Gastone Biggi nelle collezioni CSAC. Roma 1947-1984
Il CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma presenta, presso l’APE Museo di Parma, la mostra Gastone Biggi nelle collezioni CSAC. Roma 1947–1984.
Comunicato stampa
Il CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma presenta, presso l’APE Museo di Parma, la mostra Gastone Biggi nelle collezioni CSAC. Roma 1947–1984, che sarà inaugurata martedì 25 novembre alle ore 18 e visitabile fino al 1° febbraio 2026.
L’esposizione si concentra sul periodo romano di Gastone Biggi (1925-2014), artista tra i più rilevanti del secondo Novecento italiano, restituendo il suo rapporto viscerale con la città in cui è nato e ha operato fino agli anni Ottanta. Roma è per Biggi non solo luogo di origine, ma fonte costante di ispirazione: paesaggio urbano, memoria storica, palcoscenico culturale e motore poetico.
Proprio a Roma, infatti, a partire dalla fine degli anni Quaranta e per oltre trent’anni, Biggi costruisce un linguaggio pittorico in tensione tra astrazione e realtà, segnato da una profonda riflessione sul tempo, sulla materia e sul segno. Ne sono espressione le opere in mostra, che includono pezzi fondamentali come Cancellata n. 5 (1957), Lettera della notte (1960), i Continui e le Variabili dei primi anni Sessanta, disegni, materiali grafici, volumi d’artista – tra cui spicca Contrappunti (1975) – e anche i suoi testi poetici manoscritti come Nascita del punto (1962).
Una sezione fotografica accompagna il percorso con venti scatti in bianco e nero che documentano la parabola artistica e personale di Biggi: dal bambino col pennello in mano, agli studi romani, agli incontri con critici e artisti che hanno segnato la sua epoca.
I materiali esposti provengono interamente dalle collezioni del CSAC, che conserva oggi oltre 350 lavori dell’artista – tele, grafiche, tempere, disegni e materiali documentari – provenienti da due donazioni effettuate da Biggi rispettivamente nel 1977 e nel 2004, anno della mostra antologica alle Scuderie della Pilotta di Parma, curata da Arturo Carlo Quintavalle.
Il rapporto tra Biggi e il fondatore del CSAC fu un sodalizio culturale profondo: Quintavalle riconobbe in Biggi un artista capace di coniugare rigore teorico e apertura poetica, un intellettuale che seppe fondere pittura, filosofia, scrittura e musica.
La mostra Gastone Biggi nelle collezioni CSAC si inserisce all’interno di un più ampio progetto di collaborazione con Fondazione Monteparma che ha accolto l’esposizione presso APE Parma Museo in un’ottica di sinergica valorizzazione dell’opera di Gastone Biggi nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della nascita dell’artista.
La proposta del CSAC affianca, infatti, l’importante retrospettiva Gastone Biggi nell’ora felice: Carte dipinte 1948–2014, organizzata e promossa da Fondazione Monteparma con Fondazione Gastone Biggi, già in corso nello stesso spazio museale e che resterà aperta fino al 1° febbraio.
Le due rassegne – quella del CSAC dedicata al periodo romano e quella di Fondazione Monteparma incentrata sulle opere su carta – nascono da un comune intento istituzionale che si realizza nel segno della promozione congiunta del patrimonio culturale, artistico e archivistico del territorio.
L’ospitalità della mostra del CSAC presso APE Parma Museo diviene così parte integrante di un percorso condiviso che, nel centenario della nascita di Gastone Biggi, contribuisce in modo unitario alla divulgazione e valorizzazione dell’ampia produzione artistica del Maestro.