Genese Grill / Henriikka Kontimo – What Remains

Informazioni Evento

Luogo
FUSION ART GALLERY
Piazza Amedeo Peyron 9G, Torino, Italia
Date
Dal al
Vernissage
20/02/2016

ore 19

Artisti
Henriikka Kontimo, Genese Grill
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Presentazione/mostra/open studio.

Comunicato stampa

Henriikka Kontimo (*1981) è un artista visiva finlandese che predilige i medium di installazione, testo, disegno, video e performance. Le sue opere sono per lo più site-specific e spesso partecipative. Esse si incentrano intorno ai temi del linguaggio, della comunicazione, della mente e del comportamento umano.

Durante la sua residenza alla Fusion Art Gallery ha esplorato temi quali i sensi, il piacere sensuale e la memoria: come si ha esperienza, si interpreta e si ricorda il mondo attraverso sensazioni fisiche.

Nella mostra Henriikka presenta due nuove serie di lavori: Marginalia, un'installazione di testi in tre parti e Yantras, una serie di dipinti a tempera ispirati all’immaginario tantrico e medico.

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Genese Grill

Ciò Che Condividiamo (Creare e Trovare un Senso in un'Epoca di Alienazione)

Attraverso la materialità siamo letteralmente in contatto con le strutture, i colori, gli spazi approssimativi e le dinamiche di ripetizione e differenza nel nostro mondo fisico condiviso. Anche se le nostre esperienze del reale sono necessariamente colorate, limitate o ampliate dalle nostre esperienze personali e lenti soggettive, non dobbiamo cedere alla disperazione alienata e a un rifiuto della possibilità di interpretazione da persona a persona, da lingua a lingua, da cultura a cultura , dal passato al presente al futuro. Considero il mio obiettivo di artista come lo strumento attraverso cui disegnare le soggettività variegate del pubblico all’interno di un regno di attenzione condivisa, almeno per un momento. Nonostante questo obiettivo sia necessariamente determinato dal mio occhio e dalla mia sensibilità (che facilmente possono non essere condivisi da chi ha gusti più minimalisti) spero di poter cogliere qualcosa di ciò che noi tutti condividiamo come esseri umani, dalla gioia al dolore, alla perdita, allo stupore e alla curiosità che rende la vita degna di essere vissuta. Un’ingenuità cosciente è in gioco, per esserne certi, un ascolto retrospettivo a un tempo in cui “sentimentalismo” non era ancora una parola distorta.

Il Significato non è qualcosa che abbiamo bisogno di sovrimporre agli oggetti e agli eventi del mondo attraverso un po' di narrativa trascendente o alla morale; Il Significato è. Il Significato è inerente a ciò che è, il dato di fatto che il mondo E’. In aggiunta a questo significato intrinseco, questo Significato “al di là” degli esseri umani, la nostra risposta sensoriale e intellettuale ai fatti fisici del mondo ci fa sognare, immaginare e inventare sempre nuove celebrazioni e lamenti che gli altri riconosceranno. Questo è un discorso sviluppatosi nel corso dei millenni, dalle antiche pitture rupestri di oggi: l'uomo cerca di dare un senso al terrore e alla tenerezza del mondo. Noi non disperiamo, noi artisti e "soggetti creativi". Né ci inventiamo significati che tentano di torcere i fatti della natura: Gravità e Mortalità sono reali. Invece noi lavoriamo con quello che esiste e ci sforziamo di abbracciarlo. Come predicava Nietzsche, pratichiamo l’Amor fati - L'amore del destino/fato. Così anche le cose che faccio con le mie mani utilizzando carta, pigmenti, cere, fili, fuoco, terra, acqua e aria, svanirà, sgretolandosi e sciogliendosi in tempo utile. Questi mezzi sono già, per propria natura, fragili, imperfetti e già in gran parte dimenticati.