25 settembre h 18.30
Dal 26 settembre al 9 ottobre 2018

“Ai ragazzi…
quelli che in quel mare, non hanno più visto le stelle”
Giovanni Mereghetti

“Ci vogliono mesi, a volte anni per avere il permesso definitivo di rifugiato. Molti migranti restano inermi in attesa, qualcuno scappa senza meta, altri inevitabilmente finiscono nelle grinfie dei caporalati del sud Italia e diventano schiavi. Sono tante le vicende che quotidianamente vivono i migranti. In determinate circostanze si intrecciano, a volte invece viaggiano su binari diversi. Ma ognuno di loro ha la sua triste storia da raccontare. C’è chi sbarca direttamente sulle coste italiane e si ricongiunge a parenti o conoscenti. C’è chi prosegue, tra mille peripezie, verso il nord Europa. C’è chi finisce “standed” quando è quasi finita, nelle stazioni di qualche grande città. C’è anche chi trova un lavoro in nero nell’edilizia o nell’agricoltura nel nord-est del nostro Paese. C’è chi si limita a sognare una vita migliore, bukra inshallah! C’è chi si innamora e si sposa. C’è chi riceve un saluto, Salam Aleikum, e una mano sul cuore. C’è chi decide di ritornare in Africa, per sempre. C’è chi dorme per qualche notte in un giardinetto della stazione di Catania, poi sale su un autobus con destinazione e capolinea Milano. C’è chi a Milano non si ferma e prosegue, nonostante la nebbia e il freddo pungente.
C’è chi è fortunato e trova una “casa” in uno dei tanti alberghi gestiti dalle cooperative. A Mortara ce n’è uno: Hotel Bel Sit, una stella.”

Così scrive Giovanni Mereghetti, fotogiornalista, per presentare “Hotel Bel Sit, Storie di Migranti”. Un progetto nato dalla frequentazione di questa realtà di accoglienza a Mortara gestita dalla Cooperativa Faber che lo appassiona da quasi cinque anni; da quando l’incontro con questi ragazzi ha acceso in lui la necessità di una narrazione che potesse abbracciare le differenti storie di questi “Ulisse contemporanei”.
Le fotografie di Giovanni Mereghetti diventano così un’opportunità concreta per coinvolgere direttamente i protagonisti che vi accompagneranno attraverso questa mostra fotografica in un viaggio all’interno delle loro storie, delle esperienze vissute per arrivare nel nostro paese.
Un’occasione unica in cui l’arte visiva si offre quale strumento al servizio dello scambio, della comunicazione per abolire le distanze - individuali e collettive - alla ricerca del senso che lega l’umanità intera.
La mostra a cura di Alessia Locatelli sarà accompagnata dal libro "Hotel Bel Sit, storie di migranti" con testi e foto di Giovanni Mereghetti. Il ricavato della vendita di questo libro finanzierà le attività e i progetti della Cooperativa Faber.
Alessia Locatelli

“HOTEL BEL SIT, STORIE DI MIGRANTI”
Fotografie di Giovanni Mereghetti
A cura di Alessia Locatelli
in collaborazione con Cooperativa Faber
Inaugurazione martedì 25 settembre alle 18.30
Dal 26 settembre al 9 ottobre 2018

Eventi organizzati all’interno della mostra:
27 settembre alle 21.00: Tavola rotonda con il sociologo Alfredo Alietti e il dott. Ruggero Giuliani medico di Medici Senza Frontiere sul tema delle migrazioni, diritti umani ed inclusione.
“Le attuali politiche nazionali ed europee per la gestione della migrazione sono più focalizzate sulla chiusura delle frontiere che sull’accoglienza e l’integrazione di queste persone nel tessuto sociale del nostro paese” sottolinea il dott. Giuliani di MSF. “Da anni MSF offre assistenza a persone costrette a lasciare tutto quello che hanno, in ogni parte del mondo e sempre di più anche in Europa. Salvare vite deve essere la nostra priorità ovunque ce ne sia bisogno”.

MSF offre assistenza medico-umanitaria a milioni di persone in fuga da guerre, violenze e povertà in tutto il mondo, nei campi rifugiati, nei deserti africani, sulle coste greche fino ai porti siciliani o nelle città europee. MSF è scesa in mare nel maggio del 2015 per supplire al vuoto lasciato dalla chiusura dell’operazione di ricerca e soccorso Mare nostrum e rispondere a un inaccettabile numero di morti in mare e ha contribuito a salvare oltre 75.000 vite nel Mediterraneo centrale. È presente anche in Libia dove fornisce assistenza in centri di detenzione per migranti nelle regioni di Tripoli, Khoms e Misurata. E in Italia, oltre a fornire assistenza ai migranti in diverse regioni, monitora le aree di confine e gli insediamenti informali, come quelli censiti nel rapporto “Fuori Campo” che denuncia le carenze del sistema di accoglienza in Italia.