Gioacchino Ersoch architetto comunale

Informazioni Evento

Luogo
ARCHIVIO STORICO CAPITOLINO
Piazza della Chiesa Nuova, 18 , Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
24/02/2015

ore 16

Uffici stampa
ZETEMA
Generi
presentazione
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Presentazione volume: “Gioacchino Ersoch architetto comunale. Progetti e disegni per Roma Capitale d’Italia”.

Comunicato stampa

Nel clima sospeso tra Restaurazione e slancio prerivoluzionario l’ottica innovativa di un dipendente dell’amministrazione nei suoi lavori architettonici, urbanistici, monumentali e di arredo urbano

Verrà presentato martedì 24 febbraio 2015, alle ore 16 presso la Sala Ovale dell’Archivio Storico Capitolino dal Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce, e dalla Direttrice dell’Archivio Storico Capitolino, Mariarosaria Senofonte, il volume Gioacchino Ersoch architetto comunale. Progetti e disegni per Roma Capitale d’Italia.

Conosciuto nel mondo soprattutto come progettista del Mattatoio di Testaccio, la più grande e innovativa opera d’architettura e ingegneristica del nuovo Stato italiano, l’architetto Ersoch, nato nel 1815, vive da protagonista una fase storica fondamentale della città ottocentesca, un periodo caratterizzato da un clima sospeso fra Restaurazione e slancio prerivoluzionario e progressista. Una contrapposizione evidente anche nello sviluppo urbanistico e architettonico della città, dove la tradizione dell’antichità e del Rinascimento, rivissuta dalle nuove ideologie neoclassiche, si andava lentamente sovrapponendo alla cultura tardo-barocca.
La pubblicazione del volume rientra tra le iniziative della Sovrintendenza Capitolina volte alla valorizzazione e divulgazione del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale di Roma. Per la Palombi Editori, il volume è curato da Alessandro Cremona, Claudio Crescentini, Massimo Pentiricci ed Eleonora Ronchetti e realizzato in collaborazione con l’Archivio Storico Capitolino. Gioacchino Ersoch è il primo rappresentante di una serie di «architetti comunali» operativi, cioè, dall’interno dell’amministrazione comunale, protagonisti del nuovo progetto editoriale della Sovrintendenza Capitolina denominata ROMARCHITETTONICA collana di studi sugli architetti del Comune di Roma, curata da Claudio Parisi Presicce, Alessandro Cremona e Claudio Crescentini e che vedrà, nelle prossime pubblicazioni, studi inediti relativi a Raffaele De Vico, Vincenzo Fasolo, Mario Moretti, Antonio Muñoz, Luigi Poletti e Virginio Vespignani.
Alla presentazione del volume, farà seguito un incontro di studio, moderato da Alessandro Cremona, per analizzare, attraverso la figura e l’operato di Ersoch, la città di Roma fra Ottocento e Novecento. Ai lavori prenderanno parte esperti del settore tra cui Marco De Nicolò, Maurizio Anastasi, Claudio Impiglia, Paolo Micalizzi, Donato Tamblé e Emanuela Ersoch in rappresentanza dell’Archivio Gianfranco Ersoch.

L’ottica innovativa di Ersoch
Oltre che per il progetto Mattatoio, l’ottica decisamente innovativa di Ersoch in campo architettonico e urbanistico, si manifesta in una serie di lavori di adattamento e adeguamento della città. A partire dall’intervento di trasformazione di Palazzo Senatorio in sede degli uffici dell'amministrazione capitolina, portato a compimento nel 1850, punto di partenza per la sistemazione dell’intero complesso capitolino. In epoca post-unitaria, infatti, l’architetto presenta anche un piano tecnico e funzionale per collocare le sedi dei due rami del Parlamento in Campidoglio ai lati di Palazzo Senatorio, progetto ripreso più volte e realizzato nel 1868 in occasione del matrimonio di Umberto I.
Oltre all’ambito architettonico, l’architetto è stato attivo a Roma anche in quello monumentale, di arredo urbano, del verde pubblico e del cosiddetto “ornato pubblico”, tema dominante dall’Ottocento alla Roma contemporanea nell’intento di “riscrivere” la città e il suo tessuto urbano, spesso fatiscente e poco qualificato. Esempi di queste attività, il serbatoio idrico della passeggiata del Pincio, “camuffato” da Ersoch come chalet svizzero, oppure la sistemazione nello stesso giardino dell’idrocronometro donato al Municipio dal padre domenicano Giovanni Battista Embriago. A partire dal 1860, poi, il nuovo arredo del parco della villa del principe Alessandro Wolkonsky, presso San Giovanni in Laterano, per il quale disegna e realizza attrezzature e piccole fabbriche di chiaro gusto neo-rinascimentale, lo stile della nuova Italia post-unitaria. Durante questo intervento Ersoch scopre il colombario di Tiberio Claudio Vitale, grazie al quale vengono rese note anche le sue doti di restauratore dell’antico.
La funzionalità non preclude però la bellezza e l’arredo moderno della nuova città. In tal senso Ersoch, a partire dal 1871, realizza una serie di interventi sempre di portata innovativa, fra i quali la sistemazione e il miglioramento dei viali del Pincio, documentate dai molti disegni ritrovati presso l’Archivio Storico Capitolino e negli archivi privati dei suoi eredi, e quindi pubblicati in questo volume.