Giorgio Vigna – Nature Astrali

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO ERSEL
Via Caradosso 16, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì–venerdì, 10:00–18:00

Vernissage
09/10/2025
Curatori
Paola Stroppiana
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra di opere e gioielli a cura di Paola Stroppiana.

Comunicato stampa

Da più di dieci anni Paola Giubergia e Francesca Lavazza conducono progetti dedicati alle rispettive Fondazioni, Paideia e Fondazione Maria Teresa Lavazza. Dal 9 ottobre al 10 novembre 2025, nello spazio Ersel di Milano, questi percorsi di solidarietà si intrecciano nella mostra personale Nature Astrali di Giorgio Vigna, a cura di Paola Stroppiana. La mostra offre al pubblico la possibilità di sostenere le attività delle due istituzioni attraverso l’acquisto di tre opere originali, prodotte in edizione numerata e limitata, ideate e donate dall’artista appositamente per questo evento.

Nature Astrali è un viaggio emozionale e simbolico che si muove tra terra e cielo, corpo e cosmo. L’opera Madre, con la radice densa e magmatica dei Sassi, apre un percorso che richiama la forza generativa della natura. Con Acque Astrali la materia diventa fluida e trasparente, acqua solidificata nel vetro di Murano. Le Cosmografie, infine, ci immergono in universi sospesi, dove galassie e corpi celesti emergono sulla carta dal delicato equilibrio tra acqua e inchiostro, evocando l’infinito e l’imprevedibilità del possibile.

Il Sasso è simbolo e filo conduttore: primordiale e al tempo stesso trasfigurato, incarna la tensione tra pesantezza e leggerezza, immanenza e pensiero, visibile e invisibile. Rivestito di rame dorato o reso magnetico, diventa gioiello indossabile, portatore di energia ancestrale e memoria, un segno che guida lo spettatore in un senso profondo di comunione con la natura umana.

Attraverso metallo, vetro e carta, Vigna esplora il rapporto tra materia, corpo e gesto, trasformando gli elementi in soglie e metamorfosi. Riflessi dorati, trasparenze liquide e immensità celesti diventano immagini di un nuovo Umanesimo: emblemi di speranza e consapevolezza, strumenti di cura e partecipazione.

In questo contesto, tre opere originali ideate e realizzate dall’artista e prodotte dalle Fondazioni assumono un ruolo fondamentale:
• Sasso Astrale – spilla magnetica, simbolo di energia primigenia, unicità e connessione.
• Acqua Astrale – sasso in vetro di Murano, custode di un respiro originario, metafora della vita mutevole.
• Astrale – Acquaforte su carta della serie Cosmografie, microcosmo di galassie e universi possibili.

Ognuna di queste opere è al tempo stesso esperienza estetica e gesto solidale: Sceglierle significa sostenere concretamente i progetti delle Fondazioni Paideia e Maria Teresa Lavazza, a favore di bambini con disabilità, famiglie in difficoltà, ricerca medica pediatrica e umanizzazione dei luoghi di cura.

La mostra Nature Astrali si arricchisce di un ulteriore valore solidale: una parte del ricavato dalla vendita delle opere di Giorgio Vigna esposte sarà destinata a sostenere le due fondazioni coinvolte.

Fondazione Paideia, attiva dal 1993, offre supporto quotidiano ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, promuovendo inclusione e partecipazione.

Fondazione Maria Teresa Lavazza, costituita nel 2021, prosegue l’opera di Maria Teresa Lavazza sostenendo ricerca avanzamento scientifico e innovazione tecnologica in campo pediatrico, con attenzione alla dignità e al benessere dei piccoli pazienti.

Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista di fama internazionale che esplora il confine tra naturale e artificiale, realtà e immaginazione, attraverso sculture, gioielli, lavori su carta e installazioni site-specific. Tra le mostre principali: Stati Naturali al Museo di Castelvecchio (2013), Fuochi di Rugiada alle Gallerie dell’Accademia di Venezia (2017), Analogie al Museo Eremitani di Padova (2023).

I tre progetti di Giorgio Vigna sono stati realizzati con la collaborazione di Materie di Paolo Mangano, Esa Genius, Vetreria Artistica Oball e Il Foglio 74\b Stamperia d’Arte di Ivan Pengo, che hanno contribuito a rendere possibile le opere in mostra.