La galleria Il ritrovo di Rob Shazar è lieta di annunciare l’apertura della nuova personale, In the middle of nowhere, di Giacomo Montanaro. Il nuovo progetto dell’artista torrese, a quasi sei anni dal precedente Parete Lavica, si presenta con una novità sorprendente: l’assenza di ogni traccia di figura umana.

- Luogo: SPAZIO EVENTITRE
- Indirizzo: Via T.G. Blanch 23 80147 - Napoli - Campania
- Quando: dal 16/05/2014 - al 27/06/2014
- Vernissage: 16/05/2014 ore 19
- Autori: Giacomo Montanaro
- Generi: arte contemporanea, personale
- Orari: Lunedì – venerdì 16,30/19,00 – altri giorni a richiesta su appuntamento
- Sito web: http://www.galleriashazar.com
Comunicato stampa
La galleria Il ritrovo di Rob Shazar è lieta di annunciare l’apertura della nuova personale, In the middle of nowhere, di Giacomo Montanaro. Il nuovo progetto dell’artista torrese, a quasi sei anni dal precedente Parete Lavica, si presenta con una novità sorprendente: l’assenza di ogni traccia di figura umana. Essa viene presunta ed evocata nelle 50 opere in mostra: edifici industriali abbandonati, relitti sociali, scorie economiche, persi in un deserto bianco e solitario
Come scrive Gloria Gradassi nel testo che accompagna il catalogo completo della mostra: “Questo spostamento ha avuto un suo doppio nell’evoluzione cromatica, che ha ora tutto un altro baricentro: il nuovo bianco del supporto si è sostituito al nero dei fondi e la pittura si è come invertita, dal negativo al positivo, il tocco non è più un graffito ma una velatura chiaroscurata, i colori, più contenuti danno corpo a volumi armonici, il dinamismo infine, non è nella ripetizione ma dentro la forma e nella pennellata. La gestualità, placata nelle nuove strutture, alimenta una composizione meno nervosa, come se l’urgenza espressiva, e quel senso epico che accompagnava la figura umana semplificata, si fosse tramutato in qualcosa di molto più contenuto e denso. Montanaro in questi lavori recenti usa l’acido a volte con la delicatezza di un acquarello, discostandosi dai gesti elettrici dei suoi precedenti lavori. Gli edifici industriali sono sagome geometriche attraverso le quali l’artista sonda tutte le sfumature cromatiche e le diverse profondità della sua pennellata. Messe a confronto con la descrittività analitica di un genere che ha dato molto nella fotografia, queste periferie appaiono come fantasmi inconsci, pure visioni pittoriche nelle quali la realtà è completamente trasfigurata e riletta secondo un codice capace di reinventarla e di creare un intrigo visivo che ha il sapore del nuovo e soprattutto che porta indelebile il segno di Giacomo Montanaro”.