Giovanni Hänninen – Uno sguardo alieno

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO LOMBARD DCA
viale Premuda 46, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

In mostra fino al 16 gennaio 2026
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 (su prenotazione)

Vernissage
28/10/2025

ore 18

Generi
personale, arte contemporanea

Saranno esposte fotografie provenienti da diverse serie dell’artista che rivelano una visione non convenzionale degli spazi teatrali e di altri luoghi della cultura, tra cui i progetti creati in collaborazione con il Teatro alla Scala, Arte Sella, The Josef & Anni Albers Foundation e Torri Lana 1885.

Comunicato stampa

Inaugura il 28 ottobre presso lo Studio Lombard DCA (Viale Premuda 46, Milano) la mostra personale di Giovanni Hänninen "Uno sguardo alieno" (fino al 16 gennaio 2026). Saranno esposte fotografie provenienti da diverse serie dell'artista che rivelano una visione non convenzionale degli spazi teatrali e di altri luoghi della cultura, tra cui i progetti creati in collaborazione con il Teatro alla Scala, Arte Sella, The Josef & Anni Albers Foundation e Torri Lana 1885.

Formatosi come ingegnere aerospaziale al Politecnico di Milano con un dottorato e un’esperienza di ricerca per l’Agenzia Spaziale Europea, l’artista ha intrapreso un affascinante percorso che lo ha portato a dedicarsi completamente alla fotografia, sua grande passione giovanile.

La sua ricerca artistica, oggi multiforme, ha radici in un approccio quasi scientifico alla realtà, ereditato dalla sua formazione, ma si distingue per la volontà di giocare con il medium fotografico. Il suo linguaggio nasce dalla commistione di generi un tempo rigidamente separati: l’architettura, il reportage e la fotografia di scena. Un elemento centrale del suo lavoro è l’indagine sulla dimensione temporale, dove l’immagine non cattura un solo istante ma compatta un intero arco di tempo, come nella serie “Flux, Human Trajectories in Architecture”.

I suoi progetti spaziano dall’impegno sociale al paesaggio, fino a una riflessione profonda sulla teatralità. Dopo i primi scatti sperimentali e un precoce interesse per le architetture industriali abbandonate, si è dedicato a reportage sui migranti a Lampedusa e sul tema delle seconde generazioni. La sua attenzione si è poi rivolta alle conseguenze della tempesta Vaia, un lavoro che è stato selezionato per la Biennale di Architettura di Venezia.

Ma è nel mondo del teatro che ha trovato una delle sue espressioni più riconoscibili, tramite una lunga collaborazione ancora in atto con il Teatro alla Scala. Nel suo lavoro, ha portato l’architettura e il reportage all’interno del teatro e, viceversa, ha assorbito la componente della teatralità per portarla all’esterno, fondendo realtà e finzione. Questo sguardo unico è applicato anche a progetti internazionali, per esempio, per la Fondazione Josef & Anni Albers in Senegal, dove ha dato vita a una serie di ritratti “tipologici” della popolazione locale, ispirati al lavoro di August Sander.
Tra i suoi progetti attuali, un’importante ricerca sulla definizione spaziale degli archivi fisici in tutto il mondo e un lavoro di documentazione del patrimonio architettonico per il Consorzio delle Acque Potabili di Milano.

Per descrivere il suo linguaggio, Giovanni Hänninen lo paragona a quello di “un alieno che atterra da qualche parte e cerca di mostrare un sistema complesso in un’unica immagine", spesso adottando un punto di vista rialzato per rivelare dinamiche e connessioni che da un’ottica ordinaria resterebbero invisibili.

In concomitanza con l'inaugurazione, sarà presentato il numero 20 della rivista AES Arts+Economics, dedicato alle Imprese Culturali e Creative e realizzato in collaborazione con Le Dimore del Quartetto e Milano Notai nell'ambito del progetto Common Ground. AES è una rivista trimestrale dedicata all'economia della cultura, pubblicata dallo Studio Lombard DCA e distribuita gratuitamente.