Germano Sartelli – Contrappunti

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA DE' FOSCHERARI
Via Castiglione 2B, Bologna, Italia
Date
Dal al
Vernissage
16/12/2022

ore 18

Artisti
Germano Sartelli
Generi
arte contemporanea, personale
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Una mostra in due episodi, che attraverseranno l’intero arco della ricerca di uno dei più fertili e inventivi artisti italiani del dopoguerra.

Comunicato stampa

Contrappunti

Fa ingresso prepotentemente, nella seconda stazione della mostra di Germano Sartelli ordinata dalla nostra Galleria, la scultura e non poteva che essere così, se non tramite l'offerta di un pensiero, di una visione, di una lingua che sono stati per l'artista, fino dai suoi esordi, un motore costante di ispirazione e un territorio di esperienza incessantemente esplorato.

 

La scultura che si presenta e si esalta nei preziosi ricami delle prime prove vogliose di traforare e disegnare lo spazio, nei ciocchi di legno impaginati e composti sul confine in cui scultura e pittura si corteggiano, pronti in ogni momento a scambiarsi le parti e a lasciarsi il passo, nella foresta “gotica” e notturna delle lance di ferro drizzate verso il cielo, nello spartito aereo di una falce di luna catturata da una maglia di rete e dal volo di frammenti di latta colorata e infine negli oggetti qualunque strappati al quotidiano per essere trasfigurati, rimodellati, entro una nuova “casa” governata dalla luce, in corpi evanescenti, in soffi delicati, in impalpabili carezze dello sguardo.

 

E' una antologia di opere, necessariamente breve, quella che si inaugura venerdì 16 dicembre alle ore 17, che corre dalla fine degli anni Cinquanta al tempo finale della ricerca di Sartelli, che volutamente coincide con l'occasione dell'ultima mostra personale che la nostra galleria ha dedicato nel 2009 ad un artista che ha insaziabilmente amato e che mai cesserà di celebrare.

per Germano Sartelli

opening 29 ottobre 2022, h 18

La galleria de'Foscherari è lieta di annunciare, Contrappunti per Germano Sartelli, una mostra in due episodi, che attraverseranno l’intero arco della ricerca di uno dei più fertili e inventivi artisti italiani del dopoguerra.

I due tempi, il primo che inaugurerà sabato 29 ottobre alle 18, ed il secondo il 15 di dicembre, offrono un ricco spaccato dell’opera di Sartelli e della sua avventura creativa, espressa nella lingua della pittura, e nei territori della ricerca plastica. Due episodi che esplorano ognuna un ambito specifico ma mostrando come, nel lavoro di Sartelli, queste due direttrici costantemente si intreccino.

Affrontando la pittura, non mancheranno gli elementi scultorei o oggettuali, ci troviamo, infatti, di fronte ad un approccio che si esprime, a partire dalla seconda metà degli anni 50, attraverso una tavolozza inusuale e poetica, fatta di elementi naturali come ragnatele, insetti, foglie, fiori, fieno o artificiali come mozziconi di sigarette, resti di sacchi di cemento, barattoli di latta e frammenti di rottami ferrosi , fino a veri e propri oggetti d'uso, come sedie , tavoli, taniche di benzina, velati da fogli di vetroresina o vetri zigrinati.

Tutti elementi molto semplici e alla mano, famigliari, ma anche esausti, consumati o morti; raccolti dai posacenere, dalla terra autunnale, sotto gli alberi e nei campi, tra gli angoli, in cantina, tra i rifiuti. Questi relitti esistenziali, questi poveri elementi, prelevati con naturalezza dal proprio semplice, umile, intossicato vissuto, non sono però gravati dal senso tragico della fine, ma anzi impiegati per la loro naturale bellezza, in delicate e poetiche composizioni , con l'intento di restituirli, attraverso l'arte, alla musicale armonia della vita.