Francesco Jodice – Una giornata particolare

Informazioni Evento

Luogo
AGO MODENA FABBRICHE CULTURALI
Via Jacopo Berengario 20, Modena, Italia
Date
Il

ore 12

Artisti
Francesco Jodice
Curatori
Lorenzo Respi
Uffici stampa
MEDIAMENTE COMUNICAZIONE
Generi
fotografia, serata - evento
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Il cantiere di AGO cambia ancora pelle con Una giornata particolare: a Modena la nuova mostra fotografica on the road di Francesco Jodice.

Comunicato stampa

Come and See, atto quarto. La pelle dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena si modifica nuovamente, sempre grazie all’occhio attento di Francesco Jodice che questa volta si espande fino ai confini della città per riportare sulla propria “pelle” le tracce del processo di urbanizzazione che nell’arco di alcuni decenni ha cambiato il volto delle periferie e ha trasformato le abitudini di chi ci vive.
Il quarto capitolo del progetto “Come and see” – dopo l’omonimo step inaugurale, il secondo “Ritratti di classe” e “Storia di un cantiere” – è la nuova mostra fotografica “Una giornata particolare”, a cura di Lorenzo Respi con la collaborazione di Chiara Dall’Olio di FMAV Fondazione Modena Arti Visive; la mostra viene presentata alla città nell’ambito del festivalfilosofia sabato 16 settembre alle 12.00: il pubblico avrà l'occasione di esplorare assieme all'artista Francesco Jodice e al curatore Lorenzo Respi il racconto fotografico che si snoda lungo il perimetro del complesso Sant’Agostino. Nella stessa giornata alle 17.30 è in programma presso il cortile dell'Ex Ospedale Estense (viale Vittorio Veneto 9) la conversazione con Francesco Jodice e Andrea Pinotti, che ha fatto delle teorie dell’immaginazione e dell’immagine il suo principale campo di ricerca.

Con questo intervento sul cantiere Francesco Jodice rilegge le architetture cittadine con il mezzo fotografico, ibridandolo con il linguaggio del cinema: nei suoi scatti l’artista isola e ritrae alcuni edifici iconici della periferia di Modena, reinterpretandoli con frasi celebri dei film trascritte e poi ricontestualizzate nella nuova composizione dell’immagine fotografica. Incidere le parole dei film di Federico Fellini, Sergio Leone, Ermanno Olmi, Mario Monicelli, Nanni Moretti, Gabriele Salvatores, Pier Paolo Pasolini, Luigi Comencini, Ettore Scola, Massimo Troisi, Elio Petri e altri ancora sulla “pelle” degli edifici, come fregi celebrativi e narrativi, è un modo per restituire la dignità perduta o dimenticata a queste architetture.

“”Una giornata particolare” è un racconto parziale ed impreciso della storia delle pietre e delle persone di Modena - spiega Francesco Jodice –  Edifici del centro cittadino ed altri più periferici, architetture nobili o effimere, sono ritratte nel linguaggio tradizionale della fotografia di architettura e sulle loro pareti ho impresso, quasi fossero dei graffiti, brani di dialoghi e monologhi tratti dalla storia del cinema italiano coevo a tali edifici. Le frasi tramutano le facciate dei palazzi in delle sezioni architettoniche, quasi si potesse penetrare l’architettura ed ascoltare i pensieri e i sogni di tante generazioni di modenesi ed italiani. In fondo ascoltare le storie raccontate da Mastroianni e la Loren, Volonté e Totò, Anna Magnani o Ugo Tognazzi è anche un modo per ricordare come eravamo e che cosa siamo diventati”.

Gli altri appuntamenti ad AGO nei giorni del festivalfilosofia

In occasione del festivalfilosofia sarà riaperto il passaggio attraverso il cantiere che collega viale Berengario con Via Emilia: il tunnel ospiterà la mostra di Edoardo Aruta “Il paesaggio urbano ci assomiglia”; le opere esposte in questo contesto permettono di riflettere sul senso dei graffiti, tracce scritte e anonime, lasciate sul territorio come spazio urbano, collettivo e condiviso (la presentazione è prevista per venerdì 15 settembre alle 17). Alla mostra è collegata la conversazione “Paesaggi sociali e tracce sotterranee” con talk con Claudio Musso, Pietro Rivasi e Emanuele Rinaldo Meschini (sabato 16 settembre alle 16.00 presso l’Ex Ospedale Estense).

FEM - Future Education Modena da venerdì 15 a domenica 17 settembre propone un laboratorio interattivo (con otto repliche) per riflettere sulla ricchezza, le potenzialità e il potere delle parole, e su quanto opaco sia il confine tra quello che una parola significa e quello che vogliamo dire noi, consentendo ai partecipanti di confrontarsi con l’utilizzo dei termini stranieri in italiano, i dialetti, le parolacce, le formule retoriche sul web.
La Farmacia storica, infine, nei tre giorni riapre le porte ai visitatori con l’allestimento che racconta l’attuale cantiere di AGO e il progetto di restauro e rifunzionalizzazione del complesso dell’ex Ospedale di Sant’Agostino, come si stanno trasformando i suoi spazi e come saranno in futuro.