Frontiers Reimagined

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO GRIMANI
Castello 4858, Venezia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
06/05/2015

ore 15

Contatti
Email: sandra.rossi@beniculturali.it
Sito web: http://www.frontiersreimagined.org
Biglietti

ingresso libero

Editori
MARSILIO
Curatori
Sundaram Tagore
Uffici stampa
DE LUCA COMUNICAZIONI
Generi
arte contemporanea
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Curata da Sundaram Tagore e dal co-curatore Marius Kwint , la mostra esplorerà il tema dei confini culturali attraverso le opere nuove e recenti, molte delle quali realizzate specificamente per la presentazione, create da artisti affermati ed emergenti, provenienti da varie parti del mondo.

Comunicato stampa

(New York, Venezia, 6 maggio 2015). Tagore Foundation International e il Polo Museale del Veneto hanno il piacere di annunciare la presentazione di Frontiers Reimagined, un'importante mostra che sarà aperta al pubblico nel Museo di Palazzo Grimani il 9 maggio 2015 in concomitanza con l'inaugurazione della Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Curata da Sundaram Tagore e dal co-curatore Marius Kwint , la mostra esplorerà il tema dei confini culturali attraverso le opere nuove e recenti, molte delle quali realizzate specificamente per la presentazione,
create da artisti affermati ed emergenti, provenienti da varie parti del mondo. L’installazione, progettata appositamente per il luogo, si pone in relazione con l’architettura e le collezioni del Museo di Palazzo Grimani, un palazzo del Cinquecento trasformato in museo statale, che occupa un posto unico nella storia e nella architettura di Venezia. Il palazzo, recentemente restaurato, ospita una raccolta storica di opere di Hieronimus Bosch, Giorgione, Vasari e alcuni dei più importanti affreschi della città, eseguiti dai pittori Manieristi Francesco Salviati, Federico
Zuccari e Camillo Mantovano.
Frontiers Reimagined, che comprende più di sessantacinque opere eseguite su supporti diversi da quarantaquattro artisti provenienti da venticinque paesi, vuole mostrare la ricchezza intellettuale ed estetica che può emergere nell’attuale mondo globalizzato quando gli artisti si impegnano nel dialogo interculturale. Sundaram Tagore e Marius Kwint hanno scelto gli artisti in base alla loro condivisa prospettiva globale, come è ben visibile nelle loro esplorazioni artistiche e nella loro esperienza quotidiana di vita e di lavoro attraverso confini fisici, che vanno dall'Occidente,
all'Asia, allAfrica. Gli artisti presenti alla mostra sono: Miya Ando, Alfredo e Isabel Aquilizan, Osi Audu, Frances Barth, Edward Burtynsky, Kamolpan Chotvichai, Christo, Tom Doyle, Golnaz Fathi, Olivia Fraser, April Gornik, Denise Green, Sasha Huber, Georges Fikry Ibrahim, Fré Ilgen, Kenro Izu, Kim Joon, Nathan Slate, Joseph
Aaron, Taylor Kuffner, Jane Lee, Tayeba Begum Lipi, Hassan Massoudy, Vittorio Matino, Ricardo Mazal, Vik Muniz, Judith Murray, Michael Petry, Robert Polidori, Eddi Prabandono, Chatchai Puipia, Sohan Qadri, Robert Rauschenberg, Sebastião Salgado, Nino Sarabutra, Hiroshi Senju, Donald Sultan, Rabindranath Tagore, Jack Tworkov, Lee Waisler, Susan Weil, Morgan Wong, Robert Yasuda, Chun Kwang Young.
“Frontiers Reimagined è stata concepita – ha affermato Sundaram Tagore - per informare e sensibilizzare i visitatori sui problemi concettuali e formali che emergono in ambito artistico dallo scambio interculturale. Speriamo che il pubblico capisca che questo scambio non è soltanto un aspetto legato alla contemporaneità, ma rappresenta la realtà del futuro”. La mostra mette in evidenza i risultati positivi che la globalizzazione ha sulla produzione artistica, poiché l’appropriazione selettiva, culturale ed artistica, è diventata sempre più prevalente e poiché la produzione artistica locale continua ad acquisire una crescente visibilità ed accettazione nelle piattaforme internazionali. Frontiers Reimagined “vuole annullare, cioè, le barriere del nazionalismo predominante, dell’etno-centrismo e della politica identitaria. - ha aggiunto Marius Kwint - In questa fase della storia, con persone nel mondo sempre più rinchiuse in ideologie intransigenti, la fusione di idee oltre i confini, non è mai stata più vitale”.
Sundaram Tagore è il Direttore della Sundaram Tagore Gallery, che ha sedi a New York, Hong Kong e Singapore e Direttore della Tagore Foundation International. Il suo impegno con la Galleria e la Fondazione vuole fornire una
piattaforma per un dialogo approfondito sulle arti e le culture nel mondo. Marius Kwint è uno storico dell'arte di origine americana, che insegna Visual Culture presso l'Università di Portsmouth, Regno Unito.
“Siamo lieti di collaborare con la Tagore Foundation International alla realizzazione di Frontiers Reimagined e di poter condividere queste importanti opere internazionali con un pubblico locale ed internazionale”, ha affermato
Giovanna Damiani, già Soprintendente, Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etno-antropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare. Secondo Giulio Manieri Elia, Direttore del Museo di Palazzo Grimani, “ il Museo è una cornice perfetta per le mostre
di arte contemporanea, è infatti il secondo anno che ospita eventi collaterali della Biennale Arte. La famiglia dei Grimani, del resto, si è distinta in età di Rinascimento per il collezionismo di antichità, ma anche per il mecenatismo e collezionismo di artisti all'avanguardia”.
Frontiers Reimagined ha ricevuto il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Il catalogo della mostra con copertura rigida, di 112 pagine a colori, sarà pubblicato da Marsilio Editori e sarà in vendita nel museo.

Tagore Foundation International
Fondata da Sundaram Tagore nel 2006, Tagore Foundation International 501(c)(3) ha sede a New York. È impegnata nella promozione del dialogo interculturale ed incoraggia il dialogo sociale, spirituale ed estetico tra l’Asia ed altre zone del mondo. La Fondazione promuove la protezione e la conservazione di opere d’arte e di architetture indigene; vuole attirare l'attenzione verso espressioni artistiche che sono o ignorate o poco rappresentate nel più ampio contesto culturale; promuove la realizzazione di mostre internazionali d'arte di alto rigore intellettuale, con artisti
asiatici e africani, inoltre fornisce una piattaforma per il dialogo sulle arti e la cultura nel mondo. Gli ideali che hanno ispirato e che sono profondamente radicati nella Tagore Foundation, si rifanno a Rabindranath Tagore, prozio di Sundaram Tagore, la cui poesia, narativa, musica ed arte hanno toccato il cuore di molte persone in
tutto il mondo. Rabindranath Tagore ha lavorato incessantemente per tutta la vita per incoraggiare il suo prossimo a liberarsi dalle “ristrette mura domestiche” per mezzo della giustizia sociale ed un universalismo che fondeva i migliori ideali dell'Oriente e dell’Occidente. Nel 1913, fu il primo non europeo ad essere insignito del Premio Nobel per la Letteratura.