GianCarlo Montebello – Le molte vite di una mente geniale

Informazioni Evento

Luogo
BABS ART GALLERY
Via Maurizio Gonzaga 2 (20123), Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lun.-Ven. 10.00 – 18.00

Vernissage
04/04/2023

ore 17,30

Artisti
GianCarlo Montebello
Curatori
Paola Stroppiana
Generi
design, personale

La mostra intende proporre alcune prime riflessioni sulla complessa e straordinaria figura di GianCarlo
Montebello (Milano, 1941-2020), editore e maestro del gioiello d’artista.

Comunicato stampa

La mostra intende proporre alcune prime riflessioni sulla complessa e straordinaria figura di GianCarlo
Montebello (Milano, 1941-2020), esempio paradigmatico di innovatore, artista e creativo in un ambito
del tutto originale e poco praticato come quello del gioiello d’artista e dell’ornamento prezioso, di cui è
stato editore e maestro.
Dopo gli studi alla Scuola d’Arte del Castello Sforzesco e alcune esperienze formative nel mondo
dell’arredamento e del design che lo introducono nell’ambiente culturale e artistico della Milano del tempo,
nel 1967 Montebello, insieme alla moglie Teresa Pomodoro, sorella di Arnaldo e Giò, fonda la GEM
Montebello (dalle iniziali del suo nome e con riferimento alla pietra preziosa in inglese), proponendosi
come editore di gioielli disegnati dagli artisti da produrre in edizioni limitate. Tra il 1967 e il 1978
GianCarlo e Teresa collaborano con oltre 50 artisti editando circa 200 gioielli in multipli in
edizione limitata, a seconda del lavoro eseguito dagli artigiani scelti dalla GEM e delle esigenze
formali dell’artista.
L’idea era di realizzare gioielli dal prezzo accessibile, superando il concetto di pezzo unico e raggiungendo
il grande pubblico in una visione culturale democratica e divulgativa; la produzione si avvaleva di un
laboratorio con orafi e smaltatori per le tecniche tradizionali e parallelamente di processi seriali semi-
industriali, nell’ottica di abbattere costi e individuare soluzioni innovative per metodologie esecutive e
utilizzo di materiali, anche non preziosi.
L’iniziativa ebbe da subito un successo inaspettato e molti furono gli artisti che aderirono al progetto, dai
giovani artisti dell’epoca come Fausta Squatriti, Amalia del Ponte, Rodolfo Aricò, a nomi già affermati
come Arnaldo e Gio’ Pomodoro, Lucio Fontana, con cui realizza la celebre collana “AntiSofia” o i
bracciali “Ellisse”, Gastone Novelli, Piero Dorazio, Pietro Consagra, di cui si ricordano gli straordinari
“Ornamenti per il corpo”.
Nel tempo le collaborazioni divennero internazionali: César, Sonia Delaunay, Hans Richter, Joe Tilson,
Lowell Nesbitt, Niki de Saint Phalle, Jesús Soto, Alex Katz, Roberto Matta, Man Ray, con cui
Montebello intesse un rapporto privilegiato di lavoro e amicizia.
Un elemento nodale che contribuì al successo fu il catalogo a schede di grande originalità corredato dalle
straordinarie fotografie di Ugo Mulas che, già famoso, si prestò all’operazione a titolo di amicizia. Il
lavoro della GEM acquistò fama anche all’estero tanto da essere invitati ad esporre in luoghi prestigiosi
come il Museum of Fine Arts di Boston, il Philadelphia Museum of Art di Philadelphia, il Museo
Zonnehof di Amersfoort, in Olanda e molti altri.
L’attività si concluse nel 1978 a causa del furto dell’intera collezione, a cui sopravvissero solo gli
esemplari già in collezioni private, alcuni di essi oggi protagonisti in mostra.
BABS ART GALLERY
Via Maurizio Gonzaga, 2 – MILANO
www.babsartgallery.it
+39 347 9350394
Montebello, con una profonda riflessione personale sull’avvenimento, decise di lasciare il ruolo
di editore per realizzare e progettare gioielli di sua invenzione, una vera e propria “seconda
vita” con una nuova attività, cui successivamente diede il nome B.O., iniziali di Body Ornaments;
riprese inoltre a collaborare, seppur sporadicamente, con alcuni artisti per progetti specifici.
Da allora, e fino alla sua scomparsa, con la sua firma, realizza numerose collezioni (con influenze di
ispirazione medioevale e utilizzo di materiali e processi tecnologici) e saltuariamente risponde a
committenze private collaborando con aziende orafe italiane e internazionali. Nel frattempo partecipa alla
costituzione del Dipartimento di Oreficeria all’Istituto Europeo del Design di Milano, dove
insegna per due anni (1984-1986) Disegno e Tecnica delle Costruzioni.
La sua figura umana e professionale, così come descritta da chi lo ha conosciuto, restituisce i tratti, diversi
e complementari, di marito e padre affettuoso, docente amatissimo e generoso, editore - amico e sensibile
“interprete” degli artisti, creativo geniale, orafo innovativo, divulgatore infaticabile: ruoli condotti sempre
con la statura dell’artista-poeta, profondo e rigoroso.
Le avventure della GEM e della B.O., che meritano per vastità e complessità i doverosi approfondimenti,
sono quindi raccontate come due grandi capitoli di un’unica, straordinaria storia, organizzata in due
esposizioni, in primavera e in autunno, per narrare e onorare la memoria di una mente brillante, una
sensibilità fuori dal comune, un’eleganza ineffabile, un esempio di coraggio e ripensamento di sé stessi,
non solo da ammirare, ma per il quale essere riconoscenti.