Gianluca Lattuada – Per Grazia Ricevuta

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MAIOCCHI 15
via Maiocchi 15 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì – domenica, 9:30 - 13:00 / 14:30 - 19:30

Vernissage
19/11/2025

ore 19

Generi
arte contemporanea, personale

L’artista, con base a Madrid, ritorna nella sua città natale con questa esposizione che pone al centro il mistero della creazione e il confine sottile tra il terreno e il sacro.

Comunicato stampa

Dal 19 novembre al 31 dicembre 2025, la Galleria Maiocchi 15, in collaborazione con Vicente Perlasca (vicperlasca UNIQUE EXPERIENCES) e con il patrocinio del Municipio 3 del Comune di Milano, presenta Per Grazia Ricevuta, la nuova mostra personale di Gianluca Lattuada.
L’artista, con base a Madrid, ritorna nella sua città natale con questa esposizione che pone al centro il mistero della creazione e il confine sottile tra il terreno e il sacro. Il titolo affonda le sue radici nella tradizione popolare italiana dei muri ex voto, luoghi di riconoscenza e memoria collettiva, dove piccoli dipinti, incisioni o messaggi anonimi vengono deposti come testimonianza di una grazia ricevuta.
In questa serie, Lattuada rielabora tale tradizione in chiave contemporanea, spostando il senso della “grazia” dal piano religioso a quello immanente e creativo. La grazia diventa una forza che agisce nel momento del fare, nel tempo sospeso in cui la materia risponde al gesto e il gesto si apre a qualcosa che lo supera: un’esperienza di ascolto, di disponibilità e di fiducia. L’arte, in questa prospettiva, si configura come atto di ringraziamento, una pratica contemplativa che riconosce nel processo creativo stesso una forma di redenzione e di trasformazione.

“Credo che l’atto creativo nasca sempre da un equilibrio fragile tra controllo e abbandono,” dichiara Gianluca Lattuada. “La grazia non è qualcosa che si conquista, ma qualcosa che accade. È quel momento irripetibile in cui la materia si lascia attraversare, e l’artista diventa solo il tramite di una forza più grande.”

Nei lavori di Lattuada, l’opera diventa metafora di processi interiori e collettivi. L’astrazione si trasforma in linguaggio del tempo e della memoria, in un campo di tensione tra silenzio e movimento, tra ripetizione del gesto e imprevedibilità creativa. Le sue superfici, dense di stratificazioni e segni che alludono al ritmo della produzione industriale, non raccontano ma evocano: diventano architetture interiori, spazi mentali in cui lo spettatore è invitato non a comprendere, ma a sostare, a contemplare.
In questa dimensione, l’arte si manifesta come atto di grazia laica, apertura all’imprevisto e al mistero che accompagna ogni forma di creazione. Per Grazia Ricevuta si offre così come una liturgia laica della creazione, un insieme di opere che si presentano come ex voto contemporanei — non per celebrare un miracolo compiuto, ma per onorare la possibilità stessa di creare.
La mostra è accompagnata da un testo critico di Elena Vukosavljevic. Partner tecnico dell’evento, Lo Spleen di Zibido che durante la serata inaugurale presenterà i suoi pregiati distillati artigianali.